102800 - Lapidi agli ebrei caduti – Ferrara

La prima lapide è stata apposta il 24 Aprile 1949 sul lato destro della porta d’entrata  della Sinagoga, nel complesso di via Mazzini e ricorda i componenti della Comunità ebraica che non hanno fatto ritorno dai campi di sterminio. Sul lato sinistro, una seconda lapide ricorda tutte le vittime dell’odio razziale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Mazzini, 14
CAP:
44121
Latitudine:
44.8346055
Longitudine:
11.621177699999975

Informazioni

Luogo di collocazione:
facciata dell'edificio adibito a Sinagoga.
Data di collocazione:
24/4/1949
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastre in marmo gemelle poste a lato del portone d'ingresso e contornate da cornice liscia in rilievo. Epigrafi incise e colorate.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Sinagoga di Ferrara
Notizie e contestualizzazione storica:
La comunità ebraica ferrarese, le cui origini risalgono al XII secolo, negli anni trenta del secolo scorso è composta da circa 700 cittadini, molti dei quali con ruoli di primo piano nella vita culturale ed economica della città.

Con la pubblicazione del Manifesto della razza il 4 luglio 1938 comincia ufficialmente l’inizio della campagna antisemita. Già nell’agosto 1938 iniziano a Ferrara le operazioni di censimento che dovevano quantificare e qualificare la locale popolazione israelita. Il peso complessivo nella vita economica e culturale dei cittadini ferraresi di religione ebraica è notevole: docenti universitari, presidi, professionisti, presidenti e direttori di tutta una serie di uffici pubblici, proprietari terrieri e qualche industriale, anche se non manca uno strato di consistente proletariato.

Il podestà della città Renzo Ravenna è ebreo, così come i due presidi dei Licei, il segretario generale della Provincia, il giudice istruttore, il direttore delle carceri, il presidente dell’Unione Fascista e tanti altri eminenti cittadini. Su questa comunità di normali cittadini si abbattono le leggi razziali: espulsione degli studenti e dei docenti da tutte le scuole e dalle università, divieto di matrimonio tra ”ariani” ed ebrei, divieto per gli ebrei di avere alle proprie dipendenze domestici di “razza ariana”, divieto per tutte le pubbliche amministrazioni e per le società private di carattere pubblicistico – come banche e assicurazioni – di avere alle proprie dipendenze ebrei, revoca della cittadinanza italiana concessa a ebrei stranieri in data posteriore al 1919, divieto di svolgere la professione di notaio e di giornalista e forti limitazioni per tutte le cosiddette professioni libere e intellettuali.

Questi sono solo alcuni dei provvedimenti previsti dalle leggi razziali, che provocano nella comunità ferrarese disorientamento e incertezze: non vogliono credere che la tragedia ancora una volta si abbatta su di loro. Cercano di condurre nonostante tutto una vita dignitosa pensando che le cose avrebbero potuto risolversi, tanto che pochissimi, i più avveduti vanno via da Ferrara e dall’Italia.

Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, l’occupazione tedesca di Ferrara e l’istituzione della Repubblica Sociale (RSI) la persecuzione diventa arresto, deportazione ed eliminazione. Gli arresti dei cittadini ebrei iniziano a partire dall’ottobre del ’43, sono più di cento gli ebrei ferraresi brutalmente deportati prima al campo di smistamento di Fossoli, e poi nei campi di sterminio nazisti, per la maggior parte ad Auschwitz. Di questi solamente cinque fanno ritorno.

