224474 - Lapide Bollettino della Vittoria nella villa Favard – Firenze

Sulla parete del corridoio del piano terra di villa Favard è affissa una lapide bronzea, inserita su un supporto ligneo e delimitata da un bordo esterno di forma rettangolare del medesimo materiale, si cui è inciso in caratteri in rilievo il bollettino di guerra n. 1268 del 4 novembre 1918, conosciuto come Bollettino della Vittoria, emesso dal Comando Supremo del Regio Esercito e firmato dal Capo di Stato Maggiore del Regio Esercito Armando Diaz, con cui venivano annunciate la resa dell’Impero austro – ungarico e la vittoria dell’Italia nella prima guerra mondiale. A lato della targa rettangolare contenente il testo sono presenti 6 stemmi che ricordano le città, il cui nome è incisa nella parte superiore, conquistate dall’Italia durante il conflitto, che sono disposte in due colonne verticali che ne contengono tre ciascuna.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Curtatone, 1
CAP:
50123
Latitudine:
43.774158324718
Longitudine:
11.241734786814

Informazioni

Luogo di collocazione:
Corridoio del piano terra
Data di collocazione:
Probabilmente nel 1929 o negli anni '30 del '900
Materiali (Generico):
Bronzo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Cornice e pannello di supporto in legno, lapide in bronzo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Polimoda (Ente per le Arti applicate alla Moda e al Costume )
Notizie e contestualizzazione storica:
Il Ministro dell’Educazione Nazionale, Balbino Giuliano, con la circolare n. 15 del 2 marzo 1932, a seguito della constatazione del fatto che molti Istituti di Istruzione e di Educazione dell'ex Regno d'Italia, attuale Repubblica Italiana, fossero sprovvisti di una decorazione murale permanente che recasse scritto il Bollettino della Vittoria, esortò i Capi degli istituti a provvedere immediatamente in tal senso attraverso l’acquisto di targhe in bronzo, realizzate parzialmente con il materiale proveniente dalle armi nemiche. Tramite l’Associazione Nazionale Volontari di Guerra – Comitato d’Azione Dalmatica le istituzioni scolastiche potevano ordinare le targhe eseguite dall'incisore fiorentino Mario Nelli, che gestiva la Casa d‘Arte di Benvenuto Cellini a Firenze, che erano racchiuse in una cornice di legno, scegliendo fra tre formati: piccolo, medio o monumentale (cm. 140X 113). Il modello prescelto prevedeva al centro il testo del proclama e ai lati gli stemmi delle zone “redente“. Tali lapidi furono posizionate nei luoghi di più ampia frequentazione delle maggiori istituzioni scolastiche e Il proclama della vittoria divenne un testo celeberrimo che venne addirittura imparato a memoria dagli alunni
(FONTE: Catalogo generale dei Beni Culturali, Bollettino della Vittoria, 2016 - https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1400081523).

La lapide descritta nella presente scheda molto probabilmente fu apposta nel 1929 o negli anni '30 del '900 in quanto l'edificio che la ospita, villa Favard, alla fine dell'ottobre 1929 fu acquistata dal Regio Istituto Superiore di Scienze Economiche e Commerciali di Firenze, e, fino al 2004, ha ospitato l'ex Facoltà di Economia, attuale scuola di Economia e Management, dell'Università degli Studi di Firenze
(FONTI: Catalogo generale dei Beni Culturali, lapide commemorativa - bottega fiorentina (sec. XX), 1995 - https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/0900445362 e Wikipedia, Villa Favard - https://it.wikipedia.org/wiki/Villa_Favard).

