Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Strada dei Colli/Hermann Gmeiner
- CAP:
- 72017
- Latitudine:
- 40.73133395633062
- Longitudine:
- 17.569126568695083
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete rocciosa laterale destra lungo la scalinata che conduce alla "Croce luminosa"
- Data di collocazione:
- 1935
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo venato in grigio con lettere incise e dipinte
- Stato di conservazione:
- Insufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Arciconfraternita dell'Immacolata Concezione presso la chiesa di San Francesco d'Assisi
- Notizie e contestualizzazione storica:
- In sostituzione di una croce di legno eretta nel 1901, in occasione del Giubileo, Mons. Giuseppe Palma dal 1932 iniziò a raccogliere fondi per la realizzazione di un nuovo monumento alla cristianità. La croce in ferro fu benedetta il 13 giugno 1935 a memoria dell'anno Giubilare della Redenzione e dei Caduti nella guerra 1915-1918 così come recita l'epigrafe incastonata nella roccia che fiancheggia la scalinata. La zona fu arricchita da 15 pilastrini della Via Crucis offerti da benefattori a scansione del cammino che da corso Mazzini conduce al monte Sarago.
Contenuti
- Iscrizioni:
- LA GRANDE CROCE
E LA GRADINATA CHE VI CONDUCE
FURONO COSTRUITE
A INIZIATIVA DI MONS.G.PALMA
E CON IL CONTRIBUTO DEI FEDELI
NEGLI ANNI 1933-35
A RICORDO DELLA REDENZIONE
E DEI CADUTI DELLA GUERRA DEL 1915-18
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- Si tratta di una testimonianza molto significativa poiché rievoca il sacrificio dei Caduti della prima guerra mondiale, associandolo a quello di Gesù morto sulla croce per la nostra salvezza. L'accesso è particolarmente difficile perché chiuso da un cancello con un lucchetto e il sito è abbandonato da circa dieci anni. Il luogo di collocazione, straordinario per il meraviglioso panorama, che si gode della città di Ostuni e della piana degli ulivi, versa oggi in un pietoso stato di abbandono con la scalinata ingombrata dalle erbacce. Sarebbe opportuno che tali ambienti venissero salvaguardati, per garantire, tra l'altro, un'intatta conservazione delle testimonianze storiche e soprattutto renderli fruibili facilitando la visita con una opportuna vigilanza.