Contenuti

Iscrizioni:
Nella Lapide sinistra:
DEL POPOLO D'ISRAELE
OLTRE SEI MILIONI
LE INNOCENTI VITTIME IN EUROPA
DEL BIECO ODIO RAZZIALE

IN TUTTA ITALIA DAL FATALE 8 SETTEMBRE 1943
I DEPORTATI I MARTORIATI I TRUCIDATI
OLTRE CENTOCINQUANTA
I FERRARESI
IMMOLATI
NON ARIDE CIFRE SONO QUESTE
MA NELLA CIVILTA' OFFESA
NELLA OFFESA ALLA SANTA LEGGE DI DIO
E' QUESTO UN TRIBUTO DI LACRIME DI SANGUE

Nella lapide destra
ONDE ISRAELE NEL MARTIRIO SECOLARE
RICHIAMA LE ANIME
AD UNA PIU' ALTA VISIONE DELLA VITA
RIAFFERMANDO INDOMITA LA FEDE DEI PADRI
-ANCONA GUGLIELMO
-ANCONA OLGA
-ASCOLI ELISA
-BASSANI CARLO
-BASSANI GIUSEPPE
-BASSANI LAMPRONTI RINA
-BASSANI MARCELLA
-BEMPORAD BIANCA
-BEMPORAD JOLE
-BEMPORAD SILVIO
-BORGHI TREVES ELISA
-BORGHI FINZI GIORGIO
-CAFFAZ GIANDOTTI IDA
-CASTELFRANCHI RENATO
-COEN GIORGIO
-CONEGLIANO BRUNO
-CONEGLIANO GIULIO
-DEL VECCHIO EMMA
-FANO EMILIO FELICE
-FANO MELLI AMEDEA
-FANO GIUSEPPINA
-FARBER DAVIDE
-FARBER FINK FSTER
-FARBER BRUNO
-FINK BENZION
-FINK BIRNBAUM ROSA
-FINK ISACCO
-FINZI GIUSEPPINA
-FINZI SILVIO
-FORTI LEONELLO
-FORTI JESI CAROLINA
-GUTMANN LEVI MALVINA
-JACCHINA DIANA
-JACCHIA DINA
-JESI MARZOLA ROSINA
-LAMPRONTI UMBERTO
-LAMPRONTI FORTI BERTA
-LAMPRONTI CARLO
-LAMPRONTI MARCO
-LAMPRONTI POLACCO ALBA
-LEVI GASTONE
-LEVI FORGION LUISA
-MAGRINI ASCOLI ISA
-MAGRINI SILVIO
-MAGRINI BASSANI ALBERTINA
-MATATIA NESSIM
-MATATIA HAKIM MATILDE
-MATATIA ROBERTO
-MATATIA CAMELIA
-MELLI AMELIA
-MELLI NOVELLA
-MINERBI ALDO
-MINERBI GINO
-MINERBI RAVENNA BIANCA
-NEPPI HANAU OLGA
-OTTOLENGHI GIANNI
-OTTOLENGHI AZZARELLI LINA
-PESARO COSTANZA
-RAVENNA CIRO
-RAVENNA GIORGIO
-RAVENNA MARIO
-RAVENNA EUGENIO FU ISACCO
-RAVENNA RODOLFO
-RAVENNA VITTORIO
-RAVENNA ROBERTO
-RAVENNA GINO
-RAVENNA ROSSI LETIZIA
-RAVENNA FRANCA
-RAVENNA MARCELLO
-RAVENNA RAVENNA MARGHERITA
-RAVENNA PADOA MARCELLA
-RAVENNA GERMANA
-RIETTI ALFREDO
-RIETTI CAVALIERI ARGIA
-RIETTI GASTONE
-RIETTI LEONELLA
-RIETTI GIULIA
-RIETTI NELLO
-ROSSI MARGHERITA
-ROSSI MILENA
-ROTSTEIN FINK LINA
-ROTSTEIN ADELE
-ROTSTEIN GIORGIO
-ROTSTEIN WANDA
-SARALVO RINO
-SARALVO CESARINA
-SARALVO MELLI ZAIRA
-SARALVO LILIO
-SARALVO LINDO
-SINIGALLIA LUIGI
-TEGLIO UGO
-ZAMORANI EMILIO
-ZAMORANI MARIA
-ZAMORANI DANIELE
-ZAMORANI CAVALIERI GIUSINA
-ZEVI EMMA
-TREVI ILDEBRANDO
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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