3785 - Lastra ai martiri di Piazza Rovetta – Brescia

Lastra commemorativa posta a ricordo di Arnaldo Dall’Angelo, Guglielmo Perinelli e Rolando Pezzagno, uccisi dai fascisti il 13 novembre 1943 in Piazza Rovetta a Brescia. La lastra si trova sulla parete nord di palazzo Loggia in Largo Formentone.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Largo Formentone
CAP:
25121
Latitudine:
45.54001212917147
Longitudine:
10.219489111036637

Informazioni

Luogo di collocazione:
Lato sud della piazza
Data di collocazione:
Novembre 1988
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Brescia, ANPI
Notizie e contestualizzazione storica:
La notte tra il 13 e 14 novembre del 1943 si consuma a Brescia il primo eccidio per mano fascista in città: in piazza Rovetta, a pochi passi da Piazza Loggia, venivano assassinati 3 antifascisti. Si trattava di Arnaldo Dall’Angelo, Guglielmo Perinelli e Rolando Pezzagno, che furono arrestati e uccisi in segno di rappresaglia ad una azione partigiana in città.
Alle 22 era esplosa una bomba contro la Caserma della G.N.R. in Via Milano, a Brescia: muore il caposquadra Luigi Bertazzoli e rimane ferito Paolo Tosoni.
Scatta immediatamente la rappresaglia fascista: il comandante del gruppo che va all’azione verso Piazza Rovetta ha in mano l’elenco delle persone su cui scaricare la vendetta.
Arnaldo Dall’Angelo è il primo a cadere sotto le raffiche dei mitra. Viene tirato fuori di casa e trascinato verso la piazza. Aveva 38 anni, lavorava alla Radiatori e diffondeva la stampa clandestina.
I fascisti vanno quindi a cercare Giuseppe Andrini, ma sbagliano casa. È così che finisce Guglielmo Perinelli, 61 anni, di professione fresatore, crivellato
di colpi.
La terza vittima è Rolando Pezzagno, merciaio ambulante, 57 anni, pure trascinato fuori casa e massacrato in mezzo alla strada.
I fascisti vanno poi a snidare Mario Donegani, operaio alla Togni, quarantenne, noto antifascista. Colpito da una raffica, cade e sviene. Lo ritengono morto e, dopo averlo colpito con dei calci, se ne vanno. Si sveglierà un’ora dopo. Ripre sosi, finirà tra i partigiani in Valle Sabbia, ma non riuscirà a vedere la liberazione: i fascisti lo seppelliranno in una tomba di fuoco.
- la stessa notte, sempre per rappresaglia, a Sarezzo, al crocevia per Lumezzane, è fucilato l’operaio antifascista Luigi Gatta, nato a Sarezzo nel febbraio
1909.
Fonti: "Diario della Resistenza bresciana", a.c. di Guerino Dalola, GAM Editrice, 2007.

Contenuti

Iscrizioni:
ARNALDO DALL’ANGELO
GUGLIELMO PERINELLI
ROLANDO PEZZAGNO

PRIMI CADUTI PER LA LIBERTÀ

45 ANNI OR SONO NELLA NOTTE
DEL 13 NOVEMBRE 1943
STRAPPATI DALLE LORO CASE
VERRENO IN QUESTA PIAZZA
BARBARAMENTE ASSASSINATI
DAI FASCISI

COMUNE DI BRESCIA A.N.P.I.

NOVEMBRE 1988
Simboli:
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Informazione non reperita

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