248796 - Lastra a ricordo delle tradotte degli Alpini – Avigliana (TO)

La semplice ma significativa lastra in marmo, collocata nel 2011 sulla parete esterna della stazione ferroviaria di Avigliana, è posta in ricordo della partenza per la campagna di Russia nel 1942 delle tradotte di Alpini della divisione Tridentina, dopo il loro periodo di soggiorno e addestramento in Val Susa.

 

 

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Corso Laghi, 5
CAP:
10051
Latitudine:
45.085242900466
Longitudine:
7.4008775379281

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna stazione ferroviaria
Data di collocazione:
15 maggio 2011
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo con incisioni e bordatura in nero. Supporti metallici.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Avigliana / A.N.A.
Notizie e contestualizzazione storica:
“Ricordo della Tridentina in Piemonte” è il titolo di una manifestazione commemorativa che il Comitato Tridentina 1942-2018, costituito dalle Sezioni di Torino, Asti e Val Susa dell’Associazione Nazionale Alpini, sta organizzando per il mese di luglio [2018], con il patrocinio e il sostegno della Città Metropolitana di Torino. Giovedì 18 gennaio nella Sala delle Colonne del Comune di Torino si è tenuta la conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa, che intende tenere viva la memoria del soggiorno degli Alpini della Tridentina in Piemonte e della loro partenza nel luglio 1942 dalle stazioni di Torino, Asti, Avigliana, Collegno e Chivasso alla volta del fronte russo, dopo un anno di impegnativo addestramento.

Giunti nel nord del Piemonte nel luglio del 1941, di ritorno dalla campagna di Grecia, i militari della Tridentina soggiornarono per quasi tre mesi in alta Valle di Susa, per poi acquartierarsi in pianura nel mese di ottobre, in varie zone del Torinese e dell’Astigiano, dove rimasero fino alla partenza per la Russia. I soldati stabilirono con le popolazioni locali forti rapporti di amicizia e di affetto, vivendo in Piemonte un periodo sereno della vita militare, prima che su di loro si scatenasse l’inferno della guerra. Nelle città e nei paesi nacquero anche alcuni amori tra ragazze piemontesi e alpini lombardi e veneti, alcuni dei quali, usciti vivi da quella disastrosa guerra, tornarono in Piemonte per sposarsi.

Li mandarono ad affrontare il terribile inverno russo e le truppe sovietiche, che difendevano la propria patria, con equipaggiamenti, mezzi e armamenti inadeguati, in un teatro di guerra in cui si contrapponevano otto milioni di soldati, nello scontro militare più imponente che la Storia avesse mai conosciuto. Quando i sovietici scatenarono l’attacco alla linea difensiva tenuta dai reparti italiani dell’ARMIR, gran parte dello schieramento non resse l’urto e gli attaccanti dilagarono nelle retrovie del fronte.

I reparti alpini furono trattenuti sulle loro linee di combattimento per espresso ordine di Hitler. Quando lasciarono le postazioni l’intero corpo d’armata alpino si trovò accerchiato e il ripiegamento si trasformò in una ritirata caotica e tragica. Dal 17 al 26 gennaio 1943 gli alpini affrontarono dieci giorni di scontri continui in condizioni ambientali estreme. Le Divisioni Julia e Cuneense non riuscirono a superare gli sbarramenti e furono quasi totalmente annientate, mentre gli uomini della Tridentina, giunti il 26 gennaio alle porte di Nikolajewka, ultimo sbarramento della “sacca” del Don, riuscirono ad aprire un varco per se stessi e per molti altri reparti sbandati italiani, tedeschi e ungheresi.

Brani estratti da: "La Tridentina vive", su Avigliana Notizie.

Contenuti

Iscrizioni:
NOVE TRADOTTE
TRE BATTAGLIONI DI ALPINI
VERSO LA STEPPA RUSSA
PER SCRIVERE
UNA GLORIOSA PAGINA DI STORIA

QUESTO LUOGO
CHE VI VIDE PARTIRE NEL LUGLIO 1942
VI RICORDERA' PER SEMPRE

LA CITTA' E GLI ALPINI DI AVIGLIANA
A PERENNE RICORDO

Avigliana, 15 maggio 2011
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