141448 - Lastra a Oggioni Anselmo e Colombo Valentino – Sesto San Giovanni

Lastra in marmo posta sul muro di una abitazione in memoria di Anselmo Oggioni e Valentino Colombo, martiri per la libertà del nostro paese.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Mazzini
CAP:
20099
Latitudine:
45.5386469
Longitudine:
9.24257620000003

Informazioni

Luogo di collocazione:
lato strada
Data di collocazione:
1947/1948
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo con borchie di fissaggio agli angoli e foto in ceramica
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
OGGIONI ANSELMO

Nacque il 25 febbraio 1915 a Cinisello da Giuseppe Oggioni e Maria Radaelli. Era un uomo alto con i capelli castani. Era sposato con Rina Elide Mancon e dall’unione nacque il figlio Mario. Abitava in via Passo Uarieu 4 (oggi via Mazzini 2) e svolgeva la professione di gruista presso lo stabilimento Falck Vittoria, reparto Corderia di Sesto San Giovanni (Milano).
Arruolato nell’Esercito con la matricola 57169, prestò servizio presso l’81° Reggimento Fanteria e successivamente nella 622^ Compagnia Mitraglieri. Fu congedato l’1 marzo 1940.
La notte tra il 27 e il 28 marzo 1944 venne arrestato sul luogo di lavoro dalla Milizia Collaborazionista Italiana per aver partecipato allo sciopero iniziato l’1 marzo 1944 e che per otto giorni aveva bloccato le più grandi fabbriche del Nord.
Nella giornata del 28 marzo venne rinchiuso a San Fedele a Milano; il 31 marzo fu trasferito nel braccio tedesco del carcere di San Vittore. Il 3 aprile venne condotto a Bergamo e incarcerato nella Caserma di Cavalleria Umberto I.
Il 5 aprile fu caricato su vagoni piombati che partirono dalla stazione di Bergamo e giunsero a Mauthausen (Austria) l’8 aprile, vigilia di Pasqua. Nel Lager subì l’umiliazione dell’immatricolazione (gli fu assegnata la matricola IT-61707). Il 26 aprile 1944 venne trasferito nel sottocampo di Gusen (Austria), dove morì il 12 marzo 1945, alle ore 6.45.
Dopo la Liberazione gli fu riconosciuta, per un periodo di sette mesi e ventisei giorni, la qualifica di partigiano operante con le Brigate Garibaldi.
Il 25 aprile 1965 fu insignito di due Medaglie alla memoria, una dall’Amministrazione comunale e una dalla Provincia di Milano.
Il 22 aprile 1974 i familiari ricevettero dall’Amministrazione comunale la Medaglia Ricordo alla memoria.
Il 6 agosto 1984 fu insignito del Diploma d’Onore ai combattenti per la libertà d’Italia 1943-1945 da parte del Ministero della Difesa.
L’Amministrazione comunale gli intitolò una via cittadina.

COLOMBO VALENTINO
Nacque a Cinisello il 5 marzo 1925 da Carlo Colombo e Maria Stella. Era un bel ragazzo alto e biondo. Celibe, abitava nella corte di via Passo Uarieu 4 (oggi via Mazzini 2). Frequentò le scuole fino alla terza classe del corso professionale e andò a lavorare come tornitore alle Pompe Gabbioneta di Sesto San Giovanni (Milano).
Dopo l’8 settembre 1943, con altri giovani di Cinisello Balsamo, maturò la volontà di raggiungere i partigiani in montagna. Si recò sul Monte San Martino per unirsi al Gruppo Militare Cinque Giornate Monte San Martino di Vallata Varese del tenente colonnello Carlo Croce.
Il 15 novembre, preceduta da un’incursione aerea che ostruì l’ingresso alle gallerie dove si nascondevano i partigiani, ebbe inizio una furiosa battaglia che durò fino al 18 novembre. Molti partigiani morirono, non è ben chiaro chi fu ucciso durante il combattimento e chi venne fucilato poco dopo.
Valentino Colombo morì sul Monte San Martino Valcuvia (Varese) il 15 novembre 1943. Il giorno successivo il segretario del Comune di Cuvio (Varese), Francesco Odoni, presenti come testimoni il bidello Fedele Pozzi, lo stradino Attilio Sega, il messo comunale Adolfo Passera e un’impiegata, registrò la morte di otto persone, per sei delle quali non fu possibile stabilire l’identità. La salma n. 11 sarà identificata come Valentino Colombo dalla madre solo il 15 marzo 1944. Inizialmente sepolto in una fossa comune nel cimitero di Cuvio, fu successivamente traslato nel cimitero di Cinisello.
Dopo la Liberazione verrà riconosciuto partigiano combattente, per un periodo di un mese, con il Gruppo Militare Cinque Giornate Monte San Martino di Vallata Varese.

Contenuti

Iscrizioni:
MARTIRI PER LA LIBERTA'
OGGIONI ANSELMO Mauthausen
COLOMBO VALENTINO M. SAN MARTINO
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
la posa della lapide, che fu benedetta da don Battista Testa, coadiutore della parrocchia di Sant’Ambrogio ad nemus, avvenne tra la fine del 1947 e l’inizio del 1948 alla presenza dei familiari dei Caduti e di alcuni cittadini.

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