273741 - Lapide alla Brigata Maiella – Chieti

Lapide collocata sulla facciata del Municipio di Chieti per ricordare la formazione partigiana “Brigata Maiella” che contribuì alla Liberazione di Abruzzo, Marche, Emilia e Romagna, Veneto durante la seconda guerra mondiale combattendo al fianco dell’esercito alleato. Per il suo valore la Brigata fu l’unica formazione partigiana a essere insignita della Medaglia d’Oro al Valor Militare. La lapide fu posta in occasione del 40° anniversario della liberazione di Chieti dall’occupazione nazi-fascista. Il testo fu dettato da Tommaso Tozzi, poeta di Gessopalena, morto a Chieti il 22 giugno 2011.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza S. Giustino, 1
CAP:
66100
Latitudine:
42.351112385889
Longitudine:
14.167339351607

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata del Municipio, alla destra del portone d'ingresso.
Data di collocazione:
9 Giugno 1984
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in marmo chiaro, di forma rettangolare verticale. Iscrizione incisa e verniciata di nero.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Chieti
Notizie e contestualizzazione storica:
“Brigata Maiella” è la formazione partigiana abruzzese che prese il nome dall’omonimo massiccio montuoso abruzzese. Nella Resistenza Italiana essa presenta caratteristiche peculiari: fu l'unica ad essere decorata di Medaglia d'Oro al Valore Militare, fu aggregata all'esercito alleato, fu la formazione con il più lungo e ampio ciclo operativo, combattendo dall’Abruzzo al Veneto nel periodo dal 5 dicembre 1943 al 1º maggio 1945. La formazione contò sino a circa 1.500 effettivi.
Durante l’avanzata alleata dal sud verso il nord Italia, sul versante adriatico le forze anglo-americane furono bloccate dalla linea difensiva tedesca (denominata Linea Gustav) che da Ortona (CH) si prolungava fino a Cassino (FR), passando attraverso tanti paesi abruzzesi che i tedeschi sistematicamente rasero al suolo e minarono per ostruire l'avanzata degli Alleati. Mossi dalla voglia di liberarsi dall' occupazione dell'invasore tedesco, numerosi gruppi di partigiani si formarono nell'Abruzzo meridionale. Tra essi quello guidato da Domenico Troilo, operante inizialmente a Gessopalena, e quello dell' avvocato Ettore Troilo, che prese il nome della Maiella per battezzare la sua formazione. I due, nonostante avessero lo stesso cognome, non avevano alcun vincolo di parentela. Inizialmente i partigiani non furono ben visti dagli Alleati che non si fidavano delle loro intenzioni e avevano paura che potessero vanificare importanti azioni belliche. Il 5 dicembre 1943, dopo la liberazione di Casoli (CH), Ettore Troilo partì da Torricella Peligna (CH) con un gruppo di 15 uomini per prendere contatti con il Comando Inglese ed offrirsi come volontari. Fu l'embrione di quella che diventerà la “Brigata Maiella”. In un primo tempo le proposte di collaborazione furono respinte dal Comando Britannico. Nel gennaio 1944, dopo un incontro tra il maggiore Lionel Wigram ed Ettore Troilo, finalmente fu concesso ai primi combattenti della Maiella la possibilità di combattere sotto il comando Alleato. La Brigata non ebbe connotati politici. Nonostante il comandante Ettore Troilo fosse socialista, nessuno fu mai classificato in base alla tendenza politica. Dalla primavera del 1944 la Brigata Maiella partecipò alle azioni di guerra al fianco degli Alleati contribuendo alla loro riuscita. Al 15 giugno buona parte dell'Abruzzo fu libero dall'oppressione nazifascista. Liberato l'Abruzzo la Brigata avrebbe potuto sciogliersi, ma così non accadde. Gli abruzzesi infatti, liberata la propria terra, vollero ancora mettere le loro vite a disposizione della Liberazione dell’Italia. Essi continuarono a combattere insieme con la II Armata Polacca risalendo l'Italia fino ad Asiago, liberando numerosi centri tra Marche, Emilia-Romagna e Veneto. La Brigata entrò, insieme con i polacchi, nella città di Bologna, liberata la mattina del 21 aprile 1945. La cerimonia ufficiale di scioglimento dell'unità si tenne a Brisighella (RA) nell'estate del 1945, alla presenza di rappresentanti degli eserciti polacchi e britannici. Il tributo offerto dai Patrioti della Maiella alla causa della libertà è testimoniato da 54 Caduti, 131 feriti di cui 36 mutilati, 15 medaglie d’argento, 43 medaglie di bronzo e 144 croci al valor militare.

Fonti:
• Marco Patricelli, I banditi della libertà. La straordinaria storia della brigata Maiella partigiani senza partito e soldati senza stellette, UTET (2005)
• Max Franceschelli, "La Battaglia del Sangro" 3° vol. della collana "La Guerra in Casa" pubblicato da TerritoriLink ed E'dicola (2009)
• Nicola Troilo, Storia della Brigata Maiella, Mursia (1967-2011)
• Filippo Paziente, I martiri partigiani di Chieti - Storia Memoria Rimozione, Casa Editrice Tinari (2006)

Contenuti

Iscrizioni:
AD IMPERITURO RICORDO
DELL’EROICA BRIGATA MAIELLA
CHE
IN ABRUZZO E OLTRE I SUOI MONTI
INNALZO’ IL VESSILLO DELLA LIBERTA’
INCALZANDO SENZA TREGUA IL FEROCE INVASORE
LA SUA BANDIERA DI COMBATTIMENTO
DECORATA DI MEDAGLIA D’ORO AL VALORE MILITARE
ADDITA ALLE NUOVE GENERAZIONI
CONTRO OGNI FORMA DI TIRANNIDE E DI VIOLENZA
LA DIFFICILE VIA DELLA PACE TRA I POPOLI
NEL
QUARANTENNALE DELLA LIBERAZIONE DELLA CITTA’
IL COMUNE POSE

9 GIUGNO 1984
Simboli:
Nella parte superiore della lapide sono presenti tre bronzetti raffiguranti elementi floreali.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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