283489 - Lastra a ricordo di Luigi Riva – Milano

Quella che in via Palermo a Milano, ricorda la figura di Luigi Riva, è una lastra in marmo bianchissimo di Candoglia che misura approssimativamente cm 50×30, elegantemente smussata nella parte centrale dei 4 lati.
La lastra è fissata alla parete esterna dell’edificio dove Luigi visse, con quattro chiodi metallici

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
zona Brera
Indirizzo:
Via Palermo, 18
CAP:
20121
Latitudine:
45.4755546
Longitudine:
9.1843103

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna dello stabile dove egli abitò.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
ANPI
Notizie e contestualizzazione storica:

  • Luigi Riva
    figlio di Giuseppe e di Maria Rossi, nacque il 30 gennaio 1899 a Segrate, in provincia di Milano.
    Abitò in via Palermo 15 e lavorò come fruttivendolo ambulante.
    Irriducibile antifascista, militò fin dalla fondazione della 33ª Brigata Matteotti, operando nel settore Volta Tenaglia.
    Dopo l'8 Settembre 1943 si occupò della distribuzione di viveri, armi e propaganda per le formazioni partigiane in Valtellina (SO).
    Per il G.A.P. tenne i collegamenti fra le numerose cellule del Lodigiano.
    La mattina del 16 Aprile 1945 a San Giuliano Milanese, fu arrestato da un maresciallo e da un milite della brigata nera, ma Riva estrasse la pistola e fece fuoco, uccidendo il maresciallo e ferendo l'altro.
    Fuggì, ma perse il portafoglio coi documenti che permisero di risalire alla sua identità e all'indirizzo della sua abitazione: al nemico bastò attenderlo.
    Infatti, attraversando i campi, Luigi tornò a Milano, ma quando il 16 aprile 1945 apparve, il gruppo di militi fascisti che lo attendeva aprì il fuoco.
    Luigi Riva si rifugiò in cantina, ma fu raggiunto dagli assalitori che spararono oltre 160 colpi di mitra, uccidendolo all'età di 46 anni e lasciando nel dolore la moglie ed il figlio.
    Subito dopo i fascisti esposero come un loro trofeo il cadavere crivellato di Riva, terrorizzando così la popolazione di via Palermo.
    Soltanto dopo la Liberazione, il primo maggio 1945, la salma di Riva e quelle degli ultimi martiri per la Libertà, lasciò l’obitorio e fu sepolta al Cimitero Maggiore, dove ancor oggi riposa presso il cippo n° 39 (vedi galleria) nel Campo della Gloria

    Oltre che con questa lastra, Luigi Riva è ricordato in
  • ai Caduti per la Libertà 'Campo della Gloria (campo 64) Cimitero Maggiore – Milano
  • ai Caduti per la Libertà – Loggia dei Mercanti – Milano
  • Memoriale ai Caduti – Idroscalo - Milano

    FONTI
  • ANPI Milano: Luigi Riva

    APPROFONDIMENTI
  • ANPI Milano: rapporto delle 'Formazioni Matteotti-Fogagnolo'

    NOTA
    Le formazioni Matteotti e Fogagnolo furono le 'Brigate' fra le principali formazioni partigiane che operarono nella Resistenza italiana. Legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP), si distinsero per disciplina e spirito combattivo.
  • Contenuti

    Iscrizioni:

    QUI I NAZIFASCISTI
    UCCISERO IL CORPO
    NON LA FEDE
    DEL SOCIALISTA
    LUIGI RIVA
    16 - 4 -1945

    Simboli:
    Informazione non reperita

    Altro

    Osservazioni personali:
    Non essendo protetta in alcun modo, la lastra è particolarmente soggetta alle intemperie ed allo smog, i chiodi all'ossidazione. Il lato superiore della lastra raccoglie ed accumula lo sporco che lentamente scorre sulla lastra, rendendo poco leggibili le iscrizioni.
    I chiodi presentano evidenti segni di ossidazione che raggiungono la lastra colorandola.

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