152114 - Lastra in ricordo dell’uccisione di Angelo Biondi – Amandola (AP)

Lastra commemorativa di forma rettangolare in ricordo dell’uccisione del fante Angelo Biondi, avvenuta in tale punto della piazza di Amandola il 2 ottobre 1943.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Risorgimento
CAP:
63857
Latitudine:
42.9805583
Longitudine:
13.3562469

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato piazza risorgimento
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Amandola
Notizie e contestualizzazione storica:
Dal settembre 1941 si stabilì ad Amandola un gruppo di soldati antiparacadutisti, al comando del tenente Zuccolotto, di Varese. Si trattava del 279° raggruppamento fanteria, adibito alla cattura di soldati inglesi, neozelandesi, indiani e australiani che in modo sistematico tentavano la fuga dal vicino campo di Servigliano, in cui erano internati.Dopo l’8 settembre alcuni di essi, viste le difficoltà del ritorno a casa, presero la decisione di rimanere nella zona e di sostenere la causa partigiana. Tra essi i tre uomini che divennero protagonisti di uno dei primi episodi di violenza non solo del comune di Amandola ma dell’intera provincia.Negli ultimi giorni numerosi sbandati e giovani del luogo si erano uniti e avevano organizzato le prime azioni di disturbo nei confronti delle forze tedesche in transito sulla statele 78, che non attesero oltre per le prime perlustrazioni dei territori di Amandola, Comunanza e Montefortino.La mattina del 2 ottobre diversi raggruppamenti di soldati, appartenenti alle SS e provenienti da Macerata, circondarono il paese procedendo nella perquisizione delle case, in cerca di renitenti alla leva e di sbandati. Itre partigiani Angelo Biondi, Francesco Scrofani e il sergente brindisino Luigi Argentieri tentarono di scappare verso la campagna ma furono alla fine trovati e fermati da alcuni soldati in ricognizione che, dopouna rapida perquisizione, trovaronouna pistola tra i vestiti del Biondi. Mentre Argentieri, in un momento di disattenzione, riuscì a scappare, gli altri due furonotrascinati all’abbeveratoio, gettati nell’acqua e lasciati lì per più di due ore, durante le quali furono ripetutamente malmenati con i fucili. Furono poi condotti in piazza Risorgimento: lì le loro sorti si divisero. Scrofani per le supplichee le implorazionidella mogliefu alla fine risparmiato, mentre Angelo Biondi, di fronte a un gruppo di cittadini fatti appositamente convogliare all’esecuzione, vennefucilatonei pressi del muro di casa Fanini. L’uccisione del Biondi comportò un periodo di sbandamentodel gruppo partigiano, cui seguì la costituzione del battaglione Batà, in ricordo del tenente Mario Batà, fucilato dai tedeschi.

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IL 2 OTTOBRE MCMXLIII
L'INSAZIATA FEROCIA TEUTONICA
CON ATROCE ESECUZIONE SOMMARIA
TRONCAVA LA GIOVANE VITA DEL FANTE
ANGELO BIONDI
I PATRIOTI CONSACRANO QUESTO ANGOLO
DELLA CITTÀ DI AMANDOLA
ALLA MEMORIA DEL MARTIRE
NEL CUI RICORDO PERENNE I CITTADINI
SALUTANO L'ALBA DELLA LIBERAZIONE
E DELLA RISCOSSA
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