Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Piazza Marina, snc
- CAP:
- 76121
- Latitudine:
- 41.3223987
- Longitudine:
- 16.284809900000027
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Parete interna della caserma
- Data di collocazione:
- 15/06/2004
- Materiali (Generico):
- Bronzo, Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Marmo per la lastra; bronzo per i supporti; coccarda tricolore
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Ministero dell'Economia delle Finanze
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Giovanni De Santis nacque a Corato i1 16 luglio 1914, si arruolò il 23 agosto 1937 nel Corpo della Regia Guardia di Finanza, col grado di allievo guardia di terra. Nel settembre 1938 venne avviato alla Legione territoriale di Trieste ed ivi prestò servizio fino all'aprile del 1940, allorquando entrò a far parte della legione allievi di Rama a seguito della Mobilitazione. Il 5 dicembre 1940 si imbarcò a Brindisi con destinazione Durazzo. In terra dalmata fu in forza alla autonoma Compagnia di Cattaro. Unitamente ad altri finanzieri, Desantis ricevette l'incarico di presidiare la piccola località dà Jablan-Do al confine tra la nuova provincia italiana di Cattaro ed il territorio croato. II distaccamento dà finanzieri sostenne per oltre una settimana un asfissiante assedio, riuscendo in più occasioni a fronteggiare le soverchianti milizie cetniche. Attesi invano i promessi rinforzi, i militi continuarono a difendersi esaurendo tutte le munizioni. Nella serata del 5 dicembre, armai circondati da vicino da forze preponderanti, i finanzieri dovettero arrendersi. I rinforzi sarebbero partiti all'indirizzo di Jablan-Do solo dopo due giorni dalla resa, De Santis insieme agli altri prigionieri fu condotto presso il comando Cetnàco di stanza a Bogojevic-selo. I ribelli proposero uno scambio di prigionieri che non fu accolto dal Comanda Italiano, I prigionieri vennero, quindi, smistati in vari campi dà concentramento. Per molti di essi, purtroppo il triste epilogo porta la data del 1 febbraio 1942. Furono, infatti, compresi tra i 60 militari italiani fucilati a Pastenice (Croatia Meridoniale) per rappresaglia al bombardamento aereo di Grab verifacatosi qualche giorno prima. Solo alcuni corpi furono, recuperati, tra gli altri quello del Fin. De Santis che presentava la rottura del cranio. La verità sulla tragica fine del finanziere coratino si appurò solo dopo qualche tempo grazie alle testimonianze di alcuni sopravissuti. Oltre al valore dimostrato dal militare durante la prigionia, emerse che, invitato davanti al plotone di esecuzione ad inneggiare ai ribelli per salvare la propria vita, non solo coraggiosamente si rifiutò, ma avendo inneggiato all'Italia, fu fatto tacere a colpi di calcio di moschetto sul capo, invece di essere fucilato. Data nascita 16 luglio 1914 - Data morte 17 febbraio 1942
Contenuti
- Iscrizioni:
- FINANZIERE TERRA GIOVANNI DE SANTIS
NATO A CORATO IL 16.7.1914
MEDAGLIA D’ARGENTO AL V.M. ALLA MEMORIA
"VOLONTARIO DI GUERRA. IN ASPRA AZIONE, DOPO STRENUA DIFESA, VENIVA CATTURATO.
IN PRIGIONIA CON SERENA FERMEZZA ALIMENTAVA
LO SPIRITO PATRIOTTICO A MALGRADO DELL'ASSIDUA VIGILANZA CUI ERA SOTTOPOSTO.
CONSIDERATO DAI DETENTORI ELEMENTO PERICOLOSO
E SOTTOPOSTO A DURI MALTRATTAMENTI, PERSISTEVA NELLA SUA AZIONE,
FINCHÈ PAGAVA CON LA VITA L'ARDENTE, INCONTENIBILE AMOR DI PATRIA.
TRADOTTO AL LUOGO DELLA ESECUZIONE, MANTENEVA STOICO CONTEGNO."
BALCANIA, LI 17.2.1942
- Simboli:
- E' inciso il fregio della Guardia di Finanza.
Altro
- Osservazioni personali:
- La lastra è stata oggetto di spostamento dalla ex caserma "Fin. Giovanni De Santis" - Via S. Andrea, nr. 29 - Barletta