35512 - Lapide alla M.O. al Colonnello Giulio Bechi – Comando Provinciale CC – Firenze

Lapide alla memoria del Colonnello Giulio Bechi, Medaglia D’Oro nel corso del primo conflitto mondiale. Posta nel corridoio d’ingresso della Caserma sul lato destro e prospiciente l’ingresso della Caserma e corpo di Guardia. Presenta, ai quattro lati, fregi in bassorilievo.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Borgo Ognissanti, 48
CAP:
50123
Latitudine:
43.772783
Longitudine:
11.245494

Informazioni

Luogo di collocazione:
Caserma Carabinieri "Carlo Corsi", sede del Comando Provinciale di Firenze, parete esterna del loggiato interno (lato destro) a metri 2,15 di altezza dal suolo.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide di marmo con scritte incise e colorate di vernice nera, fissata a muro da n° 4 borchie in bronzo poste ai quatto angoli. Presenta fregi in bassorilievo ai quattro bordi.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Ministero della Difesa
Notizie e contestualizzazione storica:
BECHI, Giulio. - Nacque a Firenze il 20 agosto 1870; intrapresa la carriera militare, a cui lo spingevano tradizioni familiari e appassionata vocazione, partecipò alle campagne d'Africa e poi - da ultimo col grado di colonnello - alla guerra mondiale. Il 28 agosto 1917, mentre muoveva all'assalto alla testa del suo reggimento, fu colpito a morte, meritando la medaglia d'oro al valor militare. Scrittore di spontanea vivacità e di salda passione, il BECHI riuscì meglio nei racconti che nei romanzi, notevoli più per gl'intenti patriottici ed educativi, che per ragioni strettamente artistiche.
Opere principali: Tra il bianco e il nero, bozzetti e scarabocchi, Firenze, 1898; Caccia grossa, scene e figure del banditismo sardo, n. ed., Milano 1919; I racconti del bivacco, Milano 1914; I racconti di un fantaccino, n. ediz., Milano 1915; Lo spettro rosso, Milano 1909; Il capitano Tremalaterra, Milano 1910; I Seminatori, Milano 1914.

Contenuti

Iscrizioni:
A GIULIO BECHI
NATO A FIRENZE IL XX AGOSTO MDCCCLXX
CHE DA QUESTA CASERMA PARTÌ PER LA GUERRA IN ERITREA
COMBATTÉ NELLA LIBICA - MORÌ NELL’ULTIMA DI REDENZIONE
COLLEGHI ED AMICI POSERO QUESTA MEMORIA CON LE PAROLE
DEL LIBRO D’ORO DELLA PATRIA IL 24 GIUGNO MCMXXIII
MEDAGLIA D’ORO AL COLONNELLO GIULIO BECHI
COMANDANTE DEL 254° REGGIMENTO FANTERIA FU SEMPRE FULGIDO ESEMPIO
DI ENTUSIASMO DI VALORE DI SPREZZO DEL PERICOLO DI CALMA E DI FERMEZZA
SUSCITATORE DELLE PIÙ BELLE ENERGIE ANIMATORE DEI SUOI UOMINI
NEL MUOVERE ALL’ATTACCO DI UNA FORTE POSIZIONE SOTTO L’INTENSO FUOCO
NEMICO DI MITRAGLIATRICI E DI ARTIGLIERIAPRIMO INNANZI A TUTTI
SI SLANCIAVA ALL’ASSALTO TRASCINANDO COL SUO ARDIRE IL REGGIMENTO
CADUTI I SUOI UFFICIALI NONCURANTE DI SÉ SI ESPONEVA DOVUNQUE LA
SITUAZIONE APPARIVA PIÙ GRAVE A TUTTO PROVVEDENDO. COLPITO MORTALMENTE
BARCOLLANTE PUR NELLO STRAZIO DELLE GRAVI E MOLTEPLICI FERITE INCITAVA
I SOLDATI AL COMBATTIMENTO. VISSE ANCORA 36 ORE TENENDO CONTEGNO
SUBLIME. FU GUERRIERO ARTISTA POETA E LASCIÒ DI SÉ NEL REGGIMENTO NELL’ESERCITO
E NEL PAESE IL PIÙ GRANDE RIMPIANTO. SAN MARCO DI GORIZIA XXVIII AGOSTO MCMXVII
Simboli:
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Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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