36869 - Lapide ai martiri di Ponticello (Pontremoli)

Lapide rettangolare in marmo bianco di Carrara con cornice in rilievo in marmo grigio, murata sulla parete sinistra della Chiesa della S.S. Annunziata. La lapide commemora le vittime dell’eccidio di Ponticello, avvenuto il 3 luglio 1944.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Santisima Annunziata
Indirizzo:
Largo Martiri di Ponticello
CAP:
54027
Latitudine:
44.36386102536916
Longitudine:
9.888097618385245

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lapide è murata sulla parete sinistra della Chiesa della SS. Annunziata.
Data di collocazione:
03/07/1945
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo di Carrara con iscrizione incisa; cornice in marmo grigio
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pontremoli
Notizie e contestualizzazione storica:
Ai primi di luglio del 1944, dalla S.S. Annunziata, sobborgo di Pontremoli, un folto gruppo di persone tra le quali uomini donne e bambini, per timore di qualche rastrellamento da parte dei tedeschi, sfollarono in montagna, scegliendo come luogo di rifugio un cascinale posto nelle vicinanze del piccolo paese di Dobbiana. Gli sfollati erano lassù da appena due giorni quando, nel primo pomeriggio del 2 luglio, vennero scossi da colpi di mitraglia sempre più ravvicinanti e una pattuglia tedesca irruppe sul posto costringendo gli uomini ad uscire dal cascinale. Vennero portati via cinque giovani, quattro dei quali, Vincenzo Sardella, Giovanni Sardella, Francesco Angella, Enrico Angella, erano della S.S. Annunziata; l'altro, Leopoldo Mori, della costa di Dobbiana. I catturati vennero portati nel paese di Scorcetoli e, dopo una breve sosta presso il comando tedesco della zona, vennero rinchiusi in un vasto locale a pian terreno, adiacente al palazzo stesso. Al termine di un breve, sommario interrogatorio, gli sventurati furono condannati a morte e la frazione di Ponticello fu prescelta dai tedeschi come luogo dell'esecuzione. All'alba del 3 luglio 1944 i tedeschi intimarono alla popolazione, comprese donne, vecchi e bambini, di abbandonare immediatamente le case e di andare a riunirsi sul piazzale della Chiesa, costretti ad assistere al macabro massacro. I cinque ostaggi vennero uccisi uno ad uno tra lo strazio della popolazione. Per tutta la giornata le salme dei martiri rimasero nel luogo dell'eccidio. La sera, il maresciallo tedesco ordinò alla popolazione di appendere con delle corde le povere vittime ad alcuni alberi prospicienti il piazzale della Chiesa.

Contenuti

Iscrizioni:
PERCHE' NON MANCHI COMPIANTO ALLE VITTIME
E NON VENGA MENO L'ORRORE
SUSCITATO DAL FEROCE ECCIDIO
IL POPOLO DELLA NUNZIATA
VOLLE QUI PIETOSAMENTE RACCOLTE
LE OSSA DEI FRATELLI
VINCENZO E GIOVANNI SARDELLA
FRANCESCO ED ENRICO ANGELLA
E DEL COGNATO LEOPOLDO MORI
CITTADINI ESEMPLARI PROBI LABORIOSI
DALLE SOLDATESCHE GERMANICHE
CHE DESOLAVANO L'ITALIA CON GUERRA PREDATRICE
TRUCIDATI E STRAZIATI A PONTICELLO
IL III LUGLIO MCMXLIV
VITTIME INNOCENTISSIME
DELLA SELVAGGIA RAPPRESAGLIA TEDESCA

ITALIANO CHE LEGGI NON DIMENTICARE
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Le informazioni in nostro possesso sono state tratte da un piccolo opuscolo, conservato con cura nella libreria del nonno di una studentessa (Anna Elide Biondi, 3^E): Mino Tassi, "Martiri di Ponticello"

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