Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Viale dei tigli, 7
- CAP:
- 29017
- Latitudine:
- 44.9312191
- Longitudine:
- 9.9170632
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Cimitero
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Pietra
- Materiali (Dettaglio):
- Lapidi e bassorilievi in marmo, costruzione in mattoni. Nella cappella oltre a opere, in ricordo ci sono scritti i nomi dei caduti incisi nel marmo ornati da tanti fiori.
- Stato di conservazione:
- Buono
- Ente preposto alla conservazione:
- Amministrazione comunale
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Il cimitero più antico di cui si ha traccia risale al 1200 ed era situato nel luogo dove ora sorge la canonica e parte del giardino. Nel 1804 si autorizzava lo spurgo dei sepolcri gentilizi nella Chiesa Maggiore e del cimitero attiguo (decreto del Vescovo di Piacenza).
Il nuovo cimitero sorse in piazza Dogali (oggi Piazza piccola del Mercato) e venne utilizzato fino al 1875 quando lo spazio disponibile divenne insufficiente e l'ubicazione ritenuta inadeguata in quanto troppo al centro del paese.
La costruzione dell'attuale cimitero venne completata nell'anno 1876 su disegno del Cav. Dellacella e fino al 1877 si procedette al trasferimento delle ossa dal vecchio cimitero con contemporanea bonifica di piazza Dogali.
Una successiva opera di ampliamento si ebbe negli anni '80.
Contenuti
- Iscrizioni:
- S.TEN. LUIGI SCAPUZZI MEDAGLIA D'ORO A.M.
GARIBALDINO TEOFILI TEODORO N.5-4-1846 M.5-2-1936
CAPORALE BERTONI RINO N.18-6-1921 M. 25-2-1945
SERGENTE CURTARELLI GINO N.21-2-1914M.8-6-1945
SOLDATO SCAPUZZI DOMENICO N.12-7-1916 M.13-11-1942
SOLDATO GIOVANNI ANTONIO N.3-8-1913 M.9-11-1941
SERGENTE COSTANTINOROSSI MEDAGLIA D'0ARGENTO V.M.
- Simboli:
- I simboli sono tutti riportati nel marmo di ogni singolo caduto ,che descrivono il loro ruolo nella guerra e come sono morti eroicamente.
Altro
- Osservazioni personali:
- La costruzione di una cappella solo per i caduti, per ricordarli ed avere la possibilità di entrare e ringraziarli, è stato un gesto importante per tutti quelli che sono morti in guerra ingiustamente ma eroicamente. Essi cosi non moriranno invano, ma come salvatori del proprio paese. Penso che ricordare queste guerre sia un modo per non rifare gli stessi errori e capire che siamo tutti uguali e finiremo tutti nello stesso posto un giorno morti.
