6037 - Lastra ai profughi veneti e friulani – Recanati (MC)

Lastra in marmo, ormai illeggibile, posta nel Cimitero di Recanati, a fianco del locale oggi adibito provvisoriamente a Chiesa. Vuol essere un omaggio ai profughi veneti e friuliani, costretti ad abbandonare la loro terra, dopo la disfatta di Caporetto, insieme ad un doloroso saluto a quanti di loro non fecero ritorno nelle loro terre, perché colpiti da una malattia mortale.

NOTA STAFF PIETRE: la lastra è stata censita anche dall’Ipsia di Macerata nell’ambito del concorso “Esploratori della Memoria” a.s. 2016-2017.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Dalmazia
CAP:
62019
Latitudine:
43.4032731
Longitudine:
13.5578405

Informazioni

Luogo di collocazione:
cimitero, all'ingresso
Data di collocazione:
04/11/1919
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo
Stato di conservazione:
Insufficiente
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Recanati
Notizie e contestualizzazione storica:
Dopo la sconfitta di Caporetto, arrivarono a Recanati i primi profughi friulani e veneti , a cui se ne aggiunsero nel dicembre 1917 altri 120, inviati dalle autorità: straziati nel fisico e nel morale, erano bisognosi di tutto. Per loro, il Comitato provvisorio aveva allestito una mensa economica e degli alloggi collettivi.
Successivamente, ad opera del Prefetto, si costituiva in città il Patronato dei Profughi di guerra che cercò di migliorare ed ampliare le prime improvvisate forme di assistenza: ai profughi vennero assicurati biancheria e vestiario, mobili e locali. Agli uomini fu offerto un lavoro, mentre i bambini furono inseriti nelle locali scuole elementari.
Nei mesi successivi altre persone giunsero alla spicciolata, mentre cresceva il flusso di donne e bambini veneziani, che non si sentivano più al sicuro nelle loro terre. Nell’agosto 1918 i profughi a Recanati superavano le 300 unità.
Nei mesi successivi cominciava intanto ad infierire l’influenza spagnola che colpì intere famiglie di profughi e provocò tra di loro una decina di morti (gli stessi che sono elencati nella lapide).
Dopo la conclusione vittoriosa della guerra, il Patronato recanatese incoraggiò e sostenne finanziariamente il viaggio di ritorno dei veneti e friulani verso le loro terre. Nel marzo del 1919 solo 5 o 6 famiglie restavano ancora in città, in attesa dell’autorizzazione per il ritorno a casa.
(cfr. Patronato dei profughi di guerra, Relazione circa l’opera svolta dal 1 novembre 1917 a tutto il 31 marzo 1919, Recanati 1919)

Contenuti

Iscrizioni:
PROFUGHI FRIULANI E VENETI
SCAMPATI A BARBARA INVASIONE E CRUDELE MINACCIA
DEL TORVO NEMICO CHE LA COSCIENZA DEL DISSOLVIMENTO
RENDEVA VIEPPIU' FEROCE NELL'EFFIMERO SUCCESSO
FRATERNAMENTE OSPITATI E SOCCORSI DA QUESTA CITTADINANZA
SORRETTI NEL DOLOROSO ESILIO DALLA FEDE NEL TRIONFO
ANELANTI AL PATRIO TETTO LIBERO E SICURO
EBBERO IL CARO SOGNO INFRANTO DA MORTE INESORABILE

IL PATRONATO DEI PROFUGHI DI GUERRA
VOLLE RICORDATI IN QUESTO MARMO I NOMI DI COLORO
CHE CONSAGRATI DAL DOLORE DELLA SCIAGURA
QUI GIACQUERO
NEGATI AL TRIBUDIO DEL RITORNO ALLE CASE LORO
IRRADIATE DALLA VITTORIA

OBLACK DOTT. FRANCESCO DA TOLMINO DI ANNI 73 MORTO IL 25-12-1917
PELLI DEMETRIA DA PALMANOVA DI ANNI 70 MORTA IL 9-1-1918
VENERANDO GIUSEPPE DA VENEZIA DI ANNI 34 MORTO IL 9-9-1918
TERRESINI ERMENEGILDA DA VENEZIA DI ANNI 2 MORTA IL 13-9-1918
BALDAN GINA DA MIRANO VEN. DI ANNI 3 MORTA IL 27-9-1918
ZANIN EVA DA POCENIA DI ANNI24 MORTA IL 6-10-1918
BORTOLETTO MARGHERITA DA VENEZIA DI ANNI 14 MORTA IL 6-10-1918
VIAN SANTE DA VENEZIA DI ANNI 26 MORTO IL 17-10-1918
VIAN IOLANDA DI ANNI 2 MORTA IL 18-10-1918
RIZZOTTI STELLA DA VENEZIA DI ANNI 4 MORTA IL 24-10-1918
PERINI GIUSEPPINADA VENEZIA DI ANNI 2 MORTA IL 30-12-1918
IPPOLITO GIUSEPPINA DA TREVISO DI ANNI 68 MORTA IL 23-4-1919

4 NOVEMBRE 1919
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
NOTA STAFF PIETRE: la lastra è stata censita anche dall'Ipsia di Macerata nell'ambito del concorso "Esploratori della Memoria" a.s. 2016-2017.

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