105011 - Lastre ai martiri della Resistenza di Palentuccio – Camerino (MC)

Due lastre commemorative in ricordo dei martiri di Morro, Casale e Palentuccio del 22 giugno 1944, poste una sotto l’altra, realizzate in marmo e pietra.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Palente
Indirizzo:
CAP:
62032
Latitudine:
43.1399584
Longitudine:
13.0322216

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata della chiesa
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Pietra
Materiali (Dettaglio):
Lastra inferiore in marmo bianco con iscrizione in bronzo. Lastra superiore in pietra grigia con iscrizione incisa
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Camerino
Notizie e contestualizzazione storica:
La popolazione di Morro era rimasta terrorizzata dagli scontri tra alleati e Tedeschi e aveva paura di rientrare nelle proprie abitazioni. Verso sera, alcuni giovani provarono ad addentrarsi e si imbatterono nei corpi dei quattro soldati tedeschi morti nello scontro. Decisero di impossessarsi di una mitragliatrice rimasta sul terreno, per poi dirigersi verso la vicina località di Palentuccio. Pare che la scena fosse stata spiata dai tedeschi, i quali scatenarono una rappresaglia per cercare la mitragliatrice. Di notte circondarono Palentuccio e non appena arrivò l’alba iniziarono il rastrellamento: frugarono nelle case e radunarono nella piazza uomini, donne e ragazzi, in tutto una trentina di persone che incolonnate furono condotte verso la chiesa parrocchiale di Morro. Alla fine un ragazzo fornì le indicazioni per ritrovare la mitragliatrice e per questo gli fu salva la vita. Gli altri giovani invece, divisi in due gruppi, furono gettati sull’orlo del fosso che scende da Morro a Palente. Alle 7:30 una raffica di mitragliatrice diede avvio alla strage. Dei dieci si salvò solo Franco Vergari, di 23 anni, che raccontò: ≪Mi sentii cadere, a capofitto nel fosso, ebbi l’impressione di essere rimasto quasi illeso e rimasi immobile fino a quando non sentii più armi né voci. Allora mi rialzai, e non badando al dolore al braccio e allo stinco, me la detti a gambe≫. Dell’altro gruppo, composto da quattro vecchietti, si salvarono in due. Nella serata, venne ucciso anche l’anziano Domenico Fazzini mentre si trovava tranquillamente sulla porta di casa. I tedeschi giustificarono il fatto sostenendo di averlo scambiato per un partigiano. (Dal sito: Associazione Nazionale Partigiani Cristiani)

Contenuti

Iscrizioni:
LE POPOLAZIONI DI MORRO
CASALE E PALENTUCCIO RICORDANO
IN QUESTA CAPPELLA L'ALBA
TRAGICA DEL 22 GIUGNO
1944 INVOCANDO LA PIETA'
DI DIO SULLE VITTIME
DELLA FEROCIA TEDESCA

ALLEGRINI GINO
ANTONINI CARLO
BERNARDINI FLORINDO
BRACARDI CLAUDIO
BRACARDI UMBERTO
CICCARELLI VENANZIO
FATTINNANZI FERNANDO
FATTINNANZI GIRALDO
FAZZINI DOMENICO
GRIMALDI VINCENZO
MARCHIONNI ORAZIO
PACE ALBERT
VERGARI DANTE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
La frazione di Palentuccio è ormai disabitata e le poche case rimaste sono quasi tutte diroccate. La chiesa su cui è posta la lapide è in cattive condizioni. Il luogo fa parte dei Percorsi della Resistenza curati dall'ANPI di Camerino. Il 22 giugno di ogni anno ricorre la manifestazione commemorativa dell'eccidio a cura del Comune di Camerino e della locale sezione dell'ANPI.

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