217249 - Lastra a ricordo del restauro e della ricollocazione della colonna di Santa Felìcita – Firenze

All’incrocio fra piazza Santa Felìcita e via de’ Guicciardini si trova una targa di modeste dimensioni che, in lingua inglese e italiana, ripercorre la storia della colonna di Santa Felìcita. Fra i fatti trascritti viene anche ricordato che, a seguito dei bombardamenti della zona ad opera delle truppe tedesche in ritirata nell’agosto 1944, la colonna fu gravemente danneggiata e che, successivamente, fu restaurata e ricollocata nella posizione originaria.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Santa Felìcita
CAP:
50125
Latitudine:
43.767128828005
Longitudine:
11.252304579019

Informazioni

Luogo di collocazione:
Piazza
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Altro
Materiali (Dettaglio):
Supporti a terra e della parte testuale in metallo, targa esplicativa in cartoncino plastificato
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Informazione non reperita

Contenuti

Iscrizioni:
- Piazza Santa Felicita -

Colonna in granito, con capitello corinzio risalente al tardo XIV
secolo, sulla cui sommità fu collocata, nel 1484, una piccola statua
in terracotta invetriata raffigurante San Pietro Martire, rovinata al
suolo nell'agosto del 1723 e sostituita con una scultura in marmo,
scomparsa nella seconda metà dell'Ottocento. Resta oggi soltanto
la colonna, eretta in memoria e quale ringraziamento della vittoria
riportata in questo luogo, nel 1244, sugli eretici Patarini della Sacra
Milizia (denominata "La società di Santa Maria") istituita proprio da
S. Pietro Martire (1205 ca. - 1252), frate domenicano, nato a
Verona, ricordato in particolare per la sua tenace opposizione alle
eresie. Il frate venne inviato a Firenze, forse proprio nel 1244, dal
Papa; risiedette in Santa Maria Novella e predicò molto sulla piazza
antistante, infervorando gli animi dei cattolici e inasprendo i Patarini,
conducendo dunque le due fazioni allo scontro armato. Le due
celebri giornate dell'anno 1244, in cui gli eretici vennero sconfitti
e messi in fuga dalla città, furono dette "del Trebbio" e "di S. Felicita"
(dal nome dei luoghi in cui si svolsero e dove, attualmente, sono
ancora conservate le rispettive colonne celebrative), eventi di cui
l'arcivescovo di Firenze dell'epoca, S. Antonio, ha lasciato memoria
nelle sue "Croniche". Nell'agosto 1944, durante il bombardamento
della zona provocato dalle truppe tedesche in ritirata, la colonna
subì gravi danni, fortunatamente riparati in occasione di un successivo
e opportuno restauro, conclusosi con la ricollocazione "in situ".

Late XIV century granite column with Corinthian capital. A
small, glazed terracotta statue of St. Peter the Martyr was
placed atop thr column in 1484. The statue fell to the
ground in August 1723 and was replaced by a marble
sculpture that disappeared during the later half of the
nineteenth century. Today, only the column remains. It was
raised as an offering of thanks for the 1244 victory over
the Patarine Heretics by the Knights of Santa Maria (known
as "La società di Santa Maria"). Peter (1205 circa - 1252)
was a Dominican friar born in Verona and is remembered
for his tenacious opposition to heresy. He was sent to
Florence in 1244 by the pope. He stayed in Santa Maria
Novella and did a gret deal of preaching in the piazza
outside the church. He inflamed the Catholics and embittered
the Paratines and led the armed battle between the two
forces. The two days in which the heretics were defeated
and forced to flee the city were known as the [day] "of
Trebbio" and "of Santa Felicita" (from the sites of the battles
and where the commemorative columns still stand today).
The archbishop of Florence, St. Antoninus recounted the
events in his "Chronicles". The column was severely
damaged by the retreating German troops, in August 1944.
It was later restored and put back in its place.
Simboli:
Sulla targa esplicativa è presente la parte destra del giglio, simbolo della città di Firenze, sia di colore rosso che celeste chiaro

Altro

Osservazioni personali:
Come si evince da alcune delle foto presenti nella galleria, nella piazza sono presenti sia edifici antichi, quali la chiesa di Santa Felìcita e il corridoio vasariano, di cui un tratto è parte integrante della facciata del del suddetto luogo di culto, che strutture realizzate a seguito del bombardamento del 1944 ricordato dalla targa

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