233527 - Lapide in memoria di Luciano Tavilla – Milano

Lapide in marmo di modeste dimensioni affissa alla parete del palazzo dove Luciano Tavilla abitò. La lapide non è disturbata da elementi per il suo fissaggio e nemmeno da deprecabili scritte che spesso accompagnano questi tributi.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
quartiere Bovisa
Indirizzo:
Via dell'Aprica 24
CAP:
20158
Latitudine:
45.49412349054
Longitudine:
9.1781939412825

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna dello stabile dove abitò.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Luciano Tavilla nacque nel 1925 a Santo Stefano Magra, in provincia di La Spezia.
    Era figlio di un impiegato delle ferrovie in servizio a Milano.
    Completati gli studi presso una 'scuola di avviamento professionale', dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943 si unì ai partigiani della Val d’Ossola, in cui gli fu assegnato il comando del distaccamento “Mario Flam”, della Brigata Garibaldi.
    Il coraggio dimostrato in numerose azioni contro i nazifascisti gli valse la stima dei compagni di tanti combattimenti, ma non gli evitò di cadere sotto le armi nemiche nel giorno dell’insurrezione popolare.
    Così il 24 aprile 1945 all'età di 20 anni, morì in combattimento a Fondotoce (oggi in provincia di Verbania, Cusio, Ossola, ma nel 1945 in provincia di Novara)

    Come ricompensa, alla sua memoria fu assegnata la Medaglia d’oro al valor militare, con seguente motivazione:
    “Giovane combattente della lotta di Liberazione, audace fra gli audaci, in dure situazioni di vita ed in aspri scontri fu sempre di costante esempio ai compagni e ai dipendenti. Particolarmente si distinse nei combattimenti di Val grande di Intra e di Verbania. Nei giorni dell’insurrezione generale, conducendo con valoroso impeto il suo distaccamento contro i tedeschi che ancora duramente resistevano, cadde da prode sul campo”.

    Luciano Tavilla è ricordato anche :
  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Cimitero Maggiore – Milano
  • Monumento ai caduti del quartiere Bovisa – Milano
  • Lastra ai Caduti di Dergano - Milano
  • Memoriale ai partigiani di Novara
  • Parco della Memoria e della Pace – Fondotoce (VBO)
  • Luciano Tavilla
  • Cimitero di Santo Stefano Magra - Sacrario partigiano dove è presente un fotoritratto del giovane Luciano Tavilla
    __________________________________

    FONTI:
  • A.N.P.I. Milano
  • Chi era Costui
  • ISR La Spezia
  • Wikipedia
  • Contenuti

    Iscrizioni:


    IN QUESTA CASA VISSE
    LUCIANO TAVILLA

    PARTIGIANO
    DELLA BRIGATA GARIBALDI
    CADUTO A 19 ANNI
    COMBATTENDO PER LA LIBERTA'
    A FONDOTOCE DI VERBANIA
    IL 24 APRILE 1945

    MEDAGLIA D'ORO AL VALOR MILITARE ALLA MEMORIA

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:

    La città di Novara


    merita un grande ringraziamento per aver accolto come "SUOI PARTIGIANI" anche i numerosissimi caduti che provennero da altre località.
    In quel tremendo periodo in molti accorsero in Val d'Ossola, in Valle Anzasca, in Valgrande ed in molte altre località prese d'assalto dai tremendi "Rastrellamenti del 1944" operati dai nazifascisti.
    Molti accorsero richiamati dal sentimento patriottico che non poteva soggiacere alla prepotenza nazifascista, ed in molti lo fecero per non accettare il richiamo alla leva imposto della RSI.
    Essi si organizzarono in numerosi gruppi partigiani che difesero quelle terre combattendo e morendovi.
    Provenivano da un po' tutto il nord Italia, ma il maggior numero dalla Lombardia ed in particolare da Milano, sottoposta ad un pesante attacco dei nazifascisti.
    Dopo la Liberazione i corpi dei caduti, furono in gran parte trasferiti ai rispettivi comuni di residenza, altri invece giacciono ancora sui monti, alcuni senza un segno, in punti non noti.
    Ma tutti o quasi i caduti novaresi e non, sono elencati sulle lastre del grande Memoriale di Novara che li unisce definendoli amorevolmente e senza distinzione "SUOI PARTIGIANI".

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