108599 - Lastra a ricordo uccisione di un marinaio – Napoli

Lastra, posta a mo’ di soglia, all’ingresso dell’edificio principale dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”. La pietra, una lastra con scritte incise posta a terra sulla pavimentazione, riporta la memoria dell’uccisione da parte delle truppe tedesche di un giovane marinaio italiano il 12 settembre 1943.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Corso Umberto I, 40
CAP:
80138
Latitudine:
40.845598
Longitudine:
14.257714

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lastra posta sulla soglia della porta centrale dell'ingresso dell'edificio principale dell'Università degli Studi Napoli "Federico II"
Data di collocazione:
11/11/1944
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Pietra in marmo con iscrizione incisa e dipinta
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Università degli Studi di Napoli "Federico II"
Notizie e contestualizzazione storica:
Il marinaio, ricordato nella pietra, era campano. Si chiamava Andrea Mansi ed era originario di una frazione di Ravello sulla costiera amalfitana. Aveva 24 anni. Spinto da una forte religiosità, Andrea chiese ai superiori un permesso speciale, per poter rispettare la festività della Madonna, che in quei giorni avrebbe dovuto tenersi nel rione Lacco di Ravello. Il divertimento durò poco. Alcuni giorni di riposo e Andrea dovette ripartire. Era l'8 settembre del 1943. Il giovane marinaio tornò a Napoli, vestito con la divisa estiva della Marina: un completo bianco, che venne notato dai soldati tedeschi. Andrea non poteva sapere che l'Italia adesso era in guerra contro i vecchi alleati. Venne catturato il 12 settembre, arrestato e condannato a morte.

Contenuti

Iscrizioni:
SU QUESTA SOGLIA DELLA CASA DELLA SCIENZA
LA FEROCIA TEDESCA UCCIDEVA
IL GIORNO XII SETTEMBRE MCMXLIII
UN MARINAIO ITALIANO
PER SIMULARE UN PRETESTO AL MEDITATO INCENDIO
DELL'UNIVERSITA' SETTE VOLTE GLORIOSA NEI SECOLI

RISORTA DALLE FIAMME L'UNIVERSITA'
CONSACRA AL CULTO DEI GIOVANI
CHE SI SUCCEDERANNO NEI SECOLI
LA PIETRA DA CUI SI LEVA
IL GRIDO DEL SANGUE D'ABELE
E LA CONDANNA DEL PECCATO IRREMISSIBILE
PERPETRATO CONTRO LO SPIRITO IMMORTALE

NAPOLI ADDI' XI NOVEMBRE MCMXLIV
PER DELIBERAZIONE DEL SENATO ACCADEMICO
RETTORE ADOLFO OMODEO

RIF.1989
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