161993 - Lapide al Carabiniere Giuseppe Plado Mosca – Acquaviva Platani

Lapide al Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, morto eroicamente nella Vallata di Arbusow (Russia, 1942). Fu insignito della Medaglia d’Oro al Valor Militare. La lapide presente, in alto, fotoceramica incorniciata del militare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Largo Giovanni Meli
CAP:
93010
Latitudine:
37.5708574
Longitudine:
13.7014403

Informazioni

Luogo di collocazione:
All’interno della sede della polizia locale
Data di collocazione:
1955
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo con, nella parte centrale in alto, foto in ceramica del caduto con cornice in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Carabiniere Giuseppe Plado Mosca, nato ad Acquaviva Platani l’11 agosto 1918, venne arruolato il 1° aprile 1939 quale soldato di leva e nel 1942 transitò nell’Arma dei Carabinieri, venendo incorporato prima nella Legione di Palermo e quindi in quella di Milano. Inviato sul fronte russo, diede dimostrazione delle proprie virtù, permettendo ad altri commilitoni di porsi in salvo durante una cruenta battaglia. Egli cadde durante la battaglia di Arbusow che ebbe luogo il 22 Dicembre 1943, nel contesto della ritirata dell’ARMIR dalla Russia. Quella località, successivamente denominata “La Valle della Morte”, era una conca nella quale i superstiti della 52° Divisione di Fanteria “Torino”, si trovarono isolati dal resto dell’ARMIR e accerchiati dal nemico.
In quelle condizioni disperate, il 22 dicembre 1942, improvvisamente tra i soldati, prostrati dal freddo e dalle privazioni, partirono al galoppo due cavalieri che li spronarono ad attaccare il nemico. Uno era il carabiniere Giuseppe Plado Mosca di appena 24 anni che sventolava un tricolore. Questo gesto diede coraggio ai soldati italiani che, raccogliendo le loro ultime energie, riuscirono a rompere l'accerchiamento. Il Carabiniere morì lo stesso giorno, a causa di una raffica di mitragliatrice che colpì anche il suo cavallo, il quale, ferito, tornò da solo alle trincee amiche.
Per tale atto di valore il Presidente della Repubblica Einaudi il 6 febbraio 1951 gli conferì la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria” con la seguente motivazione:
“Addetto al comando di grande unità impegnata in difficile ed aspro combattimento, si distingueva per cosciente coraggio. Accerchiate le truppe della Divisione e sottoposto a micidiale fuoco di armi automatiche e di artiglieria, confermava il suo valore partecipando reiteratamente a disperati contrattacchi. Benché estenuato dalle privazioni e dal gelo, in un ultimo disperato sprazzo di energia, per primo seguiva un soldato che, a cavallo e agitando il tricolore, caricava l'avversario. Trascinati dal loro magnifico eroismo, centinaia di uomini: benché stremati di forze, in un travolgente assalto all'arma bianca, riuscivano a spezzare il cerchio di ferro e fuoco che li stringeva. Nel raggiungere la posizione avversaria, cadeva colpito da una raffica di mitragliatrice, ma il suo cosciente eroismo consentiva alle stremate truppe della Divisione di aprirsi un varco”. Vallata di Arbusow (Russia), 22 dicembre 1942.
Solo ad Arbuzovka caddero non meno di 10.000 soldati, si contarono 5000 fra feriti e congelati e altri 10-15.000 uomini vennero fatti prigionieri.
La lapide venne collocata nel 1955 con una cerimonia nella quale fu oratore ufficiale il prof. Gianni Giannino. Nello stesso anno venne dedicata al carabiniere anche piazza Scalea.
Nel 2015 nel prospetto principale del Comune è stata collocata un’altra lastra commemorativa con la medesima iscrizione della motivazione.

Contenuti

Iscrizioni:
PLADO MOSCA
GIUSEPPE
CARABINIERE
MEDAGLIA D’ORO
“ADDETTO AL COMANDO DI GRANDE UNITA’
IMPEGNATA IN DIFFICILE ED ASPRO RIPIEGAMENTO
SI DISTINGUEVA PER COSCIENTE CORAGGIO
ACCERCHIATE LE TRUPPE DELLA DIVISIONE
E SOTTOPOSTO A MICIDIALE FUOCO
DI ARMI AUTOMATICHE E DI ARTIGLIERIA
CONFERMAVA IL SUO VALORE
PARTECIPANDO REITERAMENTE
A DISPERATI CONTRATTACCHI.
BENCHE’ ESTENUATO DALLE PRIVAZIONI E DAL GELO
IN UN ULTIMO DISPERATO SPRAZZO DI ENERGIE
PER PRIMO SEGUIVA UN SOLDATO
CHE A CAVALLO E AGITANDO UN TRICOLOR
CARICAVA L’AVVERSARIO.
TRASCINATI DAL LORO MAGNIFICO EROISMO
CENTINAIA DI UOMINI BENCHE’ STREMATI DI FORZE
IN UN TRAVOLGENTE ATTACCOO ALL’ARMA BIANCA
RIUSCIVANO A SPEZZARE
IL CERCHIO DI FERRO E FUOCO CHE LI STRINGEVA. NEL RAGGIUNGERE LA POSIZIONE AVVERSARIA
CADEVA COLPITO DA UNA RAFFICA DI MITRAGLIATRICE
MA IL SUO COSCIENTE EROISMO
CONSENTIVA ALLE STREMATE TRUPPE DELLA DIVISIONE
DI APRIRSI UN VARCO„
VALLATA DI ARBUSOW 22-12-1942 RUSSIA
Simboli:
Non sono presenti simboli ma la sola foto del carabiniere caduto.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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