231684 - Lastra ad Augusto Lugli – Soliera (MO)

Lastra posta per ricordare il solierese Augusto Lugli, dirigente dell’Azione Cattolica di Soliera, caduto sul fronte russo durante la seconda guerra mondiale.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Sassi, 12
CAP:
41019
Latitudine:
44.738581132636
Longitudine:
10.925042961562

Informazioni

Luogo di collocazione:
Sotto i portici del Circolo Lugli
Data di collocazione:
20 settembre 1998
Materiali (Generico):
Marmo, Ottone
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo chiaro con iscrizione incisa e verniciata. Sulla parte bassa di essa è applicata una piccola placca di ottone con iscrizione incisa e verniciata.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Lugli Augusto nacque a Soliera il 12 febbraio 1920. Dal 1935 all’inizio della seconda guerra mondiale fu delegato aspiranti dell’Azione Cattolica di Soliera. Durante la guerra combattè nella Campagna di Russia. Il 28 dicembre 1941 fu colpito dalle schegge di una bomba aerea. Morì il 9 gennaio 1942 a Gorbowka (oggi Horlivcka), in Ucraina, a seguito delle ferite riportate. Le sue spoglie furono riportate a Soliera nel marzo 1995.

Fonte: https://solieradentrolemura.it

Contenuti

Iscrizioni:
Sulla lastra di marmo :
AD
AUGUSTO LUGLI
DELEGATO ASPIRANTI
PERCHE’ IL SUO RICORDO
VIVA FRA COLORO
CHE HA EDUCATO AGLI IDEALI
PER I QUALI
HA DATO LA SUA GIOVINEZZA

LA GIOVENTU’ MASCHILE DI A.C.
DI SOLIERA


Sulla piccola placca:
NELLA XXVI^ QUINQUENNALE DELLA MADONNA DELLE GRAZIE
NEL LXXV^ DI FONDAZIONE DELLA AZIONE CATTOLICA PARROCCHIALE
LA COMUNITA’ DI SOLIERA RICORDA
AUGUSTO LUGLI
MORTE SUL FRONTE RUSSO IL 09-01-1942 A 22 ANNI
LA SUA SALMA E’ STATA RIPORTATA A SOLIERA IL 24 MARZO 1995
20 SETTEMBRE 1998
Simboli:
In alto sulla lastra di marmo è presente lo stemma della Gioventu' italiana di Azione Cattolica.

Altro

Osservazioni personali:
E' segno che la storia non insegna a migliorarci se riflettiamo che Augusto Lugli combattè e morì (insieme con centinaia di migliaia di militari italiani, tedeschi, sovietici, rumeni) esattamente nella stessa zona d’Europa che è teatro dell’attuale conflitto Russia-Ucraina.

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