Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Botteghino 6
- CAP:
- 56040
- Latitudine:
- 43.571764494458
- Longitudine:
- 10.540229952123
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Mura di una palazzina lato strada
- Data di collocazione:
- 1946
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra di marmo bianco, quadrata con angoli sporgenti rispetto alla linea del perimetro. Lettere incise con colorazione nera
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Crespina Lorenzana
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Estate del 1944. Botteghino: un gruppo dicase abitate da sette, otto famiglie, più gli sfollati, un negozio di alimentari e tabacchi ( sito della lastra commemorativa), l'officina di un fabbro.In quel tempo era un crocevia per andare sia verso Livorno che verso Pisa. Vi era acquartierato un reparto di circa 60 tedeschi.Il comando si trovava a Tripalle, nella villa Bastianini. Le SS stavano rastrellando la zona di Guasticce, zona di campagna che dava verso la palude di Stagno, nel comune di Collesalvetti.Erano già stati a Nugola, altra frazione di campagna nello stesso comune, dove i nazisti avevano fatto prigionieri un sottotenente, Labate e sette agenti di pubblica sucurezza. Due di loro erano stati fucilati. Quella volta catturarono invece tre ragazzi, completamente disarmati, che per sfuggire al rastrellamento cercavano di nascondersi. Erano i fratelli Mammarella, Antonio e Domenico e Adorni Lorenzino. Erano, come tanti altri, renitenti alle armi e l'Adorni era, invece, seriamente ammalato. I nazisti portarono i tre giovani al Botteghino, una decina di chilometri distante da Guasticce,e contro il muro del negozio di alimentari , li fucilarono. Poi li appesero con del filo di ferro alle acacie, dall'altra parte della strada.La mattina dopo, verso le dieci, due donne accompagnate da un prete, arrivarono al Botteghino in bicicletta e videro i loro figli attaccati agli alberi. Per tre giorni e tre notti lle SS impedirono ai familiari dei giovani di porre fine alla macabr esposizione.
Contenuti
- Iscrizioni:
- PER LA CAUSA DELLA LIBERAZIONE D'ITALIA IN QUESTO LUOGO FURONO TRUCIDATI IL 2 LUGLIO 1944 DALLA FEROCIA NAZI-FASCISTA MAMMARELLA DOMENICO DI ANNI 24 MAMMARELLA ANTONIO DI ANNI 21 ADORNI LORENZINO DI ANNI 21 - - - IL POPOLO DI TRIPALLE AD ETERNA MEMORIA POSE QUESTA LAPIDE PER AMMONIMENTO ED ESMPIO DEL SUPREMO SACRIFICIO PER LA LIBERTA' DEMOCRATICA
- Simboli:
- La lastra commemorativa quadrata è posta immediatamente sotto uno stemma in pietra serena, apposto sul muro dalla popolazione in età precedente a quella della lastra; su di essa vi compare una croce, posta nella parte superiore della lastra e centralizzata, incisa e colorata di nero piombo, come tutta l'iscrizione, e, perpendicolare ad essa, nella parte inferiore, illumina la lapide una lucerna funeraria, in vetro e ottone, pentagonale, con coperchio decorato.
Altro
- Osservazioni personali:
- La lastra commemorativa è onorata ogni anno, il 4 novembre, dalla ghirlanda di alloro con il tricolore, ma non vi si celebra alcuna manifestazione particolare. Una curiosità: negli anni successivi alla collocazione della lastra, la ghirlanda posta ad onore dei caduti, non era commissionata ad esperti fiorai ma ci pensavano delle ragazzine, le contadine del latifondista del luogo, che intessevano ghirlande per questa lastra e per il monumento ai Caduti di Tripalle. Oggi queste "ragazzine" ultraottantenni, ricordano ancora la cerimonia delle deposizioni. Era finita la guerra soltanto da due anni.
NOTA STAFF PIETRE: Questa lastra è stata censita dagli studenti delle scuole Scuola Media Marcacci Martano e Scuola Media Pirandello Lari nell'ambito del concorso Esploratori della Memoria.