192450 - Lapide del Bollettino della Vittoria – Pescara

La lapide, affissa sulla parete frontale dello scalone monumentale dell’Istituto Tecnico Statale Tito Acerbo di Pescara, riporta il bollettino di guerra n. 1268 a firma del generale Armando Diaz con cui venne annunciata la fine vittoriosa della prima guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Pizzoferrato, 1
CAP:
65124
Latitudine:
42.470189991393
Longitudine:
14.200872393254

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lapide è posta sulla parete frontale dello scalone monumentale dell’Istituto Tecnico Tito Acerbo sotto il monumento al Capitano Acerbo.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Il 3 novembre 1918 l’Austria firmò l’Armistizio che sarebbe entrato in vigore il giorno successivo.
Alle ore 15 del 4 novembre 1918 sul fronte italiano le armi cessarono di sparare.
Il comandante in capo dell’Esercito d’Italia, generale Armando Diaz, diede notizia della conclusione della prima guerra mondiale, firmando l’ultimo bollettino di guerra che sarebbe passato alla storia come il Bollettino della Vittoria.

Contenuti

Iscrizioni:
Bollettino di guerra n° 1268 COMANDO SUPREMO 4 novembre 1918
LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE, SOTTO L'ALTA GUIDA DI
S.M. IL RE, DUCE SUPREMO, L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER
MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROLLABILE E TENACE
VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER QUARANTUN MESI,
È VINTA. LA GIGANTESCA BATTAGLIA INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OT
TOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVANO PARTE CINQUANTUNA DIVISIONI ITALIANE,
TRE BRITANNICHE, DUE FRANCESI, UNA CZECOSLOVACCA ED UN REGGIMENTO
AMERICANO, CONTRO SESSANTATRÉ DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA.
LA FULMINEA E ARDITISSIMA AVANZATA SU TRENTO DEL 29° CORPO DELLA
1^ ARMATA, SBARRANDO LE VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL
TRENTINO, TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE DELLA 7^ ARMATA E
AD ORIENTE DA QUELLE DELLA 1^, 6^ E 4^, HA DETERMINATO IERI LO SFACELO
TOTALE DELLA FRONTE AVVERSARIO.
DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12^, DELLA 8^I, DEL
LA 10^ ARMATA E DELLE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE
PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA, S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA
DELLA SUA INVITTA 3^ ARMATA, ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI
DA ESSA GIÀ VITTORIOSAMENTE CONQUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE
GRAVISSIME NELL'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI E NEL
L'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUANTITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE D’OGNI
SORTA E PRESSOCHÉ PER INTERO I SUOI MAGAZZINI E I DEPOSITI. HA
LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI
CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO
RISALGONO IN DISORDINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO
DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
GENERALE DIAZ
Simboli:
Informazione non reperita

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Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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