7417 - Lastra al partigiano Luigi Malzanini – Brescia

Lastra commemorativa in marmo con borchie metalliche posta a Brescia a ricordo del partigiano Luigi Malzanini.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Via Gorizia, 2/A
CAP:
25126
Latitudine:
45.5468125
Longitudine:
10.2121875

Informazioni

Luogo di collocazione:
Muro esterno di palazzo in corrispondenza del civico 2/A di via Gorizia
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra in marmo con iscrizioni in bronzo
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
La sera del 10 dicembre 1943, verso le ore 20, Luigi Malzanini fu arrestato dalle SS, nella sua abitazione in via Volturno. Mentre stava per essere condotto al comando germanico, tentò la fuga, ma fu abbattuto con una raffica di mitra. Aveva 41 anni. Appartenente a una famiglia antifascista, aveva militato nella Gioventù comunista e si era distinto nella diffusione di volantini e di stampa comunista. Appassionato della montagna, era diventato guida alpina del CAI. Dopo l’8 settembre, nella federazione comunista bresciana, riorganizzata dal milanese Giovanni Grilli, Malzanini ebbe il compito di “addetto al lavoro militare”. Entrò a far parte dei GAP e si dedicò con alcuni compagni a raccogliere e anche a fabbricare in casa sua armi e munizioni da recapitare ai gruppi di partigiani in montagna. Inoltre si dedicò ad aiutare nell’espatrio i prigionieri alleati fuggiti dai campi di concentramento. Partecipò agli attentati contro la caserma della Milizia Antiaerea in via Spalto San Marco, del 31 ottobre, e contro la Caserma Papa, il 21 novembre. Lasciata la città, si unì prima a un gruppo di ribelli operante nella zona di Botticino, Nave e Lumezzane; poi si aggregò alla 122a brigata Garibaldi con la quale compì in Val Trompia assalti a caserme per il recupero di armi e munizioni. Ritornato in città, venne individuato in seguito a una delazione e arrestato. Cercò di fuggire, ma venne colpito da due colpi di mitra. Catturato di nuovo e gettato su un camion, tentò in via Grazie, benché ferito, di fuggire gettandosi dal camion. Venne ucciso a colpi di mitra e il suo corpo fu lasciato abbandonato per tutta la notte sul selciato davanti all’Ospedale Militare.

(Fonte: Le vie della liberta. Eventi e luoghi della Resistenza a Brescia. Istituto Tecnico Statale per Geometri "Niccolò Tartaglia", Brescia, 2008)

Contenuti

Iscrizioni:
PER LA LIBERTÀ E LA GIUSTIZIA
LUIGI MALZANINI
COMBATTEVA E SOFFRIVA
LA RABBIA NAZIFASCISTA
STRONCÒ UNA VITA
MA ALIMENTÒ L'IDEA
N. A BRESCIA 5-3-1907 M. A BRESCIA 10-12-1943
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