Posizione
- Nazione:
- Italia
- Indirizzo:
- Via Pasquale Santilli, 1
- CAP:
- Latitudine:
- 42.084051200071
- Longitudine:
- 13.548668050824
Informazioni
- Luogo di collocazione:
- Sulla facciata del palazzo al civico 1.
- Data di collocazione:
- Informazione non reperita
- Materiali (Generico):
- Marmo
- Materiali (Dettaglio):
- Lastra di marmo bianco con iscrizione incisa e verniciata.
- Stato di conservazione:
- Ottimo
- Ente preposto alla conservazione:
- Comune di Celano
- Notizie e contestualizzazione storica:
- Pasquale Santilli nacque a Celano il 19 gennaio 1899, figlio di Costanzo e Angela Maria Stornelli. Prese parte giovanissimo alla prima guerra mondiale nel 69° Reggimento fanteria della Brigata Ancona. Nel corso della Battaglia del solstizio riportò una ferita in combattimento e fu insignito della Medaglia d'Argento al Valor Militare con la seguente motivazione: «Costante, mirabile esempio di coraggio e valore, ferito non abbandonava il combattimento, ma continuava nella lotta con rinnovato entusiasmo ed ardore, guidando il proprio reparto alla vittoria, al grido di "Viva l'Italia". Monastier (Piave), 19-24 giugno 1918.». Negli anni successivi prestò servizio in Libia, nella Slesia, in Dalmazia, nella guerra d'Etiopia. Allo scoppio della seconda guerra mondiale partecipò alle operazioni militari contro la Grecia. Cadde in combattimento a Kalibaki il 14 novembre 1940. Fu decorato con la Medaglia d'Oro al Valor Militare con la seguente motivazione: «Guidava la compagnia in successivi ed aspri combattimenti con grande capacità ed impareggiabile valore, tanto da suscitare l’ammirazione dello stesso nemico. In una azione notturna, attaccato sul fronte e sul fianco da preponderanti forze avversarie, riusciva ad arrestarne l’impeto e, successivamente, a ricacciarle ed inseguirle. Nuovamente e ripetutamente attaccato, in aspra lotta resisteva accanitamente col reparto ridotto a pochi uomini, scagliandosi sul nemico in un ultimo e disperato assalto. Gravemente ferito, conscio della prossima fine, rifiutava di essere trasportato. Fattosi adagiare sul terreno, faceva allontanare i superstiti e restava solo con la pistola in pugno ad attendere il nemico, contro il quale si difendeva poi fino all’ultimo colpo della propria arma, insuperabile esempio di forza d’animo e di eroismo. Kalibaki (Fronte greco), 14 novembre 1940.» Regio Decreto 24 luglio 1942.
Contenuti
- Iscrizioni:
- VIA
PASQUALE SANTILLI
med. D’oro
- Simboli:
- Informazione non reperita
Altro
- Osservazioni personali:
- Informazione non reperita



