180649 - Lastra al sergente pilota Giovanni Nicelli – Lugagnano Val d’Arda

Lastra rettangolare di marmo affissa alla parte esterna di un edificio privato,casa natale di Nicelli, mediante quattro punzoni di bronzo. L’epigrafe reca incisi il nome del pilota, l’onorificenza militare conseguita e l’anno di posa della lapide. In posizione centrale, in testa alla lastra, si trova la fotografia di Nicelli all’interno dell’abitacolo del suo apparecchio. Detta immagine è racchiusa in una cornice rettangolare di bronzo. Allineato a sinistra è impresso lo stemma dell’Associazione Arma Aeronautica, mentre a destra vi è quello del Comune di Lugagnano Val d’Arda.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Capoluogo
Indirizzo:
Piazza Casana n. 7
CAP:
29018
Latitudine:
44.8226392
Longitudine:
9.8277218

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete esterna di edificio privato
Data di collocazione:
2017
Materiali (Generico):
Bronzo, Marmo, Altro
Materiali (Dettaglio):
Marmo per la lapide. Ceramica per la fotografia del pilota e gli stemmi dell'Associazione Arma Aerea e del Comune di Lugagnano. Bronzo per la cornice rettangolare che racchiude l'immagine del Nicelli e per i quattro punzoni che sostengono la lapide.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Lugagnano Val d'Arda; Associazione Arma Aerea di Lugagnano Val d'Arda
Notizie e contestualizzazione storica:
Lapide posta sulla casa natia del sergente pilota Giovanni Nicelli, asso dell'aviazione da caccia italiana durante la Grande Guerra con 9 vittorie accreditate. Giovanni Nicelli nacque a Lugagnano Val d'Arda il 27 Ottobre 1893 e, sin dalla giovane età, si appassionò ai motori, lavorando con il piacentino Giovanni Centenari, inventore di un motore a benzina per velivoli. Le prime notizie sulla sua attività come aviatore lo vedono, con il grado di caporale, presso la 79a Squadriglia del VII Gruppo aeroplani, equipaggiata con i biplani Nieuport Ni. 17 “Bébé”. La sua prima vittoria aerea viene conseguita il 14 Giugno 1917, sul Monte Verena, ma non gli fu riconosciuta. Con la 79a Squadriglia prese parte, nell'autunno 1917, alla battaglia di Caporetto. Durante tale battaglia abbatté due velivoli austroungarici, venendo decorato con la medaglia d'Argento al Valor Militare. Il 30 Gennaio 1918 conseguì la sua sesta vittoria, venendo insignito con una seconda medaglia d'Argento al Valor Militare. Il 4 Maggio 1918affrontò una formazione nemica composta da sette aerei, abbattendone uno e costringendo gli altri a darsi alla fuga. Quello stesso giorno, in un'altra azione, abbatte un altro aereo nemico. Il giorno successivo, 5 Maggio 1918, il suo Nieuport Ni. 27 (matricola 11353) ebbe un cedimento strutturale in volo durante una manovra acrobatica, precipitando al suolo vicino a Porcellengo (frazione del Comune di Paese, nel Trevigiano) ed egli rimase ucciso sul colpo. Dopo la fine del conflitto le sue vittorie vennero riesaminate dai Servizi di Intelligence militari italiani e ridotte ufficialmente da nove a otto, oltre ad essere stato decorato con tre medaglie d'Argento al Valor Militare e con la francese Croix de Guerre 1914-1918.
Alla sua memoria venne intitolato l'aeroporto del Lido di Venezia. La sezione dell'Associazione Arma Aeronautica di Lugagnano Val d'Arda porta il suo nome.

Queste le motivazioni delle sue tre medaglie italiane:

1. “Ottimo pilota da caccia, costante esempio di ardimento e tenacia, il 25 Ottobre 1917, con precise raffiche di mitragliatrice obbligava un apparecchio avversario ad atterrare. Il 7 Novembre successivo, avvistati due velivoli avversari, ne metteva in fuga uno, obbligando l'altro ad atterrare nelle nostre linee. Cielo dell'Altopiano di Asiago, 25 Ottobre-7 Novembre 1917”.

2. “Audacissimo pilota da caccia, si è distinto per tenace e ardito spirito combattivo, compiendo numerosi voli di guerra e sostenendo accaniti combattimenti aerei. Durante l'azione offensiva sugli Altipiani, ha contribuito, con particolare efficacia, alla difesa dei nostri apparecchi da ricognizione, ed ha costretto più volte gli avversari a rientrare nelle loro linee. In un violento combattimento ne abbatteva uno nei pressi di Col d'Echele, riportando la sua settima vittoria aerea. Cielo dell'Altipiano di Asiago, 30 Gennaio 1918”.

3. “Provetto ed audace pilota da caccia, avvistato durante un volo per prova di motore un pattuglione di aerei nemici, quasi tutti da caccia, con mirabile slancio e ardimento li raggiungeva e li affrontava da solo, sostenendo con essi un brillantissimo combattimento e riuscendo ad abbatterne due in fiamme entro le nostre linee, volgendo gli altri in fuga. Cielo del Montello, 4 Maggio 1918”.

Elenco delle vittorie ottenute e riconosciute:
1. 25 Ottobre 1917 apparecchio di tipo sconosciuto, in luogo non precisato;
2. 7 Novembre 1917 Hansa-Brandenburg C. I, Fonzaso (Bl);
3. 7 Dicembre 1917 apparecchio di tipo sconosciuto, Val d'Assa (Valle dell'Altopiano dei Sette Comuni);
4. 30 Gennaio 1918 Hansa-Brandenburg C. I, Costalunga (Dolomiti);
5. 3 Febbraio 1918 Hansa-Brandenburg C. I, Case Girardi (Tv);
6. 24 Febbraio 1918 Phoenix C. I, Cismon (Valbrenta);
7. 5 Maggio 1918 Albatros D. III, Montello (Tv);
8. 5 Maggio 1918, Albatros D. III, Montello.
Le prime 6 vittorie conseguite ai comandi di un Nieuport Ni. 17 “Bébé”, le altre due volando su un Nieuport Ni. 27, restando sempre nei ranghi della 79a Squadriglia.

Rielaborazione della pagina di “Wikipedia” dedicata a Giovanni Nicelli con ultimo aggiornamento all'11 Maggio 2020.


Contenuti

Iscrizioni:
CASA NATALE DI
GIOVANNI NICELLI
“ASSO” DELL'AVIAZIONE
MEDAGLIA D'ARGENTO V.M.
LUGAGNANO VAL D'ARDA 2017
Simboli:
Stemma dell'Associazione Arma Aeronautica sulla parte sinistra della lapide; stemma del Comune di Lugagnano Val d'Arda su quella di destra.

Altro

Osservazioni personali:
Coordinate Google Maps:
44.8226016 9.8277553

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