Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via degli Agostiniani, 52
- CAP:
- 66100
- Latitudine:
- 42.354038
- Longitudine:
- 14.1664033
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sulla facciata a destra del portone di ingresso dell’ex Caserma Pierantoni
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo, Ottone
- Materiali (Dettaglio):
- La lastra è in marmo bianco con iscrizione incisa. Ai quattro spigoli ci sono quattro borchie di ottone.
- Stato di conservazione:
- Sufficiente
- Ente preposto alla conservazione:
- Informazione non reperita
- Notizie e contestualizzazione storica:
- La Brigata Acqui (17° e 18° Reggimento Fanteria) aveva come distretti di reclutamento: Ascoli Piceno, Brescia, Caltanissetta, Chieti, Frosinone, Genova, Novara, Padova, Verona.
Dopo l’entrata in guerra dell’Italia nel primo conflitto mondiale, la brigata partì dalle proprie sedi (il 17° da Ascoli Piceno; il 18° da Chieti, dove era di stanza dal 1910) per arrivare sul fronte carsico la sera del 28 maggio 1915, alla dipendenza del VII Corpo d’armata.
Il 7 giugno passò l’Isonzo e prese parte attiva alla 1^ (23 giugno - 8 luglio) e alla 2^ (18 luglio - 3 agosto) battaglia dell’Isonzo conquistando Vermegliano e le falde del Monte Sei Busi.
Per il valore dimostrato, la Bandiera del 18° reggimento fu decorata di Medaglia d’argento al valor militare.
Nella lapide si fa riferimento ai Sabelli (tribù italiche dell’età preromanica) alla cui stirpe appartenevano i Frentani, Marrucini, Marsi, Peligni, Vestini, i quali si trovavano in Abruzzo. Essi furono membri della Lega Italica che combattè contro Roma la Guerra Sociale (91-88 a.C.). La guerra terminò con la vittoria di Roma, ma i Frentani e i Marrucini furono celebrati per il loro valore da Silio Italico: “Qua DURI BELLO GENS Marrucina, fidemque exuere indvcilis sociis Frentanus in armis” (Punica, XV).
Fonte : - Giovanni Carlucci - Memorie di pietra. Le lapidi e la storia di Chieti - Carsa Ed. 2016
Contenuti
- Iscrizioni:
- A MEMORIA PERENNE
DELL’ EROICA BRIGATA ACQUI
CHE A VERMIGLIANO E A SOLESCHIANO
A MONTE DEI SEI BUSI SUL CARSO
IN LUGLIO MCMXV
RICONSACRO’ COL VALORE ITALICO
QUELLO DEI NEPOTI DELLA STIRPE SABELLICA
“DURA BELLO GENS”
AMMONENDO
CHE NON PATISCE DOMINIO STRANIERO
L’ ITALIA VOTATA NEI SECOLI
ALL’IMMORTALITA’ DELLA STORIA
- Simboli:
- Non sono presenti simboli
Altro
- Osservazioni personali:
- La lapide avrebbe bisogno di un restauro.