268222 - Lapide con il Bollettino del Generale Armando Diaz – Parma

La lapide, affissa nell’atrio dell’Università di Parma, riporta il bollettino di guerra n. 1268 a firma del generale Armando Diaz con cui venne annunciata la fine vittoriosa della prima guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada dell'Università, 12
CAP:
43121
Latitudine:
44.801237952529
Longitudine:
10.325703064418

Informazioni

Luogo di collocazione:
Atrio dell'Università.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
Lapide realizzata in bronzo (ricavato dalle artiglierie catturate al nemico) dall'incisore fiorentino Mario Nelli.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 3 novembre 1918 l’Austria firmò l’Armistizio che sarebbe entrato in vigore il giorno successivo. Alle ore 15 del 4 novembre sul fronte italiano le armi cessarono di sparare e il comandante in capo dell’Esercito d’Italia, generale Armando Diaz, diede notizia della conclusione della prima guerra mondiale, firmando l’ultimo bollettino di guerra che sarebbe passato alla storia come il Bollettino della Vittoria.

Mario Nelli fu un incisore fiorentino. La sua firma appare su molte medaglie della prima metà del '900. Diede vita alla Ditta Nelli Mario e C. che svolse l'attività di laboratorio presso la Casa di Benvenuto Cellini. Mario Nelli elaborò un modello di “Bollettino della Vittoria”, in diverse forme e con vari ornamenti, che si ritrova negli androni dei palazzi comunali, delle caserme e delle scuole d’Italia.

Contenuti

Iscrizioni:
Al centro:
Bollettino di guerra n° 1268 COMANDO SUPREMO 4 novembre 1918
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI
S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER
MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE
VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER QUARANTUN MESI,
È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OT
TOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNA DIVISIONI ITALIANE,
TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CZECOSLOVACCA ED UN REGGIMENTO
AMERICANO, CONTRO SESSANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA.
LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA SU TRENTO DEL 29° CORPO DELLA
1^ ARMATA, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL
TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA 7^ ARMATA E
AD ORIENTE DA QUELLE DELLA 1^, 6^ E 4^, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO
TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIO.
DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12^, DELLA 8^I, DEL
LA 10^ ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE
PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA
DELLA SUA INVITTA 3^ ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI
DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE
GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NEL
L'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE D’OGNI
SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA
LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI
CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO
RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO
DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
GENERALE DIAZ

PROP ART RISERVATA
MARIO NELLI CASA DI BENVENUTO CELLINI FIRENZE

Sui lati vicino agli stemmi:
TRENTO
TRIESTE
FIUME
GORIZIA
POLA
DALMAZIA
Simboli:
A sinistra dell'iscrizione si trovano gli stemmi di Trento, Trieste e Fiume, intercalati da un elmetto e da un fascio littorio rimosso dopo la fine della seconda guerra mondiale.
A destra sono presenti gli stemmi di Gorizia, Pola e Dalmazia, intercalati da due baionette e da un fascio littorio rimosso dopo la fine della seconda guerra mondiale.
All’interno dell'iscrizione, come intercalare nelle righe 5-9-13-16, sono presenti alcuni simboli ornamentali: rametti di alloro e di quercia, un gladio, una pallottola, un elmetto, etc.

Altro

Osservazioni personali:
Crediti fotografici: Walter De Berardinis

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