Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Enrico Mattei, 25
- CAP:
- 62024
- Latitudine:
- 43.256476844946
- Longitudine:
- 13.009331006572
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sulla facciata a sinistra dell'ingresso principale di Palazzo Ottoni, a circa 1,5 metri da terra.
- Data di collocazione:
- 04/11/1965
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Pietra, Altro
- Materiali (Dettaglio):
- La prima lapide che ricorda i Caduti della Resistenza partigiana è in pietra con venature rossastre, con aggiunta dello stemma della Città di Matelica in calco di gesso. È sorretta da staffe in ferro; dalle due staffe inferiori pendono simboliche catene spezzate. La seconda lapide sulla quale è riportato il testo della "Lapide ad ignominia" di Piero Calamandrei, situata a fianco della prima, è in pietra bianca. Iscrizioni in bronzo
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Matelica
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Le lapidi sono state erette in ricordo dei Caduti della Resistenza partigiana nel territorio di Matelica, i cui nomi sono riportati sulla lapide principale. Da questi nomi si vede che i protagonisti della vicenda partigiana a Matelica avevano provenienze diverse, oltre ad italiani del Centro e Sud Italia c'erano anche stranieri di provenienza africana e slava.
La lapide a fianco della prima riporta il vigoroso testo della "Lapide ad ignominia" che Piero Calamandrei (1889-1956, politico, giurista, antifascista, capogruppo del Partito d'Azione all'Assemblea Costituente) scrisse in risposta alla provocazione di Albert Kesselring, ex-comandante delle truppe tedesche in Italia dal 1943 al 1945, condannato a morte per crimini di guerra (pena poi commutata in ergastolo e infine rilasciato per presunte gravi condizioni di salute), che affermava invece di meritare un monumento dagli italiani. Nel testo della "Lapide ad ignominia" Calamandrei evidenzia il valore universale del sacrificio dei molti che, anche nel nostro territorio, si impegnarono con altissima dignità, coraggio ed eroismo contro la tirannia, per riscattare la Patria ed affermare il valore della libertà.
Contenuti
- Iscrizioni:
- La prima lapide, in pietra con venature rossastre, riporta le seguenti iscrizioni,
NEL VENTENNALE DELLA RESISTENZA / LA CITTÀ DI MATELICA / MEMORE / IMMORTALA SULLA PIETRA / I MARTIRI DELLA LOTTA PARTIGIANA / NOVEMBRE MCMLXV / VALERIO SALVATORE / CEGNA AUGUSTO / LUCERNONI DEMADE / MARINUCCI IVANO / MICONI MARIO / MORIGERATO ANTONIO / NIESZAROL WASSILLI / POCOGNONI D. ENRICO / PAGHMÈ MOHAMED / CRESCENTINI SESTO / CERINI LUIGI / BALDINI ANGELO / MOSCIATTI CARLO / D'ANDREA LODRIGO / COLONNELLI CARLO / CRESCENTINTI FERDINANDO / SABBATINI TEMISTOCLE / SANTORO ROSARIO / SCIAMANNA GIOVANNI / SCIAMANNA UMBERTO / SERACCHIANI DINO / TEOFANI FULGO / TERENZI TERENZIO / THUR NUR
La lapide in pietra bianca, a fianco della prima, riporta il seguente testo della "Lapide ad ignominia" di Piero Calamandrei:
LO AVRAI
CAMERATA KESSELRING
IL MONUMENTO CHE PRETENDI DA NOI ITALIANI
MA CON CHE PIETRA SI COSTRUIRÀ
A DECIDERLO TOCCA A NOI.
NON COI SASSI AFFUMICATI
DEI BORGHI INERMI STRAZIATI DAL TUO STERMINIO
NON COLLA TERRA DEI CIMITERI
DOVE I NOSTRI COMPAGNI GIOVINETTI
RIPOSANO IN SERENITÀ
NON COLLA NEVE INVIOLATA DELLE MONTAGNE
CHE PER DUE INVERNI TI SFIDARONO
NON COLLA PRIMAVERA DI QUESTE VALLI
CHE TI VIDERO FUGGIRE.
MA SOLTANTO COL SILENZIO DEI TORTURATI
PIÙ DURO D'OGNI MACIGNO
SOLTANTO CON LA ROCCIA DI QUESTO PATTO
GIURATO FRA UOMINI LIBERI
CHE VOLONTARI SI ADUNARONO
PER DIGNITÀ E NON PER ODIO
DECISI A RISCATTARE
LA VERGOGNA E IL TERRORE DEL MONDO.
SU QUESTE STRADE SE VORRAI TORNARE
AI NOSTRI POSTI CI RITROVERAI
MORTI E VIVI COLLO STESSO IMPEGNO
POPOLO SERRATO INTORNO AL MONUMENTO
CHE SI CHIAMA
ORA E SEMPRE
RESISTENZA
PIERO CALAMANDREI
- Simboli:
- Stemma in pietra del Comune di Matelica, catene di ferro spezzate che simboleggiano la liberazione dalla tirannia.
Altro
- Osservazioni personali:
- Il Monumento alla Resistenza Partigiana testimonia che anche le persone di Matelica hanno combattuto sacrificando anche la loro vita per un ideale di libertà. Insieme a loro si sono unite persone straniere che in quella lotta hanno superato le divisioni etniche, religiose e razziali. La Piazza nella quale sorge il Monumento è la più importante di Matelica ed è intitolata all'illustre concittadino Enrico Mattei (1906-1962) che oltre ad essere stato nel dopoguerra il fondatore e Presidente dell'ENI fino alla sua tragica scomparsa nell'attentato consumato nel cielo di Milano dove il suo aereo esplose il 27 ottobre 1962, è legato fortemente e direttamente al movimento di Resistenza partigiana. Partecipò attivamente alle organizzazioni matelicesi (Gruppo partigiano di Roti) nonché al Movimento di Liberazione Nazionale Alta Italia, di cui fu uno dei capi.