117762 - Lastra in memoria dei lavoratori Caduti della Singer

La Lastra, in onore dei Caduti della Singer, è visibile nella zona di via Marsala nel punto in cui si interseca sia via Umberto I che via Agnesi, nell’area per oltre sessant’anni occupata dalla Singer, la nota fabbrica di macchine per cucire chiusa nel 1992.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Marsala
CAP:
20900
Latitudine:
45.576599
Longitudine:
9.266886

Informazioni

Luogo di collocazione:
A lato strada sulla parete dello stabile occupato a suo tempo dalla Singer
Data di collocazione:
25/4/1975
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
La lapide è in marmo bianco con scritte incise in colore nero.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Monza
Notizie e contestualizzazione storica:
Questa lapide è visibile nella zona di via Marsala, nell'area occupata per sessant'anni dalla Singer, la nota fabbrica di macchine per cucire chiusa nel 1992.
Sono citati i nomi di tre dipendenti Caduti durante la loro partecipazione alla resistenza, ognuno con una storia e per motivi diversi. Alberto Paleari, fucilato in piazza Trento e Trieste con l'arcorese Giuseppe Centemero .
Enrico Mentasti era nato a Monza il 22 luglio 1915. Figura nell'elenco dei carcerati a San Vittore nel periodo tra il marzo e il novembre 1944, in seguito fu deportato a Mauthausen dove morì il 25 gennaio 1945.
Per questo motivo la dizione riportata sulla lastra marmorea che lo indica come appartenente alla 150° Brigata Garibaldi operante a Monza, è probabilmente errata, considerando che questa formazione fu costituita fra il gennaio e il febbraio 1945; per lo stesso motivo non sarebbe corretta l'analoga affermazione di aderenza alla stessa brigata scolpita sulla lapide per Alberto Paleari. Potrebbe essere invece più verosimile che Mentasti sia stato arrestato in quanto ebbe parte attiva agli scioperi del marzo 1944 , quando anche gli operai della Singer incrociarono le braccia; la rivolta fu però duramente contrastata dai tedeschi che puntarono le mitragliatrici contro la fabbrica minacciando la fucilazione di alcuni ostaggi. Il lavoro fu quindi ripreso quasi subito.
Giuseppe Pennati fu invece uno dei primi della classe del 1923 a non rispondere alla leva repubblichina e a raggiungere le bande armate della Valsassina, unendosi alla 55° Brigata Rosselli. Fu catturato con un folto gruppo di compagni il 29 dicembre 1944 presso il Baitone La Pianca, situato sotto il culmine San Pietro, fucilato con altri undici giovani l'ultimo giorno dell'anno.

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla lastra in marmo sono riportate le seguenti parole:
1945 - 1975
Nel XXX della liberazione nazionale
i lavoratori della Singer
Ricordano i loro compagni
MENTASTI ENRICO commissario politico G:A:P: 150 - Brigata
PALEARI ALBERTO distaccamento G:A:P: 150 Brigata Garibaldi
PENNATI GIUSEPPE renitente alla leva nazi fascista
CADUTI NELLA GUERRA DI LIBERAZIONE
CONTRO I NAZI FASCISTI
25 aprile
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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