43120 - Lastra a Tiradani Giuseppe e Sbarra Guerrino – Gabbiana (Bagnone)

Lastra commemorativa in marmo, di forma rettangolare, posta in ricordo delle vittime innocenti Tiradani Giuseppe e Sbarra Guerrino, uccisi dai nazifascisti il 3 luglio del 1944. La lastra è affissa al muro della piazza di Gabbiana e reca incisa la dedica in ricordo perenne dei due giovani.

NOTA STAFF-PIETRE: La lastra è stata censita dall’I.C. Dante Alighieri di Tresana e dall’Istituto Cocchi di Licciana Nardi nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Gabbiana
Indirizzo:
Strada Provinciale 21, Via Greciola
CAP:
54021
Latitudine:
44.287833042701365
Longitudine:
10.013222898880713

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lastra è affissa al muro della piazza di Gabbiana.
Data di collocazione:
14/08/1991
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo con lettere incise; sostegni in bronzo; croce anch’essa in bronzo.
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Bagnone
Notizie e contestualizzazione storica:
Nel luglio del 1944, fra i numerosi fatti di sangue avvenuti a Bagnone e nelle frazioni circostanti, ci fu anche l'uccisione, da parte dei nazifascisti, dei giovani Tiradani Giuseppe e Sbarra Guerrino. Quest'ultimo, un ragazzo di 17 anni, figlio di Sbarra Enrico, fu arrestato e trasportato a Bagnone per essere interrogato sotto l'accusa di essere figlio di un collaboratore dei partigiani. Dopo l'interrogatorio, gli fu intimato di fare ritorno al paese, ma era appena arrivato a poche centinaia di metri da Gabbiana quando fu raggiunto da un gruppo di tedeschi che, dopo avergli chiesto nuovamente notizie sul movimento partigiano, lo fucilarono sul posto. Tiradani Giuseppe era invece un partigiano e invalido di guerra, fucilato ed impiccato ad una pianta di fico a poca distanza dalla chiesa di Gabbiana, allo scopo di terrorizzare la popolazione.
[Annotazione degli studenti dell'I. Cocchi di Licciana Nardi]: Durante la ricerca della lapide e il ritrovamento, un anziano si è avvicinato ai ragazzi domandando cosa facessero. Venuto a conoscenza della cosa, prima si è complimentato per il lavoro di trasmissione della momoria e spontaneamente ha reso la sua testimonianza di bambino che ha visto tali barbarie: "i due studenti sono stati ucccisi dai tedeschi: il primo, nominato nella lastra, impiccato sul luogo dov'essa è stata posta e sul quale, nel 1944, c'era una pianta di fico; il secondo è stato appeso al campanile della chiesa parrocchiale di Sant'Andrea Apostolo, essendo stato prima costretto a scavare la propria fossa.

Riferimento bibliografico: Carlo Bruno Brunelli, La resistenza nella vallata bagnonese (Settembre 1943- Aprile 1945)

Contenuti

Iscrizioni:
GABBIANA 3-7-1944
QUI VENNE APPESO (TRUCIDATO DAI NAZIFASCISTI
IN RASTRELLAMENTO ANTI PARTIGIANO)
TIRADANI GIUSEPPE E SU QUESTA VIA UCCISO
SENZA PIETA’ LO STUDENTE SBARRA GUERRINO.
A PERENNE RICORDO DI TALE BARBARIE GABBIANA
CONSACRA QUESTI SUOI MARTIRI I LORO NOMI
LA GLORIA ED IL LORO SACRIFICIO.
RIGO GABBIANA 14-8-1991



Simboli:
In basso a destra è presente una piccola croce in bronzo affissa alla lastra.

Altro

Osservazioni personali:
La lastra misura cm. 75x65.
[Annotazione degli studenti dell'I.C. Dante Alighieri di Tresana]: L'uccisione di questi civili, inermi ed innocenti, non trova alcuna giustificazione, non solo dal punto di vista umanitario, ma nemmeno del diritto internazionale di guerra, dato che a Gabbiana non vi erano state uccisioni di tedeschi ad opera delle forze partigiane. In mancanza di atti lesivi a danno delle forze germaniche, questi fatti risultano ancora più gravi, meritevoli di ogni condanna.
[Annotazione degli studenti dell'I. Cocchi di Licciana Nardi]: "Una cosa è apprendere la storia dai libri, un'altra è conoscere dalle testimonianze dirette". L'affermazione dei ragazzi dopo il racconto del testimone è quanto di più spontaneo e sincero potesse nascere da loro. La riflessione che veloce è giunta alle loro menti è stata quella di paragonare tutte le giovani morti avvenute nei paesi di montagna alla situazione drammatica espressa da Salvatore Quasimodo nella poesia "Alle fronde dei Salici"...
Fra i morti abbandonati nelle piazze
sull'erba dura di ghiaccio, al lamento
d'agnello dei fanciulli, all'urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo....

NOTA STAFF-PIETRE: La lastra è stata censita dall’I.C. Dante Alighieri di Tresana e dall’Istituto Cocchi di Licciana Nardi nell’ambito del concorso Esploratori della Memoria.

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