33175 - Lastra a Natale Zen e ai Caduti della Grande Guerra a Marina di Ravenna

Lastra di maiolica che ricorda i 100 anni dal bombardamento di Porto Corsini, primo atto della prima guerra mondiale e dedicata ai Caduti ed a Natale Zen, prima vittima di quel bombardamento.

NOTA STAFF PIETRE:  questa pietra è stata censita dagli studenti dell’ ITI Nullo Baldini  e dell’I.C. San Biagio di Ravenna,  nell’ambito della 3^ed. 2015-16 per l’Emilia Romagna del Concorso “Esploratori della  Memoria”

Visualizza la mappa

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Marina di Ravenna
Indirizzo:
Via Molo Dalmazia, 93- Marina di Ravenna
CAP:
48122
Latitudine:
44.49226756342482
Longitudine:
12.28398084640503

Informazioni

Luogo di collocazione:
Si trova sul muro esterno della sede della Lega Navale Italiana, nell’area che comprende anche il faro di Marina di Ravenna. E’ ben visibile sul tratto iniziale della passeggiata del lato sud del molo interno del Canale Candiano che collega Ravenna al mare Adriatico.
Data di collocazione:
24/5/2015
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Composizione di due lastre sovrapposte realizzate in maiolica con l’iscrizione dipinta di nero. L’opera è stata realizzata dai Maestri Maiolicari Faentini.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Pro Loco di Marina di Ravenna
Notizie e contestualizzazione storica:
La sera del 23 maggio 1915 alla dichiarazione di guerra italiana, la flotta della Marina imperiale Austriaca con oltre sessanta mezzi navali salpò dalla base di Pola in direzione delle coste italiane con l'obiettivo di eseguire un massiccio bombardamento della zona costiere dalla Romagna fino alla Puglia. L’incrociatore SMS Novara insieme al cacciatorpediniere Scharfschütze e ad alcune torpediniere si diresse verso base aeronavale di Porto Corsini. L’abitato a destra del canale Candiano, all’epoca apparteneva al nucleo di Porto Corsini, mentre oggi è indicato con Marina di Ravenna. Dopo la disfatta di Caporetto del 24 ottobre 1917 il ruolo della base aumentò notevolmente, diventando la sede del Corpo di Spedizione delle Forze Navali degli Sati Uniti d’America. Ravenna venne coinvolta anche in altre occasioni dai bombardamenti aerei austriaci, che danneggiarono anche la basilica di Sant’Apollinare in Nuovo.
Alle ore 03.00 del 24 maggio 1915 il caccia "Scharfschütze", comandato da Bogumil Novotny, entro' di poppa nel porto di Ravenna e risali' il Canale Corsini per alcune centinaia di metri fino alla stazione delle torpediniere con il compito di bombardarla e portare il maggior danno possibile.
Alle ore 03.30 il comandante Novotny diede ordine di aprire il fuoco contro i marinai Italiani allarmati.
Nessuna nave della Regia Marina era ormeggiata nella stazione, si imparti' l'ordine di ripiegamento, sotto copertura dell' incrociatore "Novara" e delle torpediniere nr. 80 e 81.
Le strutture di difesa del porto subirono danni non rilevanti al faro, alla stazione di salvataggio e alcune abitazioni.
Verso le 04.00 la Scharfschütze si riuni' alle altre imbarcazioni e fece rotta verso Pola.Al termine del conflitto furono più di mille i residenti nel comune di Ravenna caduti.

Natale Zen era un operaio elettricista della R.Marina che lavorava nella base militare all’imbocco del Canale Candiano e all’alba del 24 maggio 1915 fu la prima vittima italiana della Grande Guerra: fu colpito e ucciso da granata nemica alle ore 03.45, mentre si trovava nella sua camera da letto. Feriti cinque militari e tre civili.

Il 4 novembre 1925 le autorità ravennati posero una lapide in ricordo delle vittime del primo bombardamento, ancora oggi visibile sulla facciata della caserma della Guardia di Finanza (pietra già censita nel 2014).
A distanza di cento anni, nell’ambito delle numerose iniziative intitolate “Centenario della Grande Guerra e dell’attacco a Porto Corsini. 24 maggio 1915-24 maggio 2015: guerra e pace in Adriatico” realizzate a Ravenna (manifestazione compresa nel Programma ufficiale delle commemorazioni del Centenario a cura della Presidenza del Consiglio dei Ministri), c’è stata anche la posa di questa lastra, in cui oltre a Natale Zen sono ricordate le altre vittime di quel conflitto. Questo gesto testimonia quanto siano importanti i segni visibili che possano mantenere vivo il ricordo delle vittime delle guerre.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLA RIVA DEL MARE
DA CUI GIUNSE LA GUERRA ALL’ALBA DEL 24 MAGGIO 1915
AFFIDIAMO IL RICORDO PERENNE DI
NATALE ZEN
VITTIMA DI QUEL PRIMO ASSALTO
E DEI MILITARI ITALIANI CADUTI A PORTO CORSINI

ENRICO COTTINO 16.5.1917 GIUSEPPE MASUTTI 5.11.1917
FRANCESCO GUADALUPI 16.5.1917 GIUSEPPE SANTANDREA 5.11.1917
SOCRATE BERNARDINI 14.8.1917 SANTO AZZARO 8.12.1917
GAETANO SANFILIPPO 14.8.1917 RAFFAELE DI MARZO 8.12.1917
PIETRO ARENA 5.11.1917 GUSTAVO GALDINI 8.12.1917

ALLA RIVA DEL MARE
CHE CI E’ MATRICE COMUNE
AFFIDIAMO UN MESSAGGIO DI FRATELLANZA

PRO LOCO MARINA DI RAVENNA
24 MAGGIO 2015

Maestri Maiolicari Faentini
Simboli:
In alto a sinistra è stilizzata la bandiera italiana con i colori bianco, rosso e verde.

Altro

Osservazioni personali:
Lapide di recente installazione celebra il ricordo dei militari italiani caduti a Porto Corsini (l'attuale Marina di Ravenna) e in particolare della prima vittima italiana della prima azione di guerra della prima guerra mondiale. La proloco che ha posizionato la lapide recentemente , da quell'episodio ha tratto un insegnamento di fratellanza.

Gallery