258554 - Lastra ad Adolfo Pederzini – Sant’Agata Bolognese (BO)

Iscrizione posta nella cappella di famiglia del cimitero comunale per ricordare il sottotenente Adolfo Pederzini caduto in Russia durante la seconda guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Cimitero
CAP:
40019
Latitudine:
44.660654362454
Longitudine:
11.128111972739

Informazioni

Luogo di collocazione:
Cappella di famiglia posta al centro del porticato di sinistra del cimitero vecchio.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo chiaro con iscrizione a caratteri in rilievo.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Adolfo Pederzini nacque il 2 giugno 1921 a Sant'Agata Bolognese. Durante la seconda guerra mondiale fu sottotenente e cadde in Russia il 15 marzo 1943.
Fonte: https://www.difesa.it/il-ministro/cadutiinguerra/secondaguerra/secondaguerra.html

La campagna italiana di Russia rappresentò la partecipazione militare del Regno d'Italia all'invasione della Russia da parte della Germania nazista nel 1941. L'impegno a prendere parte all'iniziativa tedesca fu confermato nella mattinata del 22 giugno 1941, allorché il comando italiano fu informato che le armate tedesche avevano iniziato all'invasione. Il Corpo di spedizione italiano in Russia (CSIR) raggiunse il fronte orientale a metà luglio 1941. Il CSIR partecipò all'attacco militare fino all'aprile 1942, quando le esigenze del fronte richiesero l'invio di altri due corpi d'armata italiani che assieme al CSIR furono riuniti nell'Armata Italiana in Russia (ARMIR). Schierata a sud, nel settore del fiume Don, avrebbe dovuto coprire il fianco sinistro delle forze tedesche che in quel momento operative nell’assedio di Stalingrado. Dopo l'accerchiamento delle forze tedesche a Stalingrado, l’offensiva sovietica iniziata il 16 dicembre 1942 travolse l’ARMIR che fu costretta alla ritirata. Mal equipaggiati e a corto di rifornimenti, i soldati italiani intrapresero una ritirata lungo un impervio cammino nella steppa, incalzati dalle divisioni sovietiche e preda del freddo e degli stenti. La rotta si concluse il 31 gennaio, mentre le operazioni di rimpatrio si conclusero fine marzo. La forza complessiva italiana presente all’inizio dell’offensiva fu di 220.000 uomini e furono circa 100.000 gli italiani che non fecero ritorno dal fronte russo. Tenuto conto che circa 5000 furono i caduti in combattimento prima dell’inizio della rotta, le perdite della ritirata furono di 95.000 uomini.

Contenuti

Iscrizioni:
S.TEN. ADOLFO PEDERZINI
N 2 6 1921 M IN GUERRA 15 3 1943
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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