5485 - Lastra a ricordo della Liberazione – Borgo San Lorenzo

Lastra con epigrafe, che riporta la famosa poesia di Piero Calamandrei ad ignomia di Albert Kesserling. Essa è posta sulla facciata della biblioteca comunale di Borgo San Lorenzo, qui vi fu posta nel marzo 1954, in occasione del decennale della Resistenza. Lapidi e lastre uguali furono poste anche in altri comuni italiani, per ricordare l’orrore e soprattutto le colpe di chi ordinò e fu responsabile delle fosse ardeatine e della strage di Marzabotto.

NOTA STAFF PIETRE: Lastra censita dalle scuole I.C. Galileo Chini, Scuola Media Desiderio da Settignano, Media Giovanni della Casa e I.I.S. Giotto Ulivi nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Garibaldi, 10
CAP:
50032
Latitudine:
43.9539852
Longitudine:
11.387160999999992

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata palazzina
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
E' stata proposta dall’ANPI, associazione nazionale partigiani d’Italia, di Borgo San Lorenzo in memoria dell’arrivo delle truppe alleate in Mugello, che riuscirono a liberare Borgo San Lorenzo l’11 settembre 1944. L’epigrafe fu dettata da Piero Calamandrei, giurista e insegnante universitario, che si oppose al fascismo, aderendo nel 1941 al movimento “giustizia e libertà” e fondando nel 1942 il partito d’azione. È considerato uno dei fondatori della repubblica italiana. Nel testo viene citato Albert Kesserling che fu il comandante in capo delle forze d’occupazione tedesche in Italia. Dopo la guerra fu processato e condannato, ma nel 1952 era già libero ed ebbe la spudoratezza di dichiarare che per il suo comportamento durante l’occupazione gli italiani avrebbero dovuto dedicargli un monumento. Gli rispose Calamandrei con questo testo, destinato in origine ad una lapide del municipio di Cuneo, e poi replicato in altri luoghi d’Italia, particolarmente colpiti dalla repressione nazifascista.

Contenuti

Iscrizioni:
Lo avrai
camerata Kesselring
il monumento che pretendi da noi italiani
ma con che pietra si costruirà
a deciderlo tocca a noi.
Non coi sassi affumicati
dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio
non colla terra dei cimiteri
dove i nostri compagni giovinetti
riposano in serenità
non colla neve inviolata delle montagne
che per due inverni ti sfidarono
non colla primavera di queste valli
che ti videro fuggire.
Ma soltanto col silenzio dei torturati
più duro d'ogni macigno
soltanto con la roccia di questo patto
giurato fra uomini liberi
che volontari si adunarono
per dignità e non per odio
decisi a riscattare
la vergogna e il terrore del mondo.
Su queste strade se vorrai tornare
ai nostri posti ci ritroverai
morti e vivi collo stesso impegno
popolo serrato intorno al monumento
che si chiama
ora e sempre
RESISTENZA

decennale della Resistenza 21 marzo 1954
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: Lastra censita dalle scuole I.C. Galileo Chini, Scuola Media Desiderio da Settignano, Media Giovanni della Casa e I.I.S. Giotto Ulivi nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria

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