Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- via Trenno 15
- CAP:
- 20151
- Latitudine:
- 45.48568265449
- Longitudine:
- 9.1279213785736
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete di un edificio
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Bronzo
- Materiali (Dettaglio):
- Informazione non reperita
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Angelo Poletti detto 'Lino', nacque in una famiglia operaia di Linate al Lambro il 20 giugno 1912. Lavorò presso la famosa Isotta Fraschini, in piazzale Lotto (zona S. Siro). Col gruppo socialista “Centro Interni”, nel 1934 partecipò all'organizzazione di altri gruppi antifascisti clandestini in fabbrica ed in zona Porta Magenta nonché i grandi scioperi del marzo 1943 e dell’occupazione dello stabilimento, del 25 luglio. Nella stessa notte con altri compagni, appiccò il fuoco alla sede fascista di piazza San Sepolcro. Concentrò il suo impegno soprattutto nei comizi in stabilimenti e piazze, per ripristinare la Camera del Lavoro. Dopo l’8 settembre, la repressione dei tedeschi e dei repubblichini a Milano si inasprì, iniziando con un grande numero di arresti nelle fabbriche e successive deportazioni. Questo costrinse 'Lino' ad agire in clandestinità. Nella Cooperativa di Lampugnano crebbero le basi della 44° e della 45° Brigata Matteotti. Lino raggiunse le prime formazioni partigiane in Valdossola aggregandosi alla formazione di Filippo Beltrami. Tornato a Milano si tenne strettamente collegato alle formazioni partigiane, soprattutto per la raccolta e la riparazione di armi custodite nei distaccamenti di Baggio, Quinto Romano, Trenno e Figino. Partecipò ad azioni armate, compresa quella in cui fu ucciso il maresciallo delle SS comandante-torturatore a San Vittore.
Il 5 marzo del 1944, Poletti portò una mitragliatrice da riparare in una officina il cui titolare era collegato alle formazioni partigiane, ma quel giorno nell’officina, ad attenderlo trovò le SS.
Pur ferito ad una gamba, Lino tentò di fuggire in bicicletta, ma fu catturato e portato a San Vittore nel raggio dei 'politici' dove nonostante le torture non gli sfuggì alcun nome.
Uscì dal carcere il 10 agosto 1944, per diventare una delle 15 vittime di piazzale Loreto.
Angelo Poletti fu ucciso all'età di 32 anni.
FONTE:
- A.N.P.I. Le lapidi dei partigiani caduti a Milano
- A.N.P.I. Le lapidi dei partigiani caduti a Milano
Contenuti
- Iscrizioni:
-
A ANGELO POLETTI
NEL II° ANNIVERSARIO
DEL SUO ARRESTO
I COMPAGNI DELLA 44A BRIG.A
MATTEOTTI
DEDICANO
19. MAG.1946
- Simboli:
- sul bassorilievo vi sono dei chiari simboli come l'edera ed anche numerosi meno evidenti riferimenti simbolici
Altro
- Osservazioni personali:
- Angelo Poletti è ricordato anche in:
- 215911 - Lapide ai Caduti di Lampugnano - Milano
- 187463 - Ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
- 188732 - Campo della Gloria ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
dove riposano i suoi resti (vedi galleria)
FOTO:
- Per le foto più belle si singrazia la signora Leonilda Lupetina
- 215911 - Lapide ai Caduti di Lampugnano - Milano