182749 - Lastra a Pietro Montesi Cascata delle Marmore – Terni

Sulla facciata dell’edificio oggi destinato a biglietteria e Infopoint al Parco delle Cascate delle Marmore (lato nord, presso il sentiero che conduce al belvedere superiore) è collocata una lastra commemorativa al partigiano Pietro Montesi

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Marmore
Indirizzo:
vocabolo Pilastri
CAP:
05100
Latitudine:
42.55005611982
Longitudine:
12.716872751264

Informazioni

Luogo di collocazione:
Edificio Infopoint cascata delle Marmore lato nord
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
la lastra è in marmo
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Nato a Visso, il 13 gennaio 1869, Montesi era un imprenditore edile molto conosciuto e stimato non solo nella frazione di Marmore ma in tutta l’area ternana.
Proviene dalla piccola borghesia (con un rapporto privilegiato per le classi contadine e operaie), Repubblicano mazziniano, era da sempre ostile al fascismo, dimostrando con gli anni un avvicinamento alle idee comuniste; era inoltre simpatizzante del Pcd’I, tanto che dalle autorità fasciste era considerato finanziatore e collaboratore dei partigiani della brigata “Gramsci”.
Durante la Resistenza, ormai in età avanzata, cerca di offrire sempre ogni tipo di supporto ai partigiani della brigata “Gramsci”, che aveva trovato uno dei suoi principali punti di reclutamento nelle frazioni ternane di Marmore e Piediluco .
Nella seconda metà del maggio 1944, dopo lo scempio del rastrellamento da parte dei fascisti ternani avvenuto nei primi giorni di aprile, tutta l'area che circonda Terni vede una ripresa dell'attività militare dei partigiani, complice il cedimento della linea “Gustav” e lo spostamento del comando di brigata a Salto del Cieco (Polino), sul confine con la provincia di Rieti.
Nonostante la situazione stia rapidamente precipitando, i fascisti ternani non sono disposti ad abbandonare il campo e cercano come possono di assestare alcuni colpi all'antifascismo organizzato e ai partigiani.
Nel pomeriggio del 20 maggio 1944, a seguito dell'esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco fra gli abitati di Marmore e Piediluco, la federazione del Partito Fascista Repubblicano (PFR) si allerta, sospettando un colpo di mano dei partigiani verso la città.
Per motivi legati all’attività imprenditoriale (alcuni anche di carattere politico), negli anni precedenti Montesi aveva avuto dei dissaccordi, giungendo talvolta anche allo scontro fisico, con Gualtiero Pistola, un ex socio, fervente fascista, componente della squadra di militi che si presenta davanti alla sua abitazione.
In serata sale un camion di fascisti, a comando del federale Alberto Coppo e di alcuni rappresentanti dell'Ufficio politico investigativo della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR).
Con l’appoggio di fascisti locali, fra cui Gualtiero Pistola, si dirigono verso casa sua, ai margini dell'abitato in direzione della Cascata, facendolo uscire e uccidendolo poco dopo.
L'episodio fa aprire il fuoco ad alcuni partigiani che si trovavano a Marmore, richiamando così anche l'attenzione dei tedeschi.
A parte il ferimento del partigiano Ricciardo Conti “Orso”, anche lui di Marmore, lo scontro si chiude con lo sganciamento senza altre perdite dei partigiani.
Tre sono invece i feriti tra i fascisti e tra questi anche il federale Alberto Coppo.

Contenuti

Iscrizioni:
QUI VISSE IL PARTIGIANO
PIETRO MONTESI
ASSASSINATO BARBARAMENTE
DALLE ORDE FASCISTE
IL 21-5-1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery