190783 - Lastra alla M.A.V.M. Alessandro Cabassi – Carpi

Lastra posta nel cimitero di Carpi per ricordare il partigiano Alessandro Cabassi ucciso dai fascisti e decorato con la Medaglia d’Argento al Valor Militare.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Cipressi, 7
CAP:
41012
Latitudine:
44.780256993897
Longitudine:
10.878410058197

Informazioni

Luogo di collocazione:
Affissa a un pilastro sotto i portici a sinistra subito dopo l'ingresso del cimitero.
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Lastra di marmo con le scritte incise e verniciate.
Stato di conservazione:
Buono
Ente preposto alla conservazione:
Informazione non reperita
Notizie e contestualizzazione storica:
Alessandro Cabassi nacque a Mantova, il 12 settembre 1925, figlio di Emilio e Maria Podestà. Dopo lo scoppio della guerra la famiglia si rifugiò prima a Parma e quindi a Carpi per sfuggire alle persecuzioni del fascismo.
Il 10 novembre 1943 entrò nella Brigata Partigiana "Grillo" prendendo il nome di battaglia "Franco". Divenne un organizzatore del Fronte della Gioventù e partecipò alle azioni delle SAP (Squadre di azione patriottica). Fu arrestato dai fascisti il 22 ottobre 1944 nei pressi di San Cataldo di Modena e portato nella sede dell’Ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana di Modena. Dopo lunghi interrogatori e torture, il 26 ottobre 1944 fu condotto all'angolo fra via Paolucci e via Cesari di Modena e fu ucciso.
Nel 1970 gli fu concessa la Medaglia d’argento al valor militare alla memoria con la seguente motivazione: “Giovanissimo, di alto impegno e di nobile carattere, fuggiva da casa per arruolarsi nella formazione partigiana di zona, dedicando alla lotta per la Resistenza la sua vibrante passione, il suo profondo senso di italianità. Catturato e torturato, nulla usciva dalla sua bocca se non parole di fede per i commilitoni e di sdegno per il nemico. Condannato a morte e condotto davanti al plotone di esecuzione, rivolgeva ai suoi giustizieri parole ardenti e fiere che li rendevano, al momento di fare fuoco, così indecisi da costringere il loro comandante a sparare direttamente con la sua pistola sull'ultimo combattente. Con l'Olocausto della sua giovane vita, confermava così i suoi ideali di libertà e di amore per la Patria. Modena, 26 ottobre 1944.”

Fonti:
- http://decoratialvalormilitare.istitutonastroazzurro.org
- http://www.straginazifasciste.it

Contenuti

Iscrizioni:
QUI SI RICORDA L’UNIVERSITARIO
SANDRO CABASSI
EROICO MARTIRE DELLA LIBERTA’

LE SUE SPOGLIE GIACCIONO
CON QUELLE DEI COMPAGNI CADUTI
NEL MAUSOLEO DI MODENA

12 - X - 1925 26 - 10 - 1944
Simboli:
Informazione non reperita

Altro

Osservazioni personali:
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