269956 - Lapide all’alpino Pietro Ramoino – Pontedassio (IM)

La lapide dell’alpino Pietro Ramoino, disperso in Russia nel 1943, si trova nella cripta dell’antica Chiesa del cimitero di Pontedassio. Si tratta della chiesetta intitolata a Santa Caterina, complesso tardomedioevale del 1400, appartenuta al Convento dei Domenicani poi donata agli Agostiniani. La lapide è costituita da due lastre in marmo bianco delle dimensioni di circa 80 cm. di larghezza per 60 cm. di altezza la prima, fissata con 4 zanche alla muratura all’interno di una nicchia sul lato valle e in prossimità dell’ingresso della chiesa. La seconda lastra, sempre in marmo, misura cm. 80 di larghezza e cm. 70 di profondità. E’ posta alla base della medesima nicchia. Sulla lastra frontale in marmo  vi sono iscrizioni incise sono con lettere smaltate con vernice indelebile nera. Sulla lastra posta in orizzontale sul basamento della nicchia vi sono incise iscrizioni con medesima tecnica. Sulla lastra in orizzontale vi è la foto ceramica in rilievo di Pietro Ramoino raffigurato con la divisa militare degli Alpini.

Pietro Ramoino Ritirata di Russia seconda guerra mondiale per non dimentica

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via di Là del ponte 9
CAP:
18027
Latitudine:
43.942004292476
Longitudine:
8.0038833618164

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cimitero di Pontedassio interno della chiesa Santa Caterina d'Alessandria
Data di collocazione:
03 Novembre 2018
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo bianco
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Pontedassio - Famiglia Ramoino
Notizie e contestualizzazione storica:
Pietro Ramoino nacque a Pontedassio nel 1920. Il giovane Pietro fu mandato a combattere sul fronte del Don insieme al Battaglione Pieve di Teco. Nel 1943 venne dato per disperso in concomitanza con il respingimento degli italiani dal fronte orientale, a soli 22 anni. I suoi resti sono stati ritrovati solo nel giugno 2018 nei pressi di Rossosch, per molto tempo sede del Comando degli Alpini, insieme a quelli di altri 100 giovani soldati di ogni angolo d’Italia. Ciò è stato possibile anche e soprattutto grazie all’impegno costante dell’alpino in congedo Ferdinando Sovran che in questi anni si è sempre adoperato per portare a casa le salme di coloro che hanno perso la vita nella tragica Ritirata di Russia. Le sue spoglie sono approdate a Cargnacco (Udine) assieme a quelle degli altri cento soldati italiani dati per dispersi. Solo per sei di loro è stato possibile dare un nome e un volto. I resti di Pietro Ramoino sono stati riconsegnati ai nipoti durante una toccante cerimonia in Friuli, nel Sacrario militare di Cargnacco per essere trasportati a Pontedassio, paese natio. Il 3 novembre dello stesso anno, data simbolica del centenario della fine della Grande Guerra, a 75 anni dalla sua scomparsa, la comunità di Pontedassio ha reso omaggio al ritorno di Pietro Ramoino con una cerimonia solenne con le massime cariche civili e militari della provincia. Dopo la funzione religiosa nella chiesa parrocchiale dedicata a Santa Margherita, presso piazza Vittorio Emanuele II vi è stato l'onore ai caduti, preceduto dall'alzabandiera e seguito dall’orazione funebre. Infine il corpo del militare è stato traslato presso il cimitero di Pontedassio per la solenne inumazione accompagnata dagli onori militari. Presenti e visibilmente emozionati l’anziana sorella di Pietro, Bianca e i nipoti.

Contenuti

Iscrizioni:
Lapide verticale:
FIGLIO DI PONTEDASSIO
ALPINO
COMBATTENTE IN TERRA DI RUSSIA
DISPERSO NEL 1943
TORNATO A CASA NEL 2018
PER NON DIMENTICARE
3 NOVEMBRE 2018

Lapide orizzontale:
PIETRO RAMOINO
PONTEDASSIO 1920 - RUSSIA 1943
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Si ringraziano il signor GianLuigi Ramoino, nipote di Pietro Ramoino e il consigliere comunale Ilvo Calzia per la disponibilità e le informazioni storiche gentilmente fornite

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