279710 - Lapide dedicata a Santina Carla Riberi, Staffetta Partigiana – Ivrea (TO)

Santina Carla Riberi era nata il 5 novembre 1926 a Viverone (BI). Giovanissima, e madre di un bambino di circa un anno, dal 1 aprile del 1944 si rese operativa come staffetta partigiana presso la VIII Divisione della 76a Brigata Garibaldi, nell’eporediese, con il nome di battaglia “Carla”.  Come partigiana, fu presa il 9 settembre del ’44 dai componenti del Battaglione Fascista Barbarigo e fucilata dagli stessi, dopo due giorni in cui subì torture e violenze, nel cortile della caserma Freguglia. Non aveva ancora compiuto 18 anni.

La lapide dedicata a Santina Carla Riberi è collocata al riparo di un cippo in roccia naturale posto dagli Alpini nell’area dove sorgeva la caserma Freguglia, luogo della fucilazione della staffetta “Carla”. La lastra è realizzata in marmo, e porta oltre alla scritta dedicatoria una fotografia di Santina Riberi, in fotoceramica.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Corso M. D'Azeglio / Piazza C. Freguglia
CAP:
10015
Latitudine:
45.467135158204
Longitudine:
7.8808307278371

Informazioni

Luogo di collocazione:
A terra, al riparo del cippo circondato da alberi in un'area pubblica.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lastra è in marmo bianco, rettangolare con scritte in nero. La fotografia è in materiale ceramico detto fotoceramica funeraria.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Ivrea
Notizie e contestualizzazione storica:
Santina Carla Riberi, nata il 5 novembre 1926 a Viverone, nel Biellese, da Giovanbattista e Giuseppina Garbolino si unì giovanissima alla Resistenza italiana, assumendo il nome di battaglia "Carla". Dal 1° aprile 1944 operò come staffetta nella 76ª Brigata Garibaldi, svolgendo compiti essenziali di collegamento e supporto logistico tra i gruppi partigiani.​
Il 9 settembre 1944, Carla fu arrestata a Ivrea dai fascisti del battaglione "Barbarigo" (appartenente alla Xª Flottiglia MAS, insediatasi nella caserma Freguglia dopo che il 4° Alpini si era unito alle forze di liberazione), subì due giorni di torture e fu infine fucilata nel cortile della caserma Freguglia. Il suo corpo fu successivamente gettato in una cava nella discesa di Culotto, e del suo corpo non si ebbero più notizie.
Carla era madre di un bambino di un anno e mezzo al momento della sua morte. Il suo sacrificio è emblematico del coraggio e della determinazione delle donne nella lotta per la libertà durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il cippo è costituto da una grande roccia, e porta una lastra che la Sezione Canavesana della Associazione Nazionale Alpini ha dedicato al 4° Rgt. Alpini, che era di stanza nella Caserma Freguglia dal 1887 al 1934 (Vedi Pietre della Memoria 280051: Cippo con dedica al 4° Alpini - Ivrea). Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, il battaglione Ivrea, facente parte del 4° Alpini, rifiutò di consegnare le armi ai tedeschi e si unì alla resistenza partigiana, formando la II Brigata Alpina Taurinense, che successivamente divenne parte della Divisione Partigiana Garibaldi.

Contenuti

Iscrizioni:
Alla Staffetta Partigiana
SANTINA CARLA RIBERI (CARLA)
✧ Viverone 5-11-1928  ✝ Ivrea 11-9-1944
76ª Brigata Garibaldi
Fucilata In Questo Luogo

Simboli:
Come in un gesto di richiesta di protezione, la lastra di Santina è posta al riparo del cippo dedicato al 4° Alpini che come lei si unì alla parte dei giusti per liberare l'Italia dal fascismo e sconfiggere gli invasori, spalleggiati da vecchi e nuovi camerati.

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