5088 - Lastra al giornalista Eugenio Colorni – Roma

Lastra commemorativa in marmo posta a ricordo del giornalista milanese di origine ebrea Eugenio Colorni, eroe della seconda guerra mondiale decorato con Medaglia d’Oro al Valore Militare. Colorni fu ucciso da militi fascisti nel maggio del 1944. La lastra è stata posta a sostituzione di tre precedenti Pietre in fase di deterioramento, di cui una danneggiata. La nuova Pietra della Memoria è stata inaugurata il 24 settembre 2014 dall’Assessore alla Cultura del Comune di Roma Giovanna Marinelli, dal Presidente della “Fondazione Buozzi” Giorgio Benvenuto, dal Presidente della “Fondazione Nenni” Giuseppe Tamburrano e dal Presidente dell’Anpi di Roma Ernesto Nassi.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
II Municipio
Indirizzo:
Via Livorno, 20
CAP:
00162
Latitudine:
41.914674540754795
Longitudine:
12.52252846956253

Informazioni

Luogo di collocazione:
Facciata palazzina
Data di collocazione:
24/10/2014
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Roma Capitale
Notizie e contestualizzazione storica:
Eugenio Colorni, patriota ed eroe della Resistenza, in via Livorno a Roma fu ridotto in fin di vita il 28 maggio 1944 da una pattuglia di militi fascisti della banda Koch e due giorni dopo morì a 35 anni all'ospedale San Giovanni di Roma. Considerato uno dei massimi promotori del federalismo europeo assieme ad Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, fu anche professore di lettere, filosofo (grande studioso di Leibniz e Kant), scrittore e politico, e s'impegnò politicamente contro il regime fascista, prima avvicinandosi al gruppo di Giustizia e Libertà, poi al Partito Socialista. Partecipò alla stesura del Manifesto di Ventotene, isola in cui viene confinato per oltre due anni dal gennaio 1939 perché antifascista. Durante la seconda guerra mondiale collaborò con numerose testate: Il Convegno, La Cultura, Civiltà Moderna, Solaria e Rivista di Filosofia.

Alla fine del 1941 fu inviato al soggiorno obbligato a Melfi, ma fuggì il 6 maggio del 1943 e si rifugiò a Roma. Passato alla clandestinità si dedicò da latitante nella capitale all’organizzazione del Psiup. Partigiano combattente, fu decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare alla memoria concessagli nel 1944 con la seguente motivazione: "Indomito assertore della libertà, confinato durante la dominazione fascista, evadeva audacemente dedicandosi quindi a rischiose attività cospirative. Durante la lotta antinazista, organizzato il centro militare del Partito Socialista Italiano, dirigeva animosamente partecipandovi, primo fra i primi, una intensa, continua e micidiale azione di guerriglia e di sabotaggio. Scoperto e circondato da nazisti li affrontò da solo, combattendo con estremo ardimento, finché travolto dal numero, cadde nell'impari gloriosa lotta. Roma, 28 maggio 1944".

Nella galleria fotografica sono presenti le foto (scattate dal consigliere nazionale dell'Ordine dei giornalisti Mario de Renzis) delle tre vecchie lapidi definitivamente sostituite e smantellate (una era già stata spaccata a metà, la seconda si era annerita nel tempo ed era quindi illeggibile, mentre nella terza vi era un imperdonabile errore di battitura, essendovi scritto che Colorni "era un dirigente socialista impiegato - anziché impegnato, n.d.r. - nella lotta contro il fascismo". In precedenza altre 3 lapidi in suo ricordo erano state addirittura distrutte da atti vandalici prima del 1982!

DI SEGUITO I TESTI DELLE PIETRE PRESENTI PRECEDENTEMENTE A QUELLA INAUGURATA NEL 2014

8 MAGGIO 1944
IN QUESTO LUOGO FU UCCISO DAI FASCISTI AL
SERVIZIO DEL TEDESCO EUGENIO COLORNI
CHE DEDICO' LA VITA AGLI IDEALI DI LIBERTA'
E DI GIUSTIZIA A FAVORE DI TUTTI GLI UOMINI
LA PRESENTE LAPIDE PIU' VOLTE DISTRUTTA
DAI NEOFASCISTI IL CONSIGLIO DELLA
III CIRCOSCRIZIONE PER LA QUARTA VOLTA POSE
8 MAGGIO 1982


[...] LUOGO FU UCCISO
[...] SERVIZIO DEL TEDESCO
[...] IO COLORNI
[...] A LA VITA DEDICÒ
[...] I LIBERTÀ E GIUSTIZIA
[...] TI GLI UOMINI
[...]
[...] TTA TRE VOLTE DAI NEOFASCISTI
[...] ATA DAI COMPAGNI
[...] SOCIALISTA ITALIANO
[...] ROMA 28 - 7 - 1978


1944 - 2004
EUGENIO COLORNI
Filosofo dirigente socialista impiegato nella lotta
contro il Fascismo e nella Resistenza
Condannato al confino per la sua opposizione al
regime fascista
Antesignano dell'unificazione europea e coautore del
Manifesto di Ventotene
Ferito a morte dalla polizia fascista, aveva 35 anni
A SESSANTA ANNI DALLA MORTE IL MUNICIPIO ROMA III POSE
Roma 30 maggio 2004

Contenuti

Iscrizioni:
NEL SETTANTESIMO ANNIVERSARIO DELLA MORTE
ROMA RICORDA
EUGENIO COLORNI
(1909-1944)
FILOSOFO SOCIALISTA PARTIGIANO
COAUTORE DEL MANIFESTO DI VENTOTENE
MEDAGLIA D'ORO AL VALORE MILITARE
QUI VITTIMA IL 28 MAGGIO 1944
DELL'EFFERATA VIOLENZA DELLA BANDA KOCH
DURANTE L'OCCUPAZIONE
NAZIFASCISTA DELLA CITTA'

+S.P.Q.R. 2014
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Nella galleria fotografico sono presenti le foto della nuova lastra, scattate nel giorno della inaugurazione, più quelle delle vecchie Pietre.

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