105095 - Lastra ai Caduti per la patria – Istituto Beccari di Torino

La lastra commemorativa celebra il ricordo di quattro giovani deceduti tra il 1942 e il 1944, vittime delle persecuzioni razziali e/o dei rastrellamenti operati dalle milizie nazifasciste. La lastra è collocata all’interno dell’edificio scolastico, oggi sede dell’Istituto professionale alberghiero J.B. Beccari di Torino, che in passato ospitava un Istituto Industriale per tessili e chimici tintori. I quattro giovani Caduti frequentarono la scuola e, tra di loro, si registra anche il nome del partigiano Giorgio Ravaz.

seconda guerra mondiale lapide commemorativa giorgio ravaz

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Niccolò Paganini, 22
CAP:
10154
Latitudine:
45.085359
Longitudine:
7.704646

Informazioni

Luogo di collocazione:
Atrio interno di un edificio scolastico
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in due placche rettangolari in marmo di colore chiaro con striature grigie e bruno-aranciate, giustapposte e incassate in un vano della parete. Iscrizioni incise.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
IPS J.B. Beccari
Notizie e contestualizzazione storica:
Il contesto storico-memoriale a cui va riferita la Pietra qui analizzata è quello della seconda guerra mondiale, a cui riportano le date di decesso dei quattro caduti ricordati (1942-1944).
Le ricerche effettuate sulle loro storie non hanno chiarito, per i primi tre (Aimone, Bianchi e Monaco), se si tratti di vittime delle persecuzioni razziali antisemite, di civili coinvolti in rastrellamenti nazifascisti o di caduti in battaglia. È stato possibile invece ricostruire la vicenda biografica dell'ultimo dei quattro, Giorgio Ravaz, studente torinese e giovane partigiano.

Figlio di Paolo Augusto Ravaz e Teresa Reviglio, era nato a Torino il 17 ottobre 1923 e aveva frequentato l'ITIS per tessili e chimici tintori dal 1939 al 1943; istituto che allora aveva sede in Via Niccolò Paganini 22, l'attuale sede dell'IPS Beccari. Per l'anno scolastico 1943/44 Giorgio Ravaz risulta iscritto al quarto anno.
Allora residente a Torino, il ragazzo venne chiamato alle armi, in forza all'8^ Regimento Autieri (Roma), il 16 gennaio 1943.
Disertando la chiamata dello Stato, dal 1° febbraio 1944, Giorgio Ravaz si arruolò tra le fila della resistenza partigiana. Entrò nella Banda Marmore (poi 101^ Brigata Autonoma Marmore), operante in Valtournanche (Valle d'Aosta), e assunse qualifica gerarchica partigiana di sottotenente già dal 15 agosto 1944.
Altrettanto presto però perse la vita: morì durante un rastrellamento a Chesod, in combattimento contro una truppa di nazifasciti proveniente da Promiod e Col Saint Pantaléon, il 23 ottobre del 1944.
A causa di una forte nevicata, avvenuta tra il 28 e il 29 ottobre 1944, solo il 12 aprile del 1945 la salma verrà ritrovata, recuperata e seppellita in Valtournanche.
La data di collocazione della lastra è sconosciuta, si presume che sia avvenuta su iniziativa dell'istituzione scolastica, ma non sono stati rinvenuti documenti in archivio.

Contenuti

Iscrizioni:
AIMONE ALBERTO 20/III/1918 - 22/VIII/1944
BIANCHI GIUSEPPE 28/I/1913 - 29/III/1942
MONACO SILVESTRO 5/IX/1912 - 3/XII/1944
GIORGIO RAVAZ 17/X/1923 - 23/X/1944

CADUTI PER LA PATRIA
Simboli:
Una croce latina, collocata al centro della parte superiore della lastra commemorativa.

Altro

Osservazioni personali:
La suddetta lastra è sempre stata presente all'ingresso della scuola (oggi I.P.S. J.B.Beccari), ma nessuno aveva mai intrapreso delle ricerche su di essa. Durante l'anno scolastico 2015/2016, ad alcuni studenti della scuola viene assegnato il compito di ricercare notizie sui personaggi ricordati dall'incisione memoriale.
Non è stato possibile rinvenire informazioni soddisfacenti su tutti e quattro i Caduti, ma le ricerche effettuate dai ragazzi hanno condotto alla sorprendente scoperta della storia di Giorgio Ravaz, ex studente del loro stesso edificio scolastico ma anche, al tempo stesso, partigiano. L'interesse a verificare le informazioni rinvenute sul web ha spinto la scuola ad approfondire le indagini e a contattare l'ANPI (Associazione Nazionale Partigiani Italiani). La collaborazione tra le due istituzioni ha permesso la ricostruzione della vicenda biografica del partigiano Giorgio Ravaz.
Il monumento è conservato in ottime condizioni, al coperto e per tanto al riparo dagli agenti atmosferici.

Gallery