95218 - Lastra ai medici partigiani posta nell’ Ospedale Sant’Orsola – Bologna

Lastra in marmo di forma rettangolare a ricordo dei caduti: due medici partigiani laureatisi nell’allora Istituto di Anatomia Patologica e uno studente di medicina.

 

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Pietro Albertoni, 15
CAP:
40138
Latitudine:
44.4905975
Longitudine:
11.364026999999965

Informazioni

Luogo di collocazione:
Stanza del padiglione 18, Unità operativa Anatomia, Istologia Patologica - Ospedale Sant'Orsola
Data di collocazione:
Ottobre 1948
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lastra. Epigrafe incisa.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Università di Bologna
Notizie e contestualizzazione storica:
I tre giovani medici che vengono commemorati nella lastra sono:
Carlo Collado Martinez, medico originario della Costa Rica, che nel settembre del'44 entrò nella 63a brigata Bolero Garibaldi. Venne catturato, barbaramente torturato e fucilato dai tedeschi, assieme ad altri 12 partigiani, nella piazzetta a lato del ponte ferroviario di Casalecchio di Reno il 10 ottobre 1944 in quella che viene ricordata come la strage del Calvalcavia.
Ferruccio Terzi, medico originario di Bologna, militò nella 66ª brigata Jacchia Garibaldi e successivamente nella 36ª brigata Bianconcini Garibaldi e operò sull'Appennino tosco-emiliano. Con altri medici e studenti in medicina fece parte del servizio sanitario delle due brigate.
Prese parte ai combattimenti che si tennero a Santa Maria di Purocielo (Brisighella - RA) tra il 10 e il 13 ottobre 1944. Quando il grosso della brigata, sotto la pressione tedesca, dovette spostarsi verso il forlivese, decise di restare per curare 7 partigiani, feriti e intrasportabili, che erano stati lasciati nella canonica della chiesa di Gavina (Fognano - RA). Restarono con lui lo studente in medicina Renato Moretti e gli infermieri partigiani Laura Guazzaloca e Sergio Giulio Minozzi.
Due militari tedeschi, catturati dai partigiani e curati perché feriti, testimoniarono di essere stati "trattati bene". Per questo sia i feriti che i loro assistenti, quando vennero catturati dai tedeschi, furono trasferiti nell'ospedale di Brisighella. A quanto risulta, fu la prima volta che i tedeschi rispettarono un patto fatto con i partigiani per risparmiare la vita ai feriti.
Le brigate nere di Faenza (RA), quando furono informate della presenza dei partigiani feriti e dei sanitari che li curavano, fecero irruzione nell'ospedale e li catturarono.
Trasportato a Bologna, con i compagni di lotta, venne fucilato, dopo essere stato seviziato, tra il 18 e il 20 ottobre 1944 al poligono di tiro.
Gilberto Remondini, studente nella facoltà di medicina dell'università, entra nella resistenza subito dopo l'8 settembre. Costituì la 2a brigata GL Montagna Piero Jacchia che operava nella zona montana di Castel San Pietro, Assunse il comando della formazione e guidò i suoi uomini in ardimentose azioni, come la conquista della caserma fascista di Sassoleone (Casalfiumanese) il 24 luglio 1944. Venne ucciso la mattina del 10 agosto 1944 al Cimone della Bastia mentre rientrava alla base della brigata a Monte Battaglia, dopo avere compiuto un'azione militare.

Contenuti

Iscrizioni:
QUESTA NUOVA SEDE

DELL’ISTITUTO DI ANATOMIA PATOLOGICA
NEL POLICLINICO DI S. ORSOLA
REALIZZATO DOPO LA LIBERAZIONE

AFFERMA

LA CONCORDE VOLONTA’ DI RIPRESA E
DI PROGRESSO NELLO SCONFINATO CAMPO
DELLA SCIENZA CHE TUTTI UNISCE
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L’ UNIVERISTA’ DI BOLOGNA
COL DIRETTORE DELL’ISTITUTO PROF. A. BUSINCO
CHE LI EDUCO’ AL CULTO DELLA SCIENZA E DELLA PATRIA
SEGNA PER RICORDO E AD ESEMPIO
GLI ALLIEVI CADUTI NELLA LOTTA PER LA LIBERTA’

DOTT. CARLO COLLADO MARTINEZ DI COSTARICA
TRUCIDATO A CASALECCHIO OTTOBRE 1944

DOTT. FERRUCCIO TERZI DI BOLOGNA
FUCILATO NEL POLIGONO DICEMBRE 1944

DOTT. GILBERTO RIMONDINI DI CASTEL S. PIETRO
CADUTO SULL’APPENNINO IN AZIONE PARTIGIANA AGOSTO 1944

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OTTOBRE MCMXLVIII
Simboli:
Non sono presenti simboli.

Altro

Osservazioni personali:
Purtroppo la lastra commemorativa, trovandosi all'interno di un padiglione ospedaliero, non è molto visibile e di conseguenza è poco conosciuta. La storia di questi giovani medici è però degna di attenzione e di ricordo. Da segnalare che ogni hanno dalla Costa Rica viene inviata una corona a ricordo del medico Carlo Collado Martinez, come visibile nell'immagine in evidenza.

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