Contenuti

Iscrizioni:
(testo del bollettino)
Boll.no [bollettino] di guerra N. 1268 COMANDO SUPREMO 4 novembre 1918
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI
S.M. [Sua Maestà] IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER
MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE
VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI,
È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OT=
TOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNO DIVISIONI ITALIANE,
TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CZECO SLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO SETTANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA.
(simbolo) LA FULMINEA [e] ARDITISSIMA AVANZATA SU TRENTO DEL 29° CORPO DELLA
(simbolo) 1 (lettera A sottolineata in pedice) ARMATA, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA 7 (lettera A sottolineata in pedice) ARMATA E
AD ORIENTE DA QUELLE DELLA 1 (lettera A sottolineata in pedice), 6 (lettera A sottolineata in pedice) E 4 (lettera A sottolineata in pedice), HA DETERMINATO IERI LO SFACELO
TOTALE DELL FRONTE AVVERSARIO. (tre simboli)
DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12 (lettera A sottolineata in pedice), DELL'8 (lettera a sottolineata in pedice), DELLA 10 (lettera A sottolineata in pedice) ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE
PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. (tre simboli)
NELLA PIANURA, S.A.R. [Sua Altezza Reale] IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA
DELLA SUA INVITTA 3 (lettera A sottolineata in pedice) ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI
DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE.
(simbolo) L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO = [:] ESSO HA SUBITO PERDITE
GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NEL=
L'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI
SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA
LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI
CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO
RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO
DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.

M. [Mario] Nelli casa di B. [Benvenuto] Cellini Generale DIAZ

(simboli posti sulla colonna di sinistra)
TRENTO

TRIESTE

FIUME

(simboli posti sulla colonna di destra)
GORIZIA

POLA

DALMAZIA

(segue nota su "osservazioni personali")
Simboli:
Sulla colonna di sinistra sono presenti, dall'alto verso il basso, sotto i rispettivi nomi, gli stemmi dei comuni di Trento (aquila di San Venceslao), Triste (spiedo alla furlana, che è un'arma da guerra) e Fiume (aquila bicipite), che attualmente si trova in Croazia, mentre su quella di destra ci sono, sempre dall'alto verso il basso, i simboli dei comuni di Gorizia (muraglia sormontata da tre torri, di cui quella centrale è di maggiori dimensioni e più alta rispetto alle due laterali) e Pola (croce latina di colore oro), che ora fa parte del territorio della Croazia, e quello della regione storico - geografica della Dalmazia (tre teste di leopardo coronate), che ad oggi è suddivisa, dal punto di vista amministrativo, fra Albania, Bosnia ed Erzegovina, Croazia e Montenegro.

Posti alla stessa altezza, fra i simboli di Fiume e Trieste nella colonna di sinistra, e della Dalmazia e di Pola, nella colonna di destra, sono posti due fasci littori verticali con la scure rivolta verso il testo.

Altro

Osservazioni personali:
- Accessibilità -
La lapide è normalmente accessibile agli studenti e al personale del Polimoda, mentre per il pubblico esterno risulta visitabile solo in occasione di aperture straordinarie.

- Testo -
Alcune lettere ([...] SUPREMO 4 novembre 1918 [...]) presentano una placcatura in oro, fatto che fa dedurre come il testo riportato sulla lapide, come in una lapide identica a quella descritta nelle presente scheda ("Lapide del Bollettino della Vittoria del Generale Diaz – Chieti", https://www.pietredellamemoria.it/pietre/lapide-del-bollettino-della-vittoria-del-generale-diaz-chieti/), fosse, in origine, parzialmente o integralmente in oro.

- Nota di trascrizione delle iscrizioni -
Il testo originale riporta i punti dopo le parole "avversario", "fuggente", "perdute" e "sicurezza", mentre gli accenti, gli apostrofi e le parole sono distanziati da punti.
Le virgole sono state inserite dall'autore per permettere una migliore comprensione e lettura del testo facendo riferimento alla trascrizione riportata nella scheda "Bollettino della Vittoria" (2016) presente sul Catalogo generale dei Beni Culturali e liberamente consultabile al seguente link: https://catalogo.beniculturali.it/detail/HistoricOrArtisticProperty/1400081523.
Per quanto riguarda le parentesi inserite nel testo quelle tonde sostituiscono elementi presenti all'interno di esso, mentre quelle quadre riportano il significato per esteso di espressioni e parole e attualizzano la punteggiatura originale.

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