Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Dalmazia
- CAP:
- 62019
- Latitudine:
- 43.4032731
- Longitudine:
- 13.5578405
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- cimitero, all'ingresso
- Data di collocazione:
- 04/11/1919
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra in marmo
- Stato di conservazione:
- Insufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Recanati
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Dopo la sconfitta di Caporetto, arrivarono a Recanati i primi profughi friulani e veneti , a cui se ne aggiunsero nel dicembre 1917 altri 120, inviati dalle autorità: straziati nel fisico e nel morale, erano bisognosi di tutto. Per loro, il Comitato provvisorio aveva allestito una mensa economica e degli alloggi collettivi.
Successivamente, ad opera del Prefetto, si costituiva in città il Patronato dei Profughi di guerra che cercò di migliorare ed ampliare le prime improvvisate forme di assistenza: ai profughi vennero assicurati biancheria e vestiario, mobili e locali. Agli uomini fu offerto un lavoro, mentre i bambini furono inseriti nelle locali scuole elementari.
Nei mesi successivi altre persone giunsero alla spicciolata, mentre cresceva il flusso di donne e bambini veneziani, che non si sentivano più al sicuro nelle loro terre. Nell’agosto 1918 i profughi a Recanati superavano le 300 unità.
Nei mesi successivi cominciava intanto ad infierire l’influenza spagnola che colpì intere famiglie di profughi e provocò tra di loro una decina di morti (gli stessi che sono elencati nella lapide).
Dopo la conclusione vittoriosa della guerra, il Patronato recanatese incoraggiò e sostenne finanziariamente il viaggio di ritorno dei veneti e friulani verso le loro terre. Nel marzo del 1919 solo 5 o 6 famiglie restavano ancora in città, in attesa dell’autorizzazione per il ritorno a casa.
(cfr. Patronato dei profughi di guerra, Relazione circa l’opera svolta dal 1 novembre 1917 a tutto il 31 marzo 1919, Recanati 1919)
Contenuti
- Iscrizioni:
- PROFUGHI FRIULANI E VENETI
SCAMPATI A BARBARA INVASIONE E CRUDELE MINACCIA
DEL TORVO NEMICO CHE LA COSCIENZA DEL DISSOLVIMENTO
RENDEVA VIEPPIU' FEROCE NELL'EFFIMERO SUCCESSO
FRATERNAMENTE OSPITATI E SOCCORSI DA QUESTA CITTADINANZA
SORRETTI NEL DOLOROSO ESILIO DALLA FEDE NEL TRIONFO
ANELANTI AL PATRIO TETTO LIBERO E SICURO
EBBERO IL CARO SOGNO INFRANTO DA MORTE INESORABILE
IL PATRONATO DEI PROFUGHI DI GUERRA
VOLLE RICORDATI IN QUESTO MARMO I NOMI DI COLORO
CHE CONSAGRATI DAL DOLORE DELLA SCIAGURA
QUI GIACQUERO
NEGATI AL TRIBUDIO DEL RITORNO ALLE CASE LORO
IRRADIATE DALLA VITTORIA
OBLACK DOTT. FRANCESCO DA TOLMINO DI ANNI 73 MORTO IL 25-12-1917
PELLI DEMETRIA DA PALMANOVA DI ANNI 70 MORTA IL 9-1-1918
VENERANDO GIUSEPPE DA VENEZIA DI ANNI 34 MORTO IL 9-9-1918
TERRESINI ERMENEGILDA DA VENEZIA DI ANNI 2 MORTA IL 13-9-1918
BALDAN GINA DA MIRANO VEN. DI ANNI 3 MORTA IL 27-9-1918
ZANIN EVA DA POCENIA DI ANNI24 MORTA IL 6-10-1918
BORTOLETTO MARGHERITA DA VENEZIA DI ANNI 14 MORTA IL 6-10-1918
VIAN SANTE DA VENEZIA DI ANNI 26 MORTO IL 17-10-1918
VIAN IOLANDA DI ANNI 2 MORTA IL 18-10-1918
RIZZOTTI STELLA DA VENEZIA DI ANNI 4 MORTA IL 24-10-1918
PERINI GIUSEPPINADA VENEZIA DI ANNI 2 MORTA IL 30-12-1918
IPPOLITO GIUSEPPINA DA TREVISO DI ANNI 68 MORTA IL 23-4-1919
4 NOVEMBRE 1919
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- NOTA STAFF PIETRE: la lastra è stata censita anche dall'Ipsia di Macerata nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2016-2017.