270675 - Lastra a ricordo del rastrellamento di Vezzano Ligure (SP)

ll 7 dicembre 1944 è una delle date più funeste della storia di Vezzano Ligure: a notte fonda le truppe nazifasciste chiudono le colline in una morsa e all’alba bloccano ogni piazza, ogni via, ogni borgo del paese per avviare il cruento e pianificato rastrellamento. La lastra in pietra posta in Piazza del Popolo dall’Amministrazione Municipale lo ricorda.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
piazza del popolo
CAP:
19020
Latitudine:
44.1415113
Longitudine:
9.8888212

Informazioni

Luogo di collocazione:
lato strada
Data di collocazione:
7 Dicembre 2014
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Lastra in pietra con caratteri incisi e verniciati in rosso.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Vezzano Ligure
Notizie e contestualizzazione storica:
ll 7 dicembre 1944 è una delle date più funeste della storia di Vezzano Ligure: a notte fonda le truppe nazifasciste chiudono le colline in una morsa e all’alba bloccano ogni piazza, ogni via, ogni borgo del paese per avviare il cruento e pianificato rastrellamento.
Circa 300 uomini sono presi e portati nel Campo (attuale Piazza del Popolo - 7 dicembre 1944) senza possibilità di fuga mentre case, stalle e fienili sono incendiati.
I nemici agiscono di anticipo perché il rastrellamento è previsto l'8 dicembre dal C.N.L. spezzino e gli antifascisti vezzanesi non si sono ancora allontanati dal paese.
I nazisti, gli alpini della "Monterosa" e i fascisti, guidati da Aurelio Gallo, conoscono i nomi., le abitazioni dei partigiani, degli appartenenti al C.N.L. e hanno in mano note, mappe, indirizzi evidentemente forniti loro da persone del posto.
Tra i primi a essere rastrellati sono l'anziano Pietro Andreani e il ventunenne Enrico Bucchioni, presidente e segretario del C.N.L locale, che verranno fucilati in questa stessa piazza il 3 febbraio 1945 per rappresaglia.
Vengono uccisi due giovani non appartenenti alla Resistenza, Vera Giorgi e Carlo Grossi, appena usciti di casa, e Giuseppe Carmé che ha tentato di scappare.
Gli altri, indicati da Don Emilio Ambrosi con un cenno del capo, sono fatti prigionieri e caricati sul camion, diretto alla caserma spezzina del 21° fanteria, o portati al “baraccone” vicino a Villa Centi, sede del comando tedesco.
I prigionieri, condotti al 21° fanteria, sono interrogati e torturati ferocemente, e quelli che sopravvivono sono inviati nel carcere di Marassi a Genova per essere successivamente mandati e internati nei terribili campi di
concentramento europei.
Nel 2014, in occasione del 70° anniversario del rastrellamento, l'Amministrazione Comunale ha posto una targa e ha voluto associare al toponimo già in uso di Piazza del Popolo (Campo) l'ulteriore denominazione a ricordo del
rastrellamento che subirono i cittadini vezzanesi, radunati in questo luogo e da qui partiti prigionieri.

Contenuti

Iscrizioni:
PIAZZA DEL POPOLO
(CAMPO) - 7 DICEMBRE 1944

LA POPOLAZIONE RICORDA IL RASTRELLAMENTO
CHE SUBIRONO I NOSTRI CONCITTADINI
RADUNATI IN QUESTA PIAZZA
E DA QUI PARTITI PRIGIONIERI
IN OCCASIONE DEL 70° ANNIVERSARIO

7 DICEMBRE 2014
Simboli:
Informazione non reperita

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