105852 - Lapide Bollettino della Vittoria nell’Università – Modena

Nel primo dopoguerra nell’atrio dell’Università sono state poste due lapidi monumentali gemelle, a destra ed a sinistra dello scalone d’onore, contenenti rispettivamente i nomi dei Caduti e il Bollettino della Vittoria. L’eleganza, gli ornamenti, la ricercata fattura  connotano la  retorica del periodo.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Università, 4
CAP:
41122
Latitudine:
44.6451046
Longitudine:
10.927926800000023

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cortile atrio
Data di collocazione:
1918
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lapide commemorativa in marmo nero con lettere incise. E' gemella della lastra monumentale già censita con i nomi dei Caduti situata a destra dello scalone d'ingresso.
In basso è presente un festone modanato con un ramo d'alloro ed un nastro intrecciato, in alto vi sono delle foglie di quercia con al centro lo stemma dell'Università di Modena. In esso è presente la trivella, simbolo della città. Al di sotto è presente un nastro. Il complesso è inserito tra due eleganti colonne in stile neoclassico che a loro volta poggiano su un piano.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Università degli Studi di Modena
Notizie e contestualizzazione storica:
Armando Diaz, comandante supremo del Regio Esercito

Contenuti

Iscrizioni:
Comando Supremo, 4 novembre 1918, ore 12
Bollettino di guerra n. 1268
BOLLETTINO DELLA VITTORIA
COMANDO SUPREMO 4 NOVEMBRE 1918
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI, È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNO DIVISIONI ITALIANE, TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CECOSLOVACCA ED UN REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO SETTANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA. LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA DEL XXIX CORPO D'ARMATA SU TRENTO, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA VII ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA I, VI E IV, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIA. DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA XII, DELLA VIII, DELLA X ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE. NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA INVITTA III ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE. L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE DI OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI. I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESE CON ORGOGLIOSA SICUREZZA. »

DIAZ



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