5794 - Lapide al capitano Placido Ferrari – Montorsaio

Lapide intitolata al capitano Placido Ferrari, caduto in battaglia il 24 Ottobre 1915 a Zagora ( Plava) sull’Isonzo, q. 383. E’ custodita all’interno della chiesa dei Santi Cerbone e Michele ( sec XII) a Montorsaio. Presenta, in rilievo, la foto del militare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Montorsaio
Indirizzo:
Via del Corso
CAP:
58042
Latitudine:
42.890623763187705
Longitudine:
11.204434633255005

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete destra interna della Chiesa dei Santi Cerbone e Michele
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
marmo grigio .
Lastra tenuta al muro con grappe di bronzo, sulla cornice agli angoli chiodi in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Campagnatico, comunità di Montorsaio, Parrocchia
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 37° Fanteria o brigata Ravenna all’inizio della guerra era dislocata nella zona di Cividale, ove si trovava sin dal mese di aprile. Tra il 24 Maggio e l’8 Settembre partecipò a varie azioni per la conquista di importanti posizioni nella zona di Plava, sull’Isonzo, intorno alla quota 383 e nonostante perdite gravissime raggiunse l’importante risultato di costituire nella zona di Plava una testa di ponte. La brigata rimase in prima linea fino all’8 settembre e, dopo un breve riposo, ritornò nel settore di Plava, alternandosi con la brigata Forlì nelle trincee della testa di ponte di Plava, che frattanto era stata ampliata verso Globna e verso Zagora.
Ripresa l’offensiva con la battaglia dell’Isonzo (18 ottobre - 4 novembre), alla brigata Ravenna venne affidato il compito di irrompere su Zagora, impadronirsene e proseguire su Zagomila. L’attacco ebbe inizio il 21 ottobre e, benchè ripetuto per più giorni con tenacia ed alto spirito di sacrificio ( riconosciuto e apprezzato pure dallo schieramento avverso ) non conseguì che piccoli progressi, soprattutto per la potente organizzazione difensiva avversaria e per la scarsità degli armamenti Italiani. In tale lotta sanguinosa la brigata perse oltre 1300 uomini, dei quali 15 ufficiali morti, 31 feriti e 5 dispersi.
Il capitano Placido Ferrari fu uno dei quindici ufficiali che perse la vita in quella battaglia.
Ritirata il 4 novembre dalla prima linea ed inviata in Val Cosbana per un breve riposo, la brigata Ravenna, verso la fine di novembre, ritornò ad alternare i battaglioni nelle trincee di Plava e di Zagora.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLA CARA E BENEDETTA MEMORIA
DEL CAPITANO PLACIDO FERRARI
NATO IN MONTORSAIO IL 26 GENNAIO 1886
EROICO CAMPIONE DEL 37° FANTERIA
CADUTO ONORATISSIMO A ZAGORA
IL 24 OTTOBRE 1915
MENTRE VIVO E SALDO TEMPRAVA NEL CUORE
IL SANTO DESIDERIO DELLA REDENZIONE D’ITALIA
LA FAMIGLIA DESOLATA
Q.M.P.
Simboli:
Spada in diagonale e sovrapposta ad essa una corona di alloro che cinge la foto del Caduto, altri temi floreali più familiari al contorno, un fiocco e una croce.

Altro

Osservazioni personali:
Presente nell’archivio del museo centrale del risorgimento all’indirizzo http://www.14-18.it/documento-manoscritto/mcrr_caduti_94_98/2
Sulla cartella esterna il timbro : DECORATO.
Foto eseguite da Mauro Benedettelli coordinatore del progetto "Pietre" per la scuola IISS MANETTI GROSSETO e Socio della Fondazione della Sezione ANMIG di Grosseto.

Gallery