177683 - Lapide ai partigiani giustiziati 28 luglio 1944 – Venezia

Lapide rettangolare con cornice semplice in memoria degli tredici partigiani giustiziati come rappresaglia per un attentato dinamitardo contro Ca’ Giustinian, sede del Comando Provinciale della Guardia Nazionale Repubblicana, dell’Upi, di uffici di collegamento tedeschi, e luogo di tortura.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Sestiere di San Marco
Indirizzo:
Calle dei Tredici Martiri, San Moisè, San Marco, Venezia
CAP:
30124
Latitudine:
45.432706499461
Longitudine:
12.33616442969

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sulla parete laterale ovest di Ca’ Giustinian, ora sede della Biennale di Venezia
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Lapide di pietra d'Istria
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La mattina del 26 luglio 1944, due partigiani appartenenti ad un Gap veneziano – comandato dal partigiano azionista Aldo Varisco e appoggiato soprattutto dal socialista Giovanni Tonetti, il famoso “Conte rosso” – effettuarono un attentato dinamitardo a Ca’ Giustinian, sede del Comando Provinciale della Guardia Nazionale Repubblicana, dell’Upi, di uffici di collegamento tedeschi e luogo di tortura. Il commando partigiano, esecutore dell’attentato, colpendo quell’obiettivo di guerra diede dimostrazione che la Resistenza era una realtà viva ed efficiente. I fascisti risposero con un’immediata rappresaglia. Il Capo della Provincia Pietro Cosmin, fascista di vecchia data, nella notte del 27 luglio 1944 convocò un Tribunale Straordinario di Guerra che fu concorde nel condannare a morte i 13 detenuti politici rinchiusi presso il carcere cittadino di Santa Maria Maggiore.
I 13 condannati erano: Attilio Basso, Stefano Bertazzolo, Francesco Biancotto, Ernesto D’Andrea, Giovanni Felisati, Angelo Gressani, Enzo Gusso, Gustavo Levorin, Venceslao Nardean, Violante Momesso, Amedeo Peruch, Giovanni Tamai, Giovanni Tronco, in gran parte provenienti dal Sandonatese. Non a caso si voleva in qualche modo dare una lezione che servisse di monito ad una zona particolarmente attiva nella Resistenza. San Donà di Piave, infatti, fu l’unica città del veneziano ad essere insignita di medaglia al valor militare per la Resistenza, ebbe quella d’Argento.
Per decisione del Tribunale Straordinario la sentenza venne eseguita alle ore 5 del 28 luglio 1944 sulle macerie di Ca’ Giustinian, dove due giorni prima aveva avuto luogo l’azione partigiana. Giunti sul posto dell’esecuzione furono incatenati a gruppi di due o tre e su di essi aprirono il fuoco “a volontà” ufficiali e militi della Gnr. A Francesco Biancotto fu dedicata la brigata garibaldina operante a Venezia.

Contenuti

Iscrizioni:
I MARTIRI DI CA’ GIUSTINIAN
TRUCIDATI DAI FASCISTI
IL 28 LUGLIO 1944

BASSO ATTILIO
BERTAZZOLO STEFANO
BIANCOTTO FRANCESCO
D’ANDREA ERNESTO
FELISATI GIOVANNI
GRESSANI ANGELO
GUSSO ENZO
LEVORIN GUSTAVO
MOMESSO VIOLANTE
NARDEAN VENCESLAO
PERUCH AMEDEO
TAMAI GIOVANNI\
TRONCO GIOVANNI

IL C.L.N. REGIONALE VENETO
RICORDA
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Vedi: http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/CALLE%20DEL%20RIDOTTO-CA%20GIUSTINIAN,%20VENEZIA,%2027-28.07.1944.pdf

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