2419 - Lastra ai partigiani caduti di Calvi

Monumento ai partigiani caduti di Calvi dell’Umbria formato da una lastra commemorativa e una targa metallica

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Calvi dell'Umbria
Indirizzo:
Piazzetta dei Martiri
CAP:
05032
Latitudine:
42.401925
Longitudine:
12.56704000000002

Informazioni

Luogo di collocazione:
piazza lungo via Collegiata
Data di collocazione:
13/04/1944
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Sufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Calvi
Notizie e contestualizzazione storica:
In tutti questi scontri morirono, come detto, diversi partigiani, ma la vicenda più efferata è sicuramente la strage di Calvi dell’Umbria dove il 13 aprile 1944 vennero fucilati 13 cittadini inermi, sospettati di collaborare con i partigiani. Un episodio di una vera e propria “guerra ai civili”, in più la strage è organizzata e voluta con particolare ferocia da un colonnello fascista della Guardia Nazionale Repubblicana, Faustini Giunio, originario di Spoleto e operante a Terni e dai suoi figli di nome Franco e Vittorio, sergente, insieme ad un altro milite della Gnr.
Il 12 aprile 13 cittadini vengono arrestati su indicazione proprio del Faustini, portati nella caserma dei Carabinieri e il giorno dopo fucilati sulla piazza del paese da 20 soldati delle SS tedesche, senza alcun processo e abbandonati poi sul posto i loro cadaveri. Faustini non permise ai parenti nemmeno di seppellire i loro morti. Tra i fucilati oltre a due forestieri di cui non si conoscevano i nomi, ci furono due ragazzi di 16 e 17 anni Guglielmi Genesio e Ernesto, i parenti Adelfo, Emilio e Gino di 48, 44 e 32 anni, tutti membri di una famiglia che gestiva un albergo-trattoria a Calvi e accusati di aver ospitato alcuni partigiani. Tra i fucilati risultarono poi Montecaggi Liberato di 57 anni, barbiere accusato di aver fatto la barba ad alcuni prigionieri inglesi; Fabbri Fabrizio di 42 anni presunto rifornitore di partigiani; Pellicce Pacifico di 40 anni, Sernicola Ernesto di 36 anni, Salvati Domenico di 39 anni, Caroffi Lorenzo di 59 anni, tutti perché sospettati di aver aiutato gli inglesi o i partigiani.

Contenuti

Iscrizioni:
(Testo da inserire)
Guglielmi Genesio e Ernesto,
i parenti Adelfo, Emilio e Gino di 48, 44 e 32 anni,
Montecaggi Liberato di 57 anni, barbiere
Fabbri Fabrizio di 42 anni presunto rifornitore di partigiani;
Pellicce Pacifico di 40 anni,
Sernicola Ernesto di 36 anni,
Salvati Domenico di 39 anni,
Caroffi Lorenzo di 59 anni,
Simboli:
Piloni di cemento uniti da una corda con anelli di ferro che, a terra, fanno da contorno alla lastra commemorativa e alla targa metallica posta sotto la lastra

Altro

Osservazioni personali:
Ricerca integrata con l'Associazione Vivi Narni

Gallery