74214 - Lastra al partigiano Enrico Bucchioni – Vezzano Ligure

Lastra in pietra grigia, opaca, di forma rettangolare e dimensioni contenute. L’epigrafe è incisa con caratteri neoclassici e di colore rosso. Ricorda il luogo, attuale sede della Pubblica Assistenza, dove Enrico Bucchioni venne trucidato dai nazifascisti.

Posizione

Nazione:
Regione:
Provincia:
Comune:
Frazione:
Indirizzo:
Strada Provinciale 16
CAP:
19020
Latitudine:
44.13620319779668
Longitudine:
9.899003505706787

Informazioni

Luogo di collocazione:
Parete della sede della locale Pubblica Assistenza, luogo dove venne ucciso
Data di collocazione:
1990
Materiali (Generico):
Pietra
Materiali (Dettaglio):
Lastra di pietra grigia. Ganci in acciaio brunito.
Stato di conservazione:
Ottimo
Ente preposto alla conservazione:
Comune di Vezzano Ligure e Pubblica Assistenza sezione locale
Notizie e contestualizzazione storica:
Da ragazzo aveva mostrato una spiccata inclinazione per l'arte e la letteratura. Fervente cattolico, diplomatosi maestro, si dedicò all'insegnamento nella scuola elementare del suo paese. Dovette allontanarsene per la chiamata alle armi. Sorpreso dall'armistizio a Perugia e riuscito fortunosamente a tornare a casa, Bucchioni si impiegò come addetto ai telefoni presso l'Arsenale militare della Spezia. Qui cominciò a svolgere propaganda antifascista, ma durò poco. Precettato, col fratello Piero, per l'arruolamento nell'esercito della RSI, si diede con lui alla macchia. I due giovani si unirono alla formazione partigiana attestata sopra Ponzano Magra, sul Monte Grosso. Enrico, che aveva assunto il nome di battaglia di "Mameli", ebbe modo di distinguersi tanto che, dopo il pesante rastrellamento nazifascista del 3 agosto 1944 (che aveva scompaginato l'organizzazione partigiana nella zona), "Mameli" ebbe dal CLN di La Spezia l'incarico di tornare a Vezzano per organizzarvi la Resistenza clandestina. Enrico Bucchioni si mise all'opera e (come segretario, di orientamento comunista, del CLN del paese), si occupò dell'attività di propaganda, di avviare i giovani in montagna e di realizzare azioni di sabotaggio. Incappato in un nuovo maxi rastrellamento, "Mameli" fu arrestato, il 7 dicembre l944, col fratello Piero. Rinchiuso nella ex caserma del 21° Reggimento Fanteria, alla Spezia, il giovane vi fu a lungo interrogato e torturato. Due mesi dopo, un plotone delle Brigate nere lo fucilò per rappresaglia, sulla piazza di Vezzano Basso, insieme al sessantenne Pietro Andreani, che era il presidente del CLN locale.

Contenuti

Iscrizioni:
ALLA MEMORIA
DEL PARTIGIANO
ENRICO BUCCHIONI
TRUCIDATO
DAI NAZIFASCISTI
VEZZANO LIGURE 27.5.1920
IVI 3.2.1945
Simboli:
Non sono presenti simboli

Altro

Osservazioni personali:
Informazione non reperita

Gallery