209387 - Lastra alla memoria del Carabiniere Giuseppe Briganti M.A.V.M. – Marsciano

Lastra in memoria del Carabiniere Giuseppe Briganti decorato nel 1949 della Medaglia d’Argento al Valore Militare. Briganti, toscano di Cortona (dove nacque il 17 ottobre 1920), fu ucciso nelle campagne del marscianese il 17 giugno 1944 dopo essere stato intercettato da una pattuglia tedesca e brutalmente torturato. La lastra è affissa all’interno della Caserma dei Carabinieri a lui intestata.

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Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Viale Vittorio Veneto 20
CAP:
06055
Latitudine:
42.909597940373
Longitudine:
12.339996473645

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete interna della Caserma dei Carabinieri
Data di collocazione:
Informazione non reperita
Materiali (Generico):
Marmo
Materiali (Dettaglio):
Informazione non reperita
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Arma dei Carabinieri
Notizie e contestualizzazione storica:
Giuseppe Briganti nel periodo della RSI è in servizio a Marsciano agli ordini del maresciallo Pietro Misseri, anche lui toscano (Prato). Il Comandante e i suoi uomini sin dall'autunno 1943 mantengono stabili contatti con gli antifascisti marscianesi, consultandosi con loro prima di prendere provvedimenti e informandoli tempestivamente di eventuali azioni ai loro danni. Dopo un po' di tempo il fascismo locale si insospettisce e così il maresciallo, di concerto con gli antifascisti e con l'assicurazione di ricevere a guerra finita piena certificazione che lo scagioni, rientra nei ranghi anche dal punto di vista della forma. Qualche giorno prima della partenza dei tedeschi la caserma riceve l'ordine di requisire un camioncino e di caricarvi tutta la dotazione, comprese coperte e lenzuola. A quel punto Misseri, d'accordo con quello che di lì a poco sarebbe diventato il CLN marscianese decide di disobbedire e in compagnia dell'Ausiliario Briganti, rimane nascosto in un casolare dalle parti di Compignano. La chiave della caserma viene data ad uno degli antifascisti e proprio Briganti assume l'impegno, scesa la notte, di recarsi da lui (in borghese e armato solo di pistola) per prendere e dare informazioni. Dopo due-tre sere che il giovane riesce a portare a termine il compito, qualcuno non lo vede arrivare e il suo maresciallo non lo vede tornare, perchè le stradine traverse gli riservano la spiacevole sorpresa di una pattuglia tedesca.
Fonte: T. Rossi, Tracce di Memoria, Guida ai luoghi della Resistenza e degli eccidi nazifascisti in Umbria, Editoriale Umbra, 2013

Contenuti

Iscrizioni:
MEDAGLIA D'ARGENTO AL V.M.
CAR. GIUSEPPE BRIGANTI
NATO A CORTONA (AREZZO) IL 15.9.1920
IN SERVIZIO ALLA STAZIONE DI MARSCIANO
-.-
"SBANDATOSI PER NON OBBEDIRE ALL'ORDINE DI RIPIEGAMENTO VERSO
IL NORD. SI RIFUGIAVA IN UNA CASA COLONICA INSIEME AL PROPRIO
COMANDANTE DI STAZIONE E AD UN SOTTUFFICIALE DI AERONAUTICA.
ATTACCATO DA UNA PATTUGLIA DI TRE MILITARI TEDESCHI, REAGIVA INSIEME
AGLI ALTRI, RIUSCENDO A CATTURARE E DISARMARE GLI ASSALITORI.
IL GIORNO SUCCESSIVO, IN PREVISIONE DI UN ATTACCO IN FORZE
DA PARTE DI UN REPARTO GERMANICO, INVIATO DAL PROPRIO SUPERIORE
A PRENDERE CONTATTO COL CAPO DI UNA BANDA DI PATRIOTI OPERANTI
NELLE VICINANZE, VENIVA CATTURATO DAI TEDESCHI E TRUCIDATO DOPO
NUMEROSE SEVIZIE, CHE SOPPORTÓ CON DIGNITÀ E FERMEZZA."
COMPIGNANO DI MARSCIANO 16-17 GIUGNO 1944
Simboli:
Informazione non reperita

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Osservazioni personali:
Informazione non reperita

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