272101 - Lapide del “Bollettino della Vittoria” – Rovigo

Lapide in bronzo che riporta il Bollettino firmato dal Generale Armando Diaz al termine della prima guerra mondiale posta nel portico del Palazzo del Corpo di Guardia.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Cesare Battisti
CAP:
45100
Latitudine:
45.07015973364
Longitudine:
11.790804331753

Informazioni

Luogo di collocazione:
Nel portico del Palazzo del Corpo di Guardia, all'angolo tra via Cavour e via Cesare Battisti.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lapide in bronzo con bassorilievi e con la dedica a caratteri in rilievo. Essa è agganciata ad una lastra di marmo chiaro che le fa da cornice.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Rovigo
Notizie e contestualizzazione storica:
Durante la Grande Guerra, dopo la firma dell’Armistizio da parte dell'Austria, alle ore 15 del 4 novembre le armi cessarono di sparare sul fronte italiano. Il comandante in capo dell’Esercito d’Italia, generale Armando Diaz, diede notizia della conclusione del conflitto, firmando l’ultimo bollettino di guerra che sarebbe passato alla storia come il “Bollettino della Vittoria”.
Lastre e lapidi con il “Bollettino della Vittoria” in diverse forme e con vari ornamenti furono poste in tutti i paesi d'Italia (palazzi comunali, caserme, scuole, etc).

Contenuti

Iscrizioni:
COMANDO SUPREMO

4 NOVEMBRE 1918

LA GUERRA CONTRO L'AUSTRIA-UNGHERIA CHE SOTTO L'ALTA GUIDA DI S.M. IL RE, DUCE SUPREMO L'ESERCITO ITALIANO, INFERIORE PER NUMERO E PER MEZZI, INIZIÒ IL 24 MAGGIO 1915 E CON FEDE INCROL-
LABILE E TENACE VALORE CONDUSSE ININTERROTTA ED ASPRISSIMA PER 41 MESI È VINTA.
LA GIGANTESCA BATTAGLIA, INGAGGIATA IL 24 DELLO SCORSO OTTOBRE ED ALLA QUALE PRENDEVA-
NO PARTE 51 DIVISIONI ITALIANE, 3 BRITANNICHE, 2 FRANCESI, 1 CZECO-SLOVACCA ED 1 REGGIMENTO AMERICANO, CONTRO 73 DIVISIONI AUSTROUNGARICHE, È FINITA.
LA FULMINEA ARDITISSIMA AVANZATA DEL 29° CORPO D’ARMATA SU TRENTO SBARRANDO LE
VIE DELLA RITIRATA ALLE ARMATE NEMICHE DEL TRENTINO TRAVOLTE AD OCCIDENTE DALLE TRUPPE
DELLA 7^ ARMATA E AD ORIENTE DA QUELLE DELLA 1^, 6^, 4^ HA DETERMINATO IERI LO SFACELO TOTALE
DEL FRONTE AVVERSARIO.
DAL BRENTA AL TORRE L'IRRESISTIBILE SLANCIO DELLA 12^, DELL’8^ E DELLA 10^ ARMATA E DEL-
LE DIVISIONI DI CAVALLERIA, RICACCIA SEMPRE PIÙ INDIETRO IL NEMICO FUGGENTE.
NELLA PIANURA S.A.R. IL DUCA D'AOSTA AVANZA RAPIDAMENTE ALLA TESTA DELLA SUA
INVITTA 3^ ARMATA ANELANTE DI RITORNARE SULLE POSIZIONI DA ESSA GIÀ GLORIOSAMENTE CON-
QUISTATE, CHE MAI AVEVA PERDUTE.
L'ESERCITO AUSTRO-UNGARICO È ANNIENTATO: ESSO HA SUBITO PERDITE GRAVISSIME NEL-
L'ACCANITA RESISTENZA DEI PRIMI GIORNI DI LOTTA E NELL'INSEGUIMENTO HA PERDUTO QUAN-
TITÀ INGENTISSIME DI MATERIALE D’OGNI SORTA E PRESSOCHÉ PER L’INTERO I SUOI MAGAZZI-
NI ED I DEPOSITI. HA LASCIATO FINORA NELLE NOSTRE MANI CIRCA TRECENTOMILA PRIGIONIERI
CON INTERI STATI MAGGIORI E NON MENO DI CINQUEMILA CANNONI.
I RESTI DI QUELLO CHE FU UNO DEI PIÙ POTENTI ESERCITI DEL MONDO RISALGONO IN DISOR-
DINE E SENZA SPERANZA LE VALLI CHE AVEVANO DISCESO CON ORGOGLIOSA SICUREZZA.
A. DIAZ
Simboli:
l bassorilievo sul lato sinistro della lapide raffigura una figura seminuda, allegoria della Vittoria alata, che cinge con il braccio destro un mazzo di rami di alloro mentre con il sinistro ne porge un ramo. Davanti alla Vittoria c’è una figura di ragazza seminuda e avvolta in un drappo che regge con entrambe le mani un fascio littorio. A destra del bassorilievo c’è la dedica con caratteri a rilievo sopra la quale ci sono in bassorilievo gli stemmi delle città di Trieste e Trento. In basso a sinistra è incisa la firma dello scultore Torquato Tamagnini (Perugia, 1886 – Roma, 1965).

Altro

Osservazioni personali:
Analoga lapide dello stesso artista è presente a Gualtieri (RE): vedasi pietra 194342 - Lapide con il “Bollettino della Vittoria” di Armando Diaz – Gualtieri

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