161960 - Lastra ai Caduti di Sutera nella Grande Guerra

La lastra si trova sotto la torre campanaria della chiesa di Sant’Agata, di forma rettangolare è disposta in verticale. Il lato superiore è incorniciato da una serie di elementi incisi: una bandiera, un elmo, una stella a cinque punte, un ramo di quercia e uno di palma. L’elmetto rappresentato è quello tipico della prima guerra mondiale detto “Adrian” (francese). Subito sotto si trova un’iscrizione latina. Nella restante parte sono riportati tutti i nomi dei Caduti: prima sono riportati i nomi dei tenenti e caporali e poi i nomi dei soldati semplici. Gli elenchi sono organizzati in due colonne divise da un fascio littorio.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Piazza Sant'Agata
CAP:
93010
Latitudine:
37.525848
Longitudine:
13.731463

Informazioni

Luogo di collocazione:
La lastra originariamente nel 1927 fu collocata nella facciata del Comune che dà sulla piazza. Oggi invece si trova sotto la torre campanaria della chiesa di S. Agata, probabilmente a seguito della ristrutturazione, negli anni Trenta, del palazzo municipale.
Data di collocazione:
06/11/1927
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo e perni di fissaggio in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Amministrazione Comunale
Notizie e contestualizzazione storica:
In quegli anni si formò un comitato per raccogliere contributi tra i cittadini per la realizzazione della lapide. In questo comitato vi fece parte, tra gli altri, Mantione Paolino di Marco, decorato con medaglia d'argento al valor militare. La lapide venne realizzata sull'onda delle emozioni suscitate dal monumento al Milite ignoto, accolto all'interno del complesso del Vittoriale a Roma. In tutta Italia fioriscono sottoscrizioni per monumenti cittadini e sacrari da erigere nei luoghi di battaglia in cui il sacrificio era stato più eroico o decisivo.
L'opera fu commissionata allo scultore Francesco Sorgi di Palermo col quale venne elaborato un bozzetto (o al quale venne consegnato un bozzetto) sostanzialmente rispettato, che poneva al centro, come linea divisoria tra i due elenchi di destra e di sinistra, il simbolo del fascio. Lo scultore ricevette a saldo 2.300 lire, che si presume essere l'intero importo dell'opera. Anche perché la sottoscrizione popolare fruttò 2346,20 lire, alla quale contribuirono generosamente anche gli emigrati in America. Quanto rimase, venne speso per l'inaugurazione solenne del 6 novembre 1927. Furono deposti ai piedi della lapide una corona ed un mazzo di fiori bianchi, previsto l'intervento della banda (“vino alla musica”!), un armonium (forse per accompagnare i canti), lettere e cartine d'oro per uso non specificato, spendendo praticamente tutto quello che si era raccolto.

Contenuti

Iscrizioni:
Oltre ai nomi delle vittime, è riportata anche una citazione latina di Virgilio del IX libro dell'Eneide con la quale il poeta si rivolge a Eurialo e Niso “Fortunati iuvens... nulla dies umquam memori vos eximet aevo” cioè “Fortunati giovani... nessun giorno mai vi sottrarrà alla memoria del tempo”.
ISCRIZIONI:

“FORTUNATI IUVENS...
NULLA DIES UMQUAM MEMORI VOS EXIMET AEVO”

TENENTE MORMINO DOTT. PIETRO DI RAIMONDO
TENENTE PILLITTERI SALVATORE DI LORENZO
ASPIRANTE MODICA SALVATORE DI SALVATORE
SERGENTE SAIA SALVATORE FU CARMELO
CAP. MAGG. CARRUBA GIUSEPPE DI GIUSEPPE
CAP. MAGG. DIPRIMA ONOFRIO DI FRANCESCO
CAP. MAGG. SAVATTERI ONOFRIO FU PAOLINO
CAP. MAGG. SCIBETTA GIUSEPPE DI LUIGI
CAPORALE BUSCEMI GIUSEPPE FU GIUSEPPE
CAPORALE SORCE SALVATORE FU GIUSEPPE


SOLDATI
BELLANCA GIUSEPPE DI VINCENZO
CANALELLA GIUSEPPE FU SALVATORE
CASTELLI SALVATORE DI ONOFRIO
CHIPARO CARMELO FU GIUSEPPE
COLLURA PAOLINO DI CARMELO
DICARLO CELESTINO FU VINCENZO
DIFRANCESCO GIUSEPPE DI GIUSEPPE
DIFRANCESCO SALVATORE DI SALVATORE
DI PRIMA GIUSEPPE DI SALVATORE
FERLISI ONOFRIO FU GIROLAMO
FERLISI PAOLINO DI GIUSEPPE
GIARRIZZO LUCIO DI GAETANO
GIARRIZZO SALVATORE FU ONOFRIO
INGRAO GIUSEPPE FU PAOLINO
INGRASCÌ GIUSEPPE FU ANTONINO
INGRASCÌ PAOLINO DI ONOFRIO
LAEZZA SALVATORE DI GENNARO
LEGNAZZI GIOVANNI DI PRASSEDE
SOLDATI
LO BUE PAOLINO DI GIUSEPPE
MANCUSO ALBERTO DI GIUSEPPE
MONTALTO ANTONINO DI PAOLINO
NICASTRO LUCIO FU ANTONINO
NOLA BIAGIO FU DAMIANO
NOLA CALOGERO DI CARMELO
NOLA CALOGERO DI PAOLO
PARDI SALVATORE DI VINCENZO
RANDAZZO ROSARIO DI ROSARIO
SALAMONE GIOVANNI FU CARMELO
SALAMONE SIMONE DI SALVATORE
SAVARINO SALVATORE DI CARMELO
TOMASINO SALVATORE DI PIETRO
TURONE ONOFRIO FU PAOLINO
VIRCIGLIO CALOGERO DI GIROLAMO
VIRCIGLIO PAOLINO FU CARMELO
VIRCIGLIO PAOLINO DI GIROLAMO
VITELLARO MARIANO DI ANTONINO
Simboli:
La palma è il simbolo della gloria e dell'immortalità, la stella e la bandiera sono tipici simboli patriottici. Al centro in basso, un fascio littorio.

